Qualsiasi indagine sulla c. deve preliminarmente accertare (1) come conosciamo e (2) cosa possiamo conoscere. Rispetto al primo punto, le risposte tradizionalmente offerte dalla filosofia sono che conosciamo [...] che rinascimentale, considererà la summa del suo pensiero. Opponendosi a Platone, Aristotele, e dopo di lui anche gli stoici e gli epicurei, rivaluteranno l’apporto della c. sensibile, pur elaborando parallelamente (con l’eccezione degli epicurei ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] in dubbio. E il tentativo dello Zeller di ricercare le tracce della conoscenza di quegli scritti per parte dei Peripatetici e degli Stoici in quel periodo, prova solo che non mancò anche in quel tempo la conoscenza delle dottrine di A. che si poteva ...
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Termine correlativo ad effetto: comunemente significa ciò da cui e per cui una cosa è, in guisa che posta la causa, sia l'effetto, e, soppressa quella, questo non sia. Il rapporto della causa all'effetto [...] indirettamente un rigoroso sviluppo in quelle discussioni intorno al concetto del fato, che tanta parte ebbero nelle polemiche tra stoici, scettici ed epicurei.
Quattro nuovi punti di vista son dovuti a Plotino: 1. il Primo dell'universo, che è ...
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GEMISTO PLETONE, Giorgio (Γεώργιος Γεμιστὸς Πλήϑων)
Guido Calogero
Filosofo, nato a Costantinopoli intorno al 1355, morto nel Peloponneso verso il 1450. Venuto, con l'imperatore Giovanni VI, il principe [...] 1599), allo stesso modo che le tendenze sincretistiche, che gli fecero accogliere, nel campo dell'etica, anche molti motivi stoici. La maggior parte degli scritti di G. è raccolta in Migne, Patrologia Graeca, CXXX.
Bibl.: W. Gass, Gennadius und ...
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astrologia
Ideale Capasso
Giorgio Tabarron
Con il termine a. (che all'epoca di D. poteva essere usato come sinonimo di astronomia) propriamente si intende la scienza che studia le influenze degli astri [...] C. Nel mondo greco spunti di filosofia e religione astrale troviamo soprattutto nei pitagorici e in Platone.
Con la ‛ prónoia ' degli stoici, cioè la provvidenza o fato divino, troviamo una tematica analoga. Essa governa il mondo, e con le stelle e i ...
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segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto [...] del Perihermeneias (2, 16a 19-20).
Dopo Aristotele la discussione sul s. fu continuata con ampiezza d'interessi dagli stoici, i quali tra l'altro svilupparono e misero in evidenza la distinzione tra σημᾶινον e σημαινόμενον, o, come oggi diremmo ...
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ZANOTTI CAVAZZONI, Francesco Maria
Gaspare Polizzi
– Nacque a Bologna il 6 gennaio 1692, ultimo di otto figli di Giovanni Andrea Cavazzoni (v. la voce in questo Dizionario), che assunse il cognome dello [...] nella Raccolta di trattati di diversi autori concernenti alla religion naturale e alla morale filosofia de’ cristiani e degli stoici (I-II, Venezia 1756-1757) comprendente, oltre ai ricordati testi di Zanotti, Maupertuis e Ansaldi, il Parere di padre ...
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leggi naturali
Paolo Casini
Le norme che ogni uomo trova dentro di sé, interrogando la propria ragione
Sulla nozione di diritto di natura e di leggi naturali si discute da secoli nella giurisprudenza, [...] opere di questi autori le nozioni di stato di natura e di patto sociale sono connesse a quella di diritto naturale. L’idea stoica che lo stato di natura fosse uno stato di pace e di relativa libertà, nel quale i singoli erano già protetti dalle ...
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Sotto questo nome fu composta, in tarda età ellenistica una serie di scritti la cui origine è analoga a quella che determinò il fiorire della letteratura neopitagorica. Negli ambienti egiziani ellenizzati [...] nel sec. III d. C., e i cui elementi dottrinali sono per lo più platonici, di un platonismo però non immune da motivi stoici: ciò che tradisce un'età in cui platonismo e stoicismo non erano alieni da connubî, e fa quindi pensare in primo luogo all ...
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MACROCOSMO e MICROCOSMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
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. L'origine di questi termini filosofici è, essenzialmente, platonico-aristotelica: Platone chiama il mondo μακράνϑρωπος ("grande, vasto uomo", [...] primitiva, che ammette l'esistenza di una misteriosa, magica corrispondenza e concatenazione o "simpatia" (per usare il termine degli stoici) fra quei due mondi e quindi la possibilità di un'azione o influenza dell'uno sull'altro, o viceversa. Cioè ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...