Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Giulio-Claudii: il consolidamento dell'impero e le origini del cristianesimo
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli [...] di non pochi senatori, in specie di quelli che erano più rispettosi delle tradizioni romane o seguaci della filosofia stoica, mentre le confische e le esazioni effettuate nelle province per sovvenzionare i lavori della ricostruzione dell’Urbe dopo l ...
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male
Nozione complementare a quella di bene (➔) che, al pari di questa, nella storia della filosofia è stata interpretata sia in senso oggettivo, sia in senso soggettivo. Nella concezione oggettiva o [...] male come non essere
L’idea del m. come antitesi dell’essere, ossia come non essere, appare nella filosofia antica con la dottrina stoica, secondo cui ìl m., in sé, non esiste, in quanto non è altro che privazione del bene. I cosiddetti m. non sono ...
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Nella storia della filosofia si incontrano sostanzialmente due significati di c., uno soggettivo, come sicurezza da parte del soggetto della verità di una conoscenza acquisita, e uno oggettivo, come garanzia [...] anzi sostiene che ciascun senso è affidabile limitatamente al suo campo di azione. Una posizione identica è assunta dagli stoici, che da un lato ripongono la c. nel valore assiomatico della nuova logica proposizionale, dall’altro nell’evidenza della ...
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Atene
Mario Vitti
Il nome della città ricorre alcune volte nella Commedia, altre nel Convivio.
In Pg VI 139, A. è nominata, insieme con Lacedemona, in quanto " fu città in Grecia abondante di molto [...] cui si vuole alludere al Paradiso: Per le quali tre virtudi si sale a filosofare a quelle Atene celestiali, dove gli Stoici e Peripatetici e Epicurii, per la l[uc]e de la veritade etterna, in uno volere concordevolemente concorrono. **
Lo studio di ...
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Filosofo (Drumalig, Irlanda del Nord, 1694 - Glasgow 1746). Figlio di un pastore dissidente scozzese trasferitosi in Irlanda, ricevette la prima educazione in famiglia. Conseguito il dottorato presso l’univ. [...] qui il contributo di H. anche agli sviluppi dell’estetica settecentesca) non sono innate, alla maniera delle ‘nozioni comuni’ degli stoici, ma sono il prodotto di una forma specifica di sensibilità, non diversa nel suo operare dai sensi di cui aveva ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] da cui uscì, deviandone, Taziano; e in Alessandria, quella della "catechesi" (che ebbe per primo maestro conosciuto il filosofo stoico Panteno, a cui seguì Clemente suo discepolo) sottostava alla guida del vescovo e fiorì poi col grande Origene; e in ...
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Figli del barone Francesco (1785-1847), contrammiraglio della marineria austriaca, e di Anna Marsich; nati a Venezia, Attilio il 24 maggio 1810, Emilio il 20 giugno 1819; educati entrambi nell'imperiale [...] statuto che, tra l'altro, rammentava agli associati il dovere di fare ab initio getto della loro vita con freddezza di stoici, accostumandosi all'idea della morte, come alla "fine di una prova difficile", e impegnava con giuramento terribile a non ...
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Visse nella prima metà del sec. III a. C. (295/90 - dopo 239) nel periodo più fecondo della vita letteraria ellenistica. In Eubea, sua patria, conobbe Menedemo, di cui sentì dapprima l'influsso filosofico; [...] . Abbiamo notizie e frammenti delle vite di Menedemo, del peripatetico Licone, degli scettici Pirrone e Timone, degli stoici Zenone e Demetrio di Eraclea, degli accademici Polemone, Crantore, Cratete, Arcesilao. In queste vite il biografo sfrutta ...
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PROCULEIANI
Emilio Albertario
. Si chiamano con questo nome i seguaci di una scuola di giurisprudenza, che sarebbe stata, secondo Pomponio, fondata da Labeone, ma che s'intitolò dal nome di Proculo, [...] , che fa gli uni seguaci del naturalismo, gli altri dell'idealismo, e quella di P. Sokolowski, che fa i sabiniani stoici e i proculeiani peripatetici. Né maggior ragione di prevalere ha l'opinione quasi scettica, sostenuta più recentemente, che l ...
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Naude, Gabriel
Naudé, Gabriel
Erudito e filosofo francese (Parigi 1600 - Abbeville, Somme, 1653). Studiò medicina e filosofia a Parigi e a Padova, dove fu allievo di Cremonini. Entrato (1630), come [...] tutte, in sinergia questa volta con Machiavelli, a un’origine umana e politica. Platone invece, assieme agli stoici, è considerato (sulla scia dell’aristotelismo radicale) all’origine del pensiero superstizioso e misticheggiante. Con questi strumenti ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...