Filosofo e matematico greco (sec. 5º a. C.), uno dei più notevoli rappresentanti dell'antica sofistica. Nei frammenti, nelle testimonianze, e soprattutto nei due dialoghi platonici, Ippia minore e Ippia [...] insolente. Di fatto, egli doveva vagheggiare l'ideale dell'αὐτάρκεια ("autosufficienza") non nel senso della passiva adiaforia cinico-stoica, ma in quello attivo della massima capacità di bastare a sé stesso. Onde il suo vanto di sapersi fare ...
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Filosofo greco dell'antica Accademia (vissuto tra il 330 e il 270 a. C.), discepolo di Senocrate amico e condiscepolo di Polemone, maestro di Arcesilao. Commentò il Timeo, iniziando così la serie dei commentatori [...] Περὶ πένϑους (Sul lutto, rivolto a consolare l'amico Ippocle per la morte dei figli) sostenne, contro l'ἀπάϑεια cinico-stoica, che le passioni devono essere moderate dalla ragione, non già sradicate. Tracciava inoltre una gerarchia dei beni in cui ...
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Filosofo greco del sec. IV a. C. Prima scolaro dello stoico Zenone, fu uno dei più attivi propugnatori delle sue dottrine, che trattò in una lunga serie di scritti, di alcuni dei quali ci è conservato [...] il titolo. Ma una dolorosa malattia lo condusse al punto di rinnegare la tesi stoica dell'indifferenza del dolore, e di abbandonare quindi, con grave scandalo dei suoi compagni di fede, lo stesso stoicismo, per attenersi d'allora in poi a un ideale ...
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Filosofo greco (214-129 a. C.). Scolarco dell'Accademia, fu uno dei maggiori filosofi del suo tempo. Con Critolao e con Diogene di Seleucia partecipò nel 156 all'ambasceria inviata da Atene a Roma. Essendosi [...] , nell'Accademia, da Arcesilao. La critica radicale ad ogni gnoseologia adeguazionistica (e particolarmente a quella stoica della "rappresentazione catalettica") non giungeva però a conclusioni assolutamente scettiche: il fenomeno non ci è "ignoto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] semiotica al fine di garantire i contenuti di conoscenza forniti dal segno.
La teoria del linguaggio
La teoria linguistica degli stoici affonda le sue radici e si sviluppa entro i termini di una ontologia centrata sull’idea di “ente particolare”, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Seneca e lo stoicismo latino
Andrea Piatesi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Seneca è una figura centrale dello stoicismo di età imperiale. [...] altri, “poiché prepara un uomo che in futuro potrà essere loro utile” (De otio, 3, 5). Non solo. Seneca osserva che gli stoici ammettono l’esistenza di due res publicae (4, 1): la prima corrisponde alla città storica in cui a ciascuno è dato in sorte ...
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Filosofo neoplatonico (4º sec. d. C.), forse cristiano; tradusse in latino e commentò parte del Timeo platonico (fino a 53 B) utilizzando, e forse anche direttamente traducendo, un'analoga opera greca [...] nei secoli 9º-12º, una delle principali fonti attraverso la quale si ebbero larghe conoscenze di filosofia antica, soprattutto platonica, stoica e neoplatonica; da esso dipendono per buona parte anche i commenti e le glosse medievali al Timeo. ...
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rigidamente
Andrea Mariani
L'avverbio è adoperato da D., conformemente all'uso dell'epoca, in senso morale; unico esempio in Cv IV VI 9 filosofi molto antichi [gli stoici]... credettero... fine de la [...] via di mezzo. Efficace l'accostamento rigida - rigidamente, in una ripetizione che vuol porre in evidenza il carattere rigorista della moralità stoica (cfr. l'uso di ‛ rigido ' in If XXX 70, in cui pure è presente la connotazione di ‛ norma austera ...
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Uomo politico romeno, nato il 26 gennaio 1918 a Scorniceti (Olt) da famiglia contadina. Lasciati presto gli studi, entrò nell'Unione della gioventù comunista e subì varie condanne, restando per un biennio, [...] 1939), fu nuovamente imprigionato nel luglio 1940 e condotto nel penitenziario di Tîrgu Jiu, dove conobbe Gh. Gheorghiu-Dej, C. Stoica e I. Gh. Maurer. Riacquistata la libertà durante l'insurrezione antitedesca dell'agosto 1944, creò, con la gioventù ...
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assenso
Atto della mente che aderisce in modo immediato all’evidenza di un’impressione. L’a. è quindi spontaneo, ma implica la volontà e, quanto meno l’impressione è chiara, tanto più nasce la possibilità [...] (per es., Cicerone, Academicorum reliquiae, II, 57) per tradurre il termine greco συγκατάϑεσις, il quale, nella concezione stoica, indica la funzione spirituale che riconosce i dati del senso come veramente reali. Tale attribuzione del carattere di ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...