seme
Domenico Consoli
Giorgio Stabile
La parola è usata piuttosto raramente nel senso proprio di " corpo riproduttivo " dei vegetali: altrimenti è disposta una stagione a ricevere lo seme che un'altra [...] la testimonianza di Ovidio (Met. I 78-81) che parlò dell'origine celeste di ogni uomo con termini tratti dalla teoria seminale stoica (questo [cioè l'uomo] l'artefice de le cose di seme divino fece, o vero... la recente terra... li semi del cognato ...
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arbitrio
Sofia Vanni Rovighi
. È assunto sempre in D. nel significato di libero a., o libero voler (Pg XVI 76), anche quando non è preceduto dall'aggettivo, come in Pg VIII 113 Se la lucerna che ti [...] violenter cogente aut impediente violenter ". Boezio polemizza con gli stoici, i quali ritengono di salvare la libertà dicendo che del libero a. si ponga per Boezio in polemica con gli stoici, e quindi in un contesto che non era presente al tempo ...
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memoria
Facoltà di richiamare alla mente eventi o conoscenze passati che hanno lasciato una traccia ripercorribile, oppure ambito nel quale essi continuano a essere virtualmente presenti. Privilegiando [...] , e con essa «gli atti di memoria», ossia i ricordi (Plutarco, De communis notitiis, 45, 1084 a; I frammenti degli stoici antichi, II, 848), mentre nell’epicureismo essa va connotandosi in maniera più decisamente meccanica in base alla teoria della ...
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Secondo le edizioni più recenti, quasi sempre nella forma ‛ onestade ' (ma onestà in Rime LXXXVI 4, e onestate in Cv I VIII 8). E al plurale, e in rima, onestadi, in Pd XXXI 51. Per il corrispondente latino, [...] che parte da Aristotele e passa per Cicerone e s. Tommaso. Con parole, appunto, di Cicerone è definita la rigida onestade degli stoici (Cv IV VI 9: cfr. Fin. II XIV 45), e da concetti di Aristotele (Eth. Nic. VIII) e del suo commentatore prende ...
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Ogni fenomeno passivo della coscienza.
Aristotele identifica l’a. con il patire, e quindi con una delle dieci categorie della sostanza vivente. Oggetto del patire sono i sensi, che trasmettono all’anima [...] l’aspetto etico, tuttavia, esse sono considerate un forte elemento di disturbo nell’acquisizione della virtù. Gli stoici, conseguentemente, richiedono dal sapiente una totale apatia o assenza di passioni. In età moderna questa posizione caratterizza ...
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Filosofo greco, nato, secondo la datazione di Apollodoro, nel 341 a. C. a Samo, dove il padre Neocle, ateniese, era cleruco, e morto tra il 271 e il 270 ad Atene. Già in Samo, ancora ragazzo, poté ascoltare [...] tutte le altre filosofie quella del Giardino.
La dottrina epicurea (per le sue fonti cfr. più oltre) si divideva, come la stoica, in tre parti: l'una concernente le forme della nostra conoscenza del reale, l'altra la natura di questo stesso reale, e ...
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Nome dei rappresentanti di un movimento filosofico iniziatosi nell'età di Socrate e perpetuatosi poi attraverso tutto lo sviluppo della cultura antica. Socrate, reagendo al relativismo sofistico, aveva [...] alle distinzioni statali è il primo presupposto per l'avvento dell'idea dell'umanità universale e della polemica stoica contro l'ingiustizia della schiavitù, anche se quest'ultima non può considerarsi immediatamente derivata dalla posizione cinica ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] azioni obbrobriose, e la necessità di ritrovare in loro una moralità almeno non inferiore a quella corrente tra gli uomini. Gli stoici si posero su questa via (anche in ciò, sulle orme di Antistene) e, interpretando i miti come allusioni a fenomeni ...
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Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] di Dio: a) prova della fonte trascendente all'anima umana del sentimento e della coscienza morale (Paolo di Tarso, gli stoici romani, Melantone, Calvino); b) prova derivante dall'esigenza d'affermare l'assoluta validità del mondo morale e risolvere l ...
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RINCARNAZIONE
Nicola Turchi
S'intende per rincarnazione la nuova nascita dell'anima entro un altro corpo. La credenza nella rincarnazione si riscontra presso i primitivi, presso gli antichi Indiani [...] umana è legata a quella di tutto l'universo, il karma finisce per essere l'ordinamento morale del mondo, quello che gli stoici chiamarono la Ragione o la Legge e il popolo chiama destino. Il karma pertanto è nel buddhismo e nella teosofia moderna la ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...