Filosofo greco del sec. II a. C. Spesso ravvicinato dalle fonti a Numenio di Apamea, appartenne, come questo, alla corrente filosofica che fondendo platonismo e pitagorismo preparava l'avvento del sistema [...] da parte del Demiurgo come extratemporale, opponendosi soprattutto all'idea della sua corruttibilità, che avrebbe convalidato la tesi stoica della conflagrazione universale e dei cicli cosmici. Infine, la concezione, che gli viene attribuita, della ...
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Filosofo stoico del sec. II a. C., scolaro di Panezio. È, dopo questo e Posidonio, il più notevole rappresentante della media Stoa.
Le sue opere trattano tutte, anche per l'influsso dell'indirizzo teorico [...] , Unters. zu Ciceros philos. Schriften, II, Lipsia 1882 (per l'ipotesi che dal Περὶ τελῶν di E. derivi il II l. del De finibus di Cicerone: contro la quale cfr. F. Moscarini, Cic. e l'etica stoica del II l. del De finibus, Roma 1930, p. 10 segg.). ...
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Processo con il quale il pensiero, nella sua attività conoscitiva, tende ad aderire pienamente alla realtà. Per gnoseologie dell’a. s’intendono quindi tutte le teorie del conoscere basate sul presupposto [...] b 26 segg.). Lo stesso principio si riscontra, oltre che nella gnoseologia peripatetica, in quella epicurea e in quella stoica. La metafora più ricorrente a tale proposito è quella dell’impronta lasciata dal sigillo sulla cera: allo stesso modo le ...
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megarica, scuola
Locuz. con la quale si designa il gruppo di pensatori che – secondo uno schema dossografico delineato già dagli antichi e ormai per lo più considerato artificioso – seguirono l’indirizzo [...] ‘il sorite’, ‘il calvo’, ‘il dominatore’), che divennero celeberrimi già nell’antichità, influenzando profondamente sia la dialettica stoica sia la battaglia antidogmatica dello scetticismo. Tuttavia, l’idea che Euclide sia stato il fondatore di una ...
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rigido
Andrea Mariani
In senso proprio, con riferimento al freddo come origine della rigidezza (e quindi col valore di " non flessibile ", " intirizzito "), il termine occorre in Pd XIII 134 i' ho veduto [...] verità di difficile apprendimento.
Nel Convivio r. è applicato al termine onestade: la rigida onestade è la virtus degli stoici, il fine della vita da perseguire senza compromessi, appunto rigidamente (IV VI 9); nell'uso dell'aggettivo è implicito ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] (titolo della prima redazione, 1431, nuova redazione col titolo De vero bono) egli svolge una vivace polemica contro l'etica stoica e l'ascetismo cristiano, in difesa della natura, ministra di Dio; di qui la celebrazione di una morale che è impegno ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] perfezione oratoria, in conformità con i precetti di Catone (per cui l'oratore doveva essere vir bonus dicendi peritus) e con la dottrina stoica. E l'influsso della dottrina stoica, attraverso le opere di Cicerone e di Seneca e anche lo studio degli ...
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IEROCLE lo Stoico
Guido Calogero
Filosofo del tardo stoicismo, vissuto fra la seconda metà del I e la prima del sec. II d. C.
Il suo pensiero ci è noto attraverso due opere, la prima delle quali, intitolata [...] più vasta;cerchia d'interessi e tende a identificarlo col tutto discussioni in cui, nonostante la sostanziale ortodossia stoica di I., compaiono formulazioni assai simili a quelle cristiane dell'amor del prossimo, in sé pienamente contrastanti col ...
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PECILE (στοὰ ποικίλη V portico variopinto)
Ciro Drago
Fu così chiamato, verso la metà del secolo V a. C., uno dei portici dell'agorà di Atene, quando, decorato dai pittori Polignoto, Micone e Paneno [...] e la battaglia di Maratona.
Da questa stoà, dov'erano soliti riunirsi alcuni filosofi, trasse il nome la filosofia stoica, creata da Zenone di Cizico.
Pecile è chiamato, ma senza alcuna sicura ragione, un grande piazzale porticato della Villa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Flavi: il primato dell'amministrazione
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In un brano degli Annali di Tacito la parsimonia [...] uccidere da Vespasiano nel 75. Il cavaliere Musonio Rufo, uno dei più rinomati, se non il più rinomato maestro della dottrina stoica della seconda metà del I secolo è invece esiliato sotto Vespasiano e poi richiamato da Tito.
Nella difesa dell’impero ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...