SENECA, L. Anneo
Achille BELTRAMI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Secondogenito di L. Anneo Seneca il Vecchio, nato a Cordova alcuni anni a. C. (verso il 4 a. C. secondo l'opinione comune, ma forse [...] e desolante è la pittura che ci fa della Corsica. Dopo il primo abbattimento riprende forza nella lettura e meditazione delle massime stoiche in riguardo al contenere il dolore e nel pensiero della madre per la quale compone nel 42 o forse nel 43 lo ...
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Parola dell'uso corrente, che nella scienza assume vari significati fra loro affini, ma rispecchianti differenti gradi di astrazione dalla realtà. Nella fisica (pur non pretendendo di dare una vera e propria [...] unione con l'anima si riduce a semplice materia, essendo di necessità organico e cioè dotato di vita in potenza. Per stoici ed epicurei tutto ciò che è reale ha corpo, ossia la corporeità si confonde con l'oggettività.
Con l'avvento del cristianesimo ...
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PALLIO
Serafino RICCI
Ugo Enrico PAOLI
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. Con la parola pallium (dimin. palliolum) i Romani, traducendo genericamente il nome del mantello greco, ἱμάτιον, contrapponevano l'abito forestiero alla [...] un cappuccio. Ha particolare valore spregiativo se allude al mantellaccio cencioso portato da alcuni filosofi (cinici e stoici) per ostentazione.
Indipendentemente da questo uso speciale, nel periodo cristiano i sacerdoti sostituiscono il pallium con ...
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METODIO d'Olimpo, santo
Mario Niccoli
Vescovo di Olimpo in Licia. L'unica notizia certa che abbiamo sulla sua vita è quella del suo martirio avvenuto con tutta probabilità durante la persecuzione di [...] è conservato nel Panarion di Epifanio); un trattatello De Vita, nel quale M. volge a significato cristiano i precetti stoici sul disprezzo delle ricchezze e sulla serenità del saggio; un dialogo De lepra, e un De cibis, in cui interpreta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La mente e il corpo
Raffaella Grasso* e Giulia Mingucci**
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ambivalenza dell’uso omerico del termine [...] per gli altri moti irrazionali di un’anima frazionata. Ad ogni modo, diversamente da quanto sostenuto dagli epicurei, per gli stoici l’anima razionale sopravvive alla morte del corpo, separandosi da esso, per poi disperdersi dopo un periodo di tempo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La diffusione del cristianesimo e le conversioni
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Cristo, i suoi seguaci [...] ascoltare, incuriositi, il predicatore della nuova religione, che da giorni discuteva per le piazze della città con filosofi stoici ed epicurei; ma quando Paolo inizia a parlare della resurrezione dei morti, la gente, scettica, comincia ad andarsene ...
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tre [in rima tree e trei; cfr. Parodi, Lingua 243, 251]
Alessandro Niccoli
Ricorre con notevole frequenza in tutte le opere; è presente anche nel Fiore ma non nel Detto.
La testimonianza più ampia e [...] secondo un'esegesi consona all'ermeneutica medievale, D. vede il simbolo delle tre sette de la vita attiva, cioè li Epicurei, li Stoici e li Peripatetici (IV XXII 15).
Le t. virtù teologali, ricordate in Cv III XIV 15 e Pg VII 34, sono simbolicamente ...
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Vedi EUPOMPOS dell'anno: 1960 - 1994
EUPOMPOS (v. vol. III, p. 538)
P. Moreno
(v. La difficoltà cronologica che si era presentata ai primi esegeti per accettare la storicità dell'incontro del pittore [...] la concezione naturalistica della civiltà e la visione morale dell'arte, cui lo scrittore romano s'ispirava attraverso gli stoici, non senza reminiscenze accademiche (André, 1978).
L'unica opera del pittore nota dalle fonti, un «vincitore nel certame ...
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saggezza
Capacità di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizi; equilibrata prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni e nel decidere, nel parlare e nell’agire. A [...] ») e ne conservano la caratterizzazione come sapere pratico (Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, VII, 126; I frammenti degli stoici antichi, I, 375; II, 1005). Questo aspetto si manterrà costante nella filosofia moderna, confermato nella Préface ai ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] ; così come esiste una s. ben più che implicita nella tradizione del pensiero greco. In particolare, soprattutto agli stoici sembra che debba essere attribuito il merito di aver delineato una vera e propria teoria semiotica, quale procedimento logico ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...