semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] può far risalire molto indietro nel tempo, rintracciandone alcuni fondamentali presupposti nell’Organon di Aristotele, nella distinzione stoica di significante e significato, nei trattati dei modisti del 13°-14° sec. (R. Bacone, Sigieri di Courtrai ...
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LUCIANO di Samosata (Λουκιανός, Lucianus)
Nicola Festa
Scrittore greco del II sec. d. Cristo. Di carattere a preferenza umoristico e satirico; non senza pretesa di rispecchiare l'opinione pubblica e [...] filosofia.
3. Presa di posizione di fronte alla filosofia: Hermotimus, dal nome, vero o finto, di un fanatico della filosofia stoica, già sulla sessantina e non ancora, ai proprî occhi, maturo nella sua dottrina. L. gli dimostra l'infondatezza e l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filosofia romana
Anna Maria Ioppolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Romani non hanno prodotto una filosofia originale, ma hanno adattato [...] I, 5-6). Cicerone lamenta che la filosofia “quella vera e ottima”, partita da Socrate e continuata dai peripatetici, dagli stoici e dagli accademici, “non è rappresentata da quasi nessuna opera in latino”. Egli stesso si propone con la stesura delle ...
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È uno degli eroi della guerra 1915-18 più cari al popolo. Nato a Pausula (Marche) il 23 ottobre 1888; caduto in combattimento sul Carso, alla "trincea delle frasche" il 23 ottobre 1915. Nella prima giovinezza [...] del potere. Austero, incurante di pericoli e di privazioni, sa infondere nella folla il fascino dei suoi ideali. Sostiene con stoica fermezza una lunga serie di battaglie e persecuzioni, e, per qualche tempo, l'esilio. Nel 1907, con Maria Rygier ...
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STILPONE (Στίλπων) di Megara
Guido CALOGERO
Filosofo greco del secolo IV a. C. (secondo la datazione più probabile, visse tra il 380 e il 300). Nativo di Megara, fu anche uno dei più notevoli rappresentanti [...] grande successo l'insegnamento: tra i suoi scolari furono, tra gli altri, Zenone di Cizio, prossimo fondatore della scuola stoica, Timone di Fliunte e altri. Occupata Megara nel 307 da Tolomeo Sotere e nell'anno seguente da Demetrio Poliorcete, St ...
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Ebbe il soprannome di Cordilione (Κορδυλίων), e fu filosofo stoico nel I sec. a. C. Direttore della biblioteca di Pergamo, cercò, secondo il racconto di Diogene Laerzio (VII, 34), di purgare le opere degli [...] alcune delle opere tradizionalmente ascritte all'altro Atenodoro di Tarso, figlio di Sandone, pure studioso di filosofia stoica e maestro e consigliere dell'imperatore Augusto.
Bibl.: F. Susemihl, Gesch. d. griech. Liter. in der Alexandrinerzeit ...
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Citta di Dio, La
Città di Dio
, La (De civitate Dei) Opera, in 22 libri, di Agostino di Ippona, composta fra il 413 e il 426, in cui la storia dell’umanità è ripercorsa alla luce della polarità fra [...] provvidenza, in cui la concezione lineare del tempo scandito dalla creazione, dall’incarnazione e dalla fine dei tempi, si contrappone all’idea pagana della ripetizione ciclica degli eventi, esemplata nella concezione stoica dell’eterno ritorno. ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] È nondimeno una distinzione che sembra assente nel pensiero classico e medievale, fatta eccezione per la nozione stoica di λεκτόν, corrispondente al significato di un enunciato dichiarativo. Aristotele chiamava λόγος ἀποϕαντικός o πρότασις, tradotti ...
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UTILE
Delio CANTIMORI
. "Utile" ha oggi tre significati principali: "utile" è in primo luogo ciò che non ha valore in sé, ma come mezzo a un altro fine giudicato buono, da qualsiasi punto di vista (Kant, [...] il cristianesimo a delimitare e differenziare il concetto dell'utile (che aveva già avuto un'elaborazione dall'etica stoica e dai giuristi romani), opponendolo al dovere morale, inteso in senso spiritualistico, non più intellettualisticamente come il ...
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Filosofo greco, vissuto intorno al sec. I a. C. Della sua vita non si sa se non che fu amico di Meleagro di Gadara; delle sue opere, solo quel che risulta dalle citazioni di Diogene Laerzio, il quale ricorda [...] farlo sembrar cinico; insostenibile invece è ormai l'ipotesi che egli avesse mirato a un accordo eclettico fra l'etica cinico-stoica e quella epicurea.
Bibl.: F. Nietzsche, in Rhein. Museum, XXIII (1868), p. 632 segg.; U. v. Wilamowitz, in Philolog ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...