MENEDEMO (Μενέδημος, Menedēmus)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Cinico greco del sec. III a. C. Prima scolaro dell'epicureo Colote, divenne poi discepolo del cinico Echecle di Lampsaco. Il distacco [...] , editi e studiati dal Krönert nell'opera sotto citata. M. sembra fosse combattuto, per il suo schietto cinismo, anche dagli stoici.
Bibl.: W. Krönert, Kolotes und Menedemos, Lipsia 1906; K. v. Fritz, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XV, coll. 794-95 ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] dell'anima. Epicuro aveva affermato che l'anima era un corpo, benché fatto di una materia particolarmente sottile. Anche gli stoici consideravano l'anima un corpo sottile o pneuma, ed erano perfino addivenuti alla conclusione che Dio stesso fosse un ...
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Maria Iacobi
Angelo Penna
Fra le donne presenti sul Calvario al momento della crocifissione di Gesù, gli evangelisti elencano una Maria, madre di Giacomo e di Giuseppe (Matt. 27, 56). Essa è chiamata [...] Cleofa.
Citando il testo di Marco, D. identifica Maria Maddalena, M.I. e Maria Salomè con le tre più famose correnti filosofiche greche: epicurei, stoici, peripatetici (Cv IV XXII 14).
Secondo il susseguirsi dei nomi, M.I. dovrebbe rappresentare gli ...
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inretire
Vincenzo Valente
L'idea della ‛ rete ', cioè di un impedimento in senso figurato, da cui l'anima può essere trattenuta o liberata, ricorre in Pg XXI 76 Ornai veggio la rete / che qui vi 'mpiglia [...] efficacemente Benvenuto.
Il verbo, che D. usa anche in latino, è di derivazione classica e specialmente ciceroniana: " Stoici... disputationum suarum atque interrogationum laqueis te irretitum tenerent " (De Orat. I X 43). Come variante, in luogo ...
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segno
Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze.
La dottrina del segno nell’età antica
Le più antiche formulazioni della dottrina del s. risalgono [...] rapporto ai pensieri e i caratteri in rapporto alle parole). Il tema del rapporto tra significazione e inferenza, già trattato dagli stoici, ritorna sia in Hobbes, sia, più tardi, in Wolff, il primo affermando che «un s. è l’antecedente evidente del ...
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Filosofo della scuola accademica (120 a. C. circa - 67 a. C.). Fu scolaro, in Atene, di Filone di Larissa, che seguì a Roma nell'88 a. C. Nell'inverno del 79-78 fu suo scolaro, in Atene, Cicerone, che [...] della quinta Accademia. Le sue concezioni risultano da un sincretismo di motivi accademici, peripatetici e soprattutto stoici, trovando in ciò il terreno già in qualche modo preparato dall'eclettismo dello stoicismo medio (specialmente Panezio ...
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Scienza greco-romana. Astrologia
Tamsyn Barton
Astrologia
L'esposizione storica dell'astrologia greco-romana presenta alcune difficoltà di ordine cronologico. È difficile, infatti, ricostruire con [...] .
Un tratto caratteristico di questo poema è l'importanza attribuita all'idea del fato, anche in connessione con la dottrina stoica, che in quel periodo a Roma godeva di grande popolarità. Manilio trasforma questa idea in un grande motivo poetico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filosofia romana
Anna Maria Ioppolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Romani non hanno prodotto una filosofia originale, ma hanno adattato [...] I, 5-6). Cicerone lamenta che la filosofia “quella vera e ottima”, partita da Socrate e continuata dai peripatetici, dagli stoici e dagli accademici, “non è rappresentata da quasi nessuna opera in latino”. Egli stesso si propone con la stesura delle ...
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LIBERTÀ (lat. libertas; fr. liberté; sp. libertad; ted. Freiheit; ingl. freedom o liberty)
Gioele SOLARI
Giulio PAOLI
Spartaco RUFFO MANGINI
Augusto GUZZO
Emilio CROSA
Federico CELENTANO
Giovan [...] o tolgano la spontaneità degli atti umani. Come la generale credenza in un'universale necessità assunse presso gli stoici rigore di dottrina coerente e intransigente, così la generale fiducia nell'accordabilità di iniziativa umana e necessità divina ...
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TELEFO di Pergamo
Carlo GALLAVOTTI
Grammatico e retore del sec. II d. C.; vissuto sotto Adriano, fu maestro di Lucio Vero. Della sua molteplice attività si ha notizia dal lessico di Suida, e dai molti [...] , περὶ τῶν παρ'῾Ομήρῳ σχημάτων), e che rivelano quindi un'intima aderenza alle dottrine linguistiche e stilistiche degli Stoici. La medesima impronta stoica scorgiamo anche nel titolo d'un'altra opera, il quale già mostra il programma di asserire l ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...