Botanica
Pianta della famiglia Iridacee (Crocus sativus; v. fig.), nota soprattutto per l’omonima sostanza aromatizzante, di colore rosso-aranciato, che si ottiene dai suoi stimmi essiccati.
Lo z. è un’erba [...] lungo tubo e 6 lacinie violacee; l’ovario, infero, resta sotto terra; lo stilo, giallo, si divide all’apice in 3 stimmi, lunghi 2,5-3,5 cm, gradatamente dilatati e accartocciati a tromba con l’orlo estremo crenulato.
Lo z., probabilmente originario ...
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VERSON, Enrico
Alberto Razzauti
Bacologo, nato a Padova nel 1845, ivi morto il 15 febbraio 1927. Laureatosi in medicina a Vienna, fu chiamato nel 1871 a organizzare la stazione bacologica di Padova, [...] chimica del guscio dell'uovo del filugello (1884), sull'apparecchio che determina la chiusura e l'apertura degli stimmi (1887), sulla spermatogenesi (1889-1894), sul significato della cellula gigante - detta poi di V. - dei follicoli testicolari ...
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zoocoria Dispersione dei semi o dei frutti delle piante a opera di animali. Può essere endozoica ed epizoica. Nel primo caso, la disseminazione avviene per espulsione di escrementi contenenti i semi inghiottiti [...] insetti, per es. nel caso dei conidi di Claviceps purpurea, che dagli insetti che ricercano la melata vengono trasportati sugli stimmi di altri fiori. Vi è inoltre la mirmecocoria, operata da alcune specie di formiche, che trasportano nei loro nidi i ...
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stimmate
stìmmate (o stìgmate; anche stìmate e ant. stìmite o stigme) s. f. pl. [dal lat. stigmăta, plur. di stigma -ătis, dal gr. στίγμα -ατος: v. stigma1]. – 1. In greco il termine indicava il marchio impresso col ferro sul bestiame in segno...
protogino
protògino agg. [comp. di proto- e -gino]. – In botanica, detto di pianta o di fiore in cui gli stimmi maturano prima delle antere; è sinon. di proterogino.