TERIANOS, Dionisio (Διονύσιος Θερειανός)
Silvio Giuseppe Mercati
Scrittore neogreco, nato a Zante nel 1834, morto nel 1897. Seguì il padre, archimandrita della chiesa ortodossa, a Trieste (1850), impiegandosi [...] greca dai tempi antichi all'età moderna. Compose Cenni intorno la questione omerica (1866), Bozzetti filologici (1885), Disegno della filosofia stoica (1892) e Adamanzio Corais (voll. 3, Trieste 1889-90), importante non solo per la vita e l'opera del ...
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cosmopolitismo
Dottrina che considera ogni uomo «cittadino del mondo», sostenendo l’irrilevanza delle appartenenze nazionali. Il termine risale a Diogene il Cinico, il quale, interpellato sulla sua provenienza, [...] Stato» non in virtù delle leggi, affermava Ippia, ma per natura (Platone, Repubblica, 337 c). Soltanto con gli stoici, tuttavia, il c. ricevette un’articolata fondazione teorica. Partendo dall’assunto secondo cui esiste una ragione universale, della ...
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autonomia/eteronomia
Coppia di termini, dei quali il primo (dal gr. αὐτός «stesso», e νόμος «legge») indica la capacità di un soggetto (individuale o collettivo) di dare a sé stesso le leggi che ne regolano [...] ginevrino, soltanto quando si obbedisce alla legge che ci si è dati. Questo concetto di libertà, che informava di sé la morale stoica e che è assimilabile alla nozione di «padronanza di sé stessi» (l’uomo è libero quando è padrone di sé stesso, ossia ...
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Sofista e filosofo eclettico (n. Arles, circa 85 d. C. - m. tra il 143 e il 176). Educato nella cultura greca a Marsiglia, visse a Roma sotto Traiano e Adriano; caduto in disgrazia di quest'ultimo, fu [...] , Eliano, Marziano Capella, Macrobio. Seguace del probabilismo della nuova Accademia, seguì nella morale la tendenza cinico-stoica del maestro Dione di Prusa: i più importanti scritti filosofici, di carattere prevalentemente divulgativo, erano i ...
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Arte
Nelle arti figurative, la tendenza a ispirarsi a fonti diverse accogliendo da ciascuna gli elementi ritenuti migliori. J.J. Winckelmann fu il primo a trasferire il vocabolo dal linguaggio filosofico [...] giustapposizione, si ha propriamente il sincretismo). Come indirizzo o scuola filosofica, l’e. indica l’orientamento invalso nelle scuole stoica, platonica e aristotelica in Grecia e in Roma dalla fine del 2° sec. a.C., volto a conciliare le dottrine ...
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SUICIDIO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giovanni NOVELLI
Arnaldo BERTOLA
Ernesto LUGARO
. Filosofia. - Che il suicidio sia lecito o addirittura consigliabile è tesi che si presenta più d'una [...] la conclusione ultima di quel processo di affrancamento da ogni attrattiva delle cose in cui la saggezza cinica (e quella stoica in quanto più propriamente vive in essa il momento cinico) vede la libertà, e quindi la soluzione del problema pratico ...
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STILONE, Elio (L. Aelius Stilo Praeconnus)
Cesare Giarratano
Nacque l'anno 154 a. C. a Lanuvio da famiglia equestre e morì dopo l'anno 90. Fu il primo filologo romano che meritasse questo nome e che [...] intimo di Q. Metello Numidico e l'anno 100 lo accompagnò nell'esilio e poi ne pubblicò le opere. Seguì la filosofia stoica e ne subì l'influenza nel campo degli studi grammaticali.
La sua operosità letteraria fu molteplice. Interpretò i Carmi Saliari ...
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TELEFO di Pergamo
Carlo GALLAVOTTI
Grammatico e retore del sec. II d. C.; vissuto sotto Adriano, fu maestro di Lucio Vero. Della sua molteplice attività si ha notizia dal lessico di Suida, e dai molti [...] , περὶ τῶν παρ'῾Ομήρῳ σχημάτων), e che rivelano quindi un'intima aderenza alle dottrine linguistiche e stilistiche degli Stoici. La medesima impronta stoica scorgiamo anche nel titolo d'un'altra opera, il quale già mostra il programma di asserire l ...
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GAUO (Γαῖος, Gaius)
Guido Calogero
Filosofo platonico della prima metà del sec. II d. C. Fu uno dei rappresentanti più notevoli del cosiddetto medio platonismo e dalla sua scuola uscirono Albino (v.), [...] è un punto, che si può ricostruire in base a passi dei tre autori sopra citati: Gaio riprendeva la dottrina stoica della οἰκείωσις (e cioè della "conciliazione, familiarizzazione" che doveva portar l'uomo all'accordo con sé e col mondo), ma ...
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POSIDONIO (Ποσειδώνιος, Posidonius)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Roberto ALMAGIA
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Pensatore e scienziato greco, nato ad Apamea in Siria intorno al 135, morto, ottantaquattrenne, verso la metà [...] ; e ancora in Egitto e nella Nubia. Nei suoi viaggi portò quel profondo spirito di osservazione che è proprio della scuola stoica. Delle sue opere geografiche si ricordano il Περὶ μετεώρων (o Μετεωρολογικὴ στοιχείωσις) in 17 libri almeno e il Περὶ ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...