PATRONOMI (πατρονόμοι)
Margherita Guarducci
Collegio di sei magistrati istituito in Sparta nel 227 per opera del re Cleomene III, in sostituzione degli efori, magistratura che il re aveva soppresso. [...] serie di riforme che il re spartano introdusse nel suo regno, ispirandosi alle istituzioni di Licurgo e anche alla filosofia stoica della quale egli era seguace; anzi il nome stesso di patronomi sembra informato a un concetto filosofico. Il numero di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XIII secolo una nuova attenzione alla struttura e alle funzioni dell’anima, [...] sta alla base di ogni colpa e che costituisce il fondamento stesso della città degli uomini. Rigettando l’idea stoica delle passioni come malattie dell’anima, Agostino contrappone al modello del saggio, immune dalle passioni o indifferente ad esse ...
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OPINIONE
Guido Calogero
. Il concetto di "opinione" ha importanza filosofica specialmente nel pensiero antico, nel quale corrisponde al termine δόξα. Questo, che designa in generale tutto ciò che δοκεῖ [...] δόξα presentandosi essenzialmente la conoscenza sensibile, nella sua contingenza opposta alla necessità di quella razionale. La logica stoica, che tende a identificare verità logica e verità di fatto, non può più distinguere tra sfera del razionale ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] che presiede all’evoluzione dell’universo, non può che realizzare il più perfetto corso di quell’evoluzione; di qui la morale stoica, che impone di accettare con serenità il corso delle cose. L’idea di un piano provvidenziale sotteso al corso delle ...
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. Il concetto dell'evidenza si potrebbe definire come il criterio della verità intermedio tra quello oggettivistico dell'adeguazione al reale (adaequatio rei et intellectus) e quello soggettivistico della [...] dell'evidenza sia stato propriamente Epicuro, che, non accettando il criterio oggettivistico della verità implicito nella logica stoica dell'assenso, per non cadere nelle difficoltà che contro di esso sollevava la critica scettica, parlava invece ...
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seme
Domenico Consoli
Giorgio Stabile
La parola è usata piuttosto raramente nel senso proprio di " corpo riproduttivo " dei vegetali: altrimenti è disposta una stagione a ricevere lo seme che un'altra [...] la testimonianza di Ovidio (Met. I 78-81) che parlò dell'origine celeste di ogni uomo con termini tratti dalla teoria seminale stoica (questo [cioè l'uomo] l'artefice de le cose di seme divino fece, o vero... la recente terra... li semi del cognato ...
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HERBERT, Zbigniew
Pietro Marchesani
Poeta, saggista e drammaturgo polacco, nato a Leopoli il 29 ottobre 1924. La sua prima raccolta di versi, Struna swiatla ("La corda di luce"), è del 1956; ad essa [...] incerto e minaccioso. Alle tendenze "neocatastrofiste" fanno da contrappeso la distanza e l'ironia, che conferiscono una misura stoica al suo argomentare, caratterizzato da una severa disciplina formale, da un linguaggio semplice, dal tono pacato e ...
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Filosofo (sec. 1º d. C.) del tardo stoicismo, originario di Volsinî; acquistò fama per la rettitudine e l'austerità con cui praticava e predicava le dottrine stoiche. Verso il 60 seguì Rubellio Plauto [...] le trascrizioni che un certo Lucio fece delle sue conferenze. Parte di esse sono comprese nell'antologia di Stobeo. Tipica figura di cittadino romano di vecchio stampo, che nella filosofia cinico-stoica cerca la conferma della sua condotta morale. ...
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GIUSTIZIA (lat. iustitia; fr. ing., justice; sp. justicia; ted. Gerechtigkeit)
Gioele SOLARI
Giovanni CORSO
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Nella speculazione greco-romana il concetto di giustizia è ancora essenzialmente naturalistico, [...] tribuendi". L'habitus animi diventa la constans et perpetua voluntas; la dignitas diventa lo ius. La giustizia, conforme all'insegnamento stoico, diventa una virtù attiva; non è solo scienza o ratio che segue la natura, ma si afferma come arte, come ...
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NANNINI, Remigio
Delio Cantimori
Scrittore domenicano, nato a Firenze verso il 1521, morto nel 1581. Noto anche sotto il nome di Nanni.
Esercitò molteplice attività di scrittore, pubblicando varie opere [...] delle "annotazioni morali" che secondo le esigenze religiose del tempo sono d'un moralismo tendente al misticismo, piuttosto che all'esortazione stoica. Il N. fu poi l'editore delle opere di San Tommaso (1570) per incarico di papa Pio V, e delle ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...