irsuto (yrsutus)
Pier Vincenzo Mengaldo
L'aggettivo compare una prima volta in VE I XIV 4: il dialetto di coloro che dicono magara è giudicato da D. talmente yrsutum et yspidum di vocaboli e accenti [...] di i., come più in genere l'utilizzazione dialettica della categoria dell'asperitas, è significativa della fase post-stilnovistica della poetica dantesca, quale si rispecchia chiaramente nel De vulg. Eloquentia.
Bibl. - H.J. Chaytor, De vulg. Eloq ...
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miracolo
Freya Anceschi
Otto delle quattordici occorrenze delle opere volgari, limitate alla Vita Nuova, al Convivio e al Paradiso, hanno il significato teologico di " fatto operato da Dio al di là [...] XV 11.
Ancora Beatrice è miracolo, " prodigio ", dotata cioè di qualità straordinarie oltre misura (metafora classica della lirica stilnovistica, ripresa da D. con ferma convinzione), sia quando sorride lievemente (Vn XXI 4 14 Quel ch'ella par quando ...
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ipotiposi
Francesco Tateo
Col termine di ὑποτύπωσις si designava, nella retorica classica, la figura retorica consistente nel presentare al lettore o all'ascoltatore un'immagine, in tal modo da rendergliela [...] l'ora mattutina / che fuggia innanzi (Pg I 115-116). Analogamente certe vaghe situazioni psicologiche erano state tradotte, nella lirica stilnovistica di D. in immagini concrete: e par che de la sua labbia si mova / un spirito soave pien d'amore ...
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Venere
Giorgio Padoan
Luigi Vanossi
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Divinità della mitologia classica (identificata dai Romani nella greca Afrodite), che godette di particolare culto nell'antichità; [...] (l'involontaria ferita a opera di Cupido, che rese V. innamorata di Adone), fiorisce su uno dei moduli più cari alla lirica stilnovistica. Curiosamente, a D. sorrise di più la bellezza di Diana (cfr., a esempio, Pd XXIII 25-27). Non sconfinano dall ...
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Perch'io non trovo chi meco ragioni
Mario Pazzaglia
. Sonetto (Rime XCVI) diretto da D. a Cino da Pistoia, presente, con la risposta di questi ‛ per le rime ' (Abba Abba; Cdc Cdc), in numerosi codici [...] come emblema di perfezione morale e d'intima civiltà, che attesta il perdurare, anche se ormai stanco, della tematica stilnovistica. Ma d'altra parte l'allusione malinconica al tramonto di una comune stagione umana e poetica (Oh, messer Cin, come ...
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Voi che savete ragionar d'Amore
Mario Pazzaglia
Ballata grande (Rime LXXX), con ripresa di 4 versi (xyyx) e tre stanze di 8 (ababbccx), tutti endecasillabi, trasmessa da codici autorevoli, quale il [...] vertute / contra 'l disdegno che mi dà tremore, vv. 27-28). Immagini e stilemi richiamano inequivocabilmente l'affabulazione stilnovistica: dall'incipit, che ricorda Donne ch'avete intelletto d'Amore, agli occhi intorno ai quali sempre si gira / d ...
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Piangete, amanti, poi che piange Amore
Mario Pazzaglia
. Sonetto della Vita Nuova (VIII 4-6), su schema abba abba; cde edc, presente, oltre che nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime, [...] il cielo ove l'alma gentil già locata era preannuncia la successiva trasfigurazione dantesca della tematica cortese e genericamente stilnovistica (cfr. le stanze terza e quarta di Donna pietosa). Sintomatica, infine, è anche l'unione del tema della ...
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voi (vo'; vui; voialtri)
Riccardo Ambrosini
1. Il pronome personale v. ricorre 35 volte nella Vita Nuova, 65 nelle Rime (17 nelle Rime dubbie), 34 nel Convivio e 116 nella Commedia. Al sicilianismo ‛ [...] ragionar d'Amore; LXXXVII 10, CVI 7, 10, 11, 13, 15, 59 e 61).
3.3. Non è privo di confronti con incipit stilnovistici (G. Guinizzelli Voi, ch'avete mutata la mainera; G. Cavalcanti Voi che per li occhi mi passaste il core; D. Frescobaldi Voi che ...
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Perché ti vedi giovinetta e bella
Mario Pazzaglia
ti vedi giovinetta e bella. Ballata mezzana di D. (Rime LXXXVIII), con ripresa e stanza, su schema YXX: ABABBXX; lo stesso di I' mi son pargoletta bella [...] la ‛ loda ' di I' mi son pargoletta e il patetismo di questa ballata, D. appare ancora implicato nell'atmosfera stilnovistica che contraddistingue anche le due canzoni per la Donna gentile. Rispetto a queste, come ha segnalato giustamente il Contini ...
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lussuria
Giuseppe Santarelli **
Il vocabolo ricorre anzitutto in luoghi specifici della Commedia, e cioè a proposito dei lussuriosi puniti nel secondo cerchio dell'Inferno, e indi nella valutazione [...] tenendo presente che le parole di Francesca non tanto l'aspetto vizioso della l. varranno a esprimere, quanto la stilnovistica definizione degli effetti dell'amore, ch'al cor gentil ratto s'apprende.
Anzitutto si discetta sul perché, mentre Francesca ...
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stilnovistico
stilnovìstico agg. [der. di stil novo] (pl. m. -ci). – Che si riferisce allo stil novo o ai poeti appartenenti allo stil novo: atteggiamento, gusto s.; la concezione s. della donna angelicata. ◆ Avv. stilnovisticaménte, secondo...
servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente alla volontà altrui; in senso generico...