stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] l’etica da essa elaborata, esaltando la libertà e la dignità dell’individuo, portò alla creazione di un tipo ideale di stoico, insensibile al male fisico, capace di andare incontro a volontaria morte, quando essa si presenti come l’unico mezzo per ...
Leggi Tutto
IMBRIANI, Matteo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Roccabascerana, presso Avellino (ma diocesi di Benevento), il 6 sett. 1783 da Giuseppe e da Lucrezia Capone di Torrenova Fossaceca. La famiglia [...] il filosofo che plasmò il suo pensiero sia stato J. Locke, mentre come guida di vita abbracciò le teorie stoiche. Con particolare attenzione studiò poi le strutture costituzionali di vari tempi e paesi, traendone conclusioni che formeranno la base ...
Leggi Tutto
Retore greco e maestro di retorica, vissuto circa tra il 104 e il 22 a. C. Non si sa quando abbia lasciato Pergamo per Roma; era già avanti negli anni e già famoso (tra i Romani l'oratore M. Calidio era [...] un'arte (τέχνη) e le leggi di essa dettate dalla convenienza, A. invece, forse continuando antiche concezioni stoiche, la considerava una scienza (ἐπιστήμη), fondata su leggi naturali, quindi inviolabili. Questa differenza di concezione, che mostra ...
Leggi Tutto
POLEMONE (Πολέμων, gen. Πολέμωνος, quindi pron. Polemóne; Polĕmo)
Guido Calogero
Filosofo greco, vissuto fra la seconda metà del sec. IV e la prima del III a. C. Tenne lo scolarcato dell'Accademia platonica [...] bene verso quello della classificazione gerarchica dei beni, che tanta importanza doveva assumere nelle sistemazioni e attenuazioni stoiche dell'etica cinica.
Bibl.: Per indicazioni circa le scarse testimonianze antiche, v. E. Zeller, Philosophie der ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XIII secolo una nuova attenzione alla struttura e alle funzioni dell’anima, [...] sta alla base di ogni colpa e che costituisce il fondamento stesso della città degli uomini. Rigettando l’idea stoica delle passioni come malattie dell’anima, Agostino contrappone al modello del saggio, immune dalle passioni o indifferente ad esse ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il monachesimo
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esperienza monastica è rintracciabile in molte civiltà, dalla tradizione [...] dalla continenza sessuale) sono rintracciabili nella tradizione filosofica greca: ad esempio nelle correnti pitagoriche o nelle scuole stoiche e ciniche. Anche la cultura persiana, a sua volta tramite di suggestioni buddiste, influendo sul giudaismo ...
Leggi Tutto
Filosofo, scolaro del pitagoreo Filolao e poi, insieme col suo concittadino Simmia (v.), di Socrate. Accanto a Simmia egli appare nella discussione con Socrate intorno al problema dell'immortalità dell'anima [...] i diversi metodi di vita che gli uomini possono seguire. Tutta l'ideale costruzione è dominata dal concetto, rigorosamente cinico-stoico, che l'unica vera "cultura" (παιδέια) sia quella che si raggiunge con l'autarchia e cioè con l'indifferenza e ...
Leggi Tutto
Filosofo della scuola peripatetica, di cui fu scolarco nella prima metà del sec. II a. C., succedendo, a quanto sembra, ad Aristone di Ceo. Fece parte, con l'accademico Carneade e con lo stoico Diogene [...] sono le principali argomentazioni con cui egli cercava di combattere la stessa teoria stoica delle conflagrazioni cosmiche, di fronte a quella aristotelica dell'eternità del mondo.
Bibl.: F. Olivier, De Cr. peripatetico, Berlino 1895; L. Radermacher ...
Leggi Tutto
Filosofo greco, nato fra il 214 e il 213 a. C., scolarco dell'Accademia e iniziatore, in essa, dell'indirizzo speculativo che integrava con una dottrina del probabilismo la tradizione scettica già iniziata [...] ciceroniana, per quanto forse anche più interessanti, sono infine le dottrine che C. dové professare in rapporto al famoso problema stoico dei beni e del fine dell'azione: è verosimile qui che C., aderendo a una morale pratica, dominata dal concetto ...
Leggi Tutto
Con questo nome si suol designare quell'atteggiamento del pensiero che, considerando unilaterali i diversi sistemi filosofici, cerca di armonizzarli, scegliendone gli elementi veri e coordinandoli insieme. [...] delle diverse scuole, perché si mettessero d'accordo sul sommo bene. Antioco d'Ascalona (129-69 a. C.) accolse nell'Accademia molti elementi stoici; Panezio di Rodi (185-110 a. C.) e Posidonio di Apamea (135-51 a. C.), prendendo per base la dottrina ...
Leggi Tutto
stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...