sinestesia linguistica Nel linguaggio della stilistica e della semantica, particolare tipo di metafora per cui si uniscono in stretto rapporto due parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse (silenzio [...] , Carducci; colore squillante, voce calda); quando l’accostamento tende a ripetersi (per contingenze storico-culturali e stilistiche) può determinarsi un mutamento semantico e nascere una nuova accezione della parola (il lat. clarus, etimologicamente ...
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Filologo e scrittore tedesco (Hanau 1786 - Berlino 1859). Fratello minore di Jacob e suo stretto collaboratore, non ne ebbe, anche per la cagionevole salute, le medesime capacità di organizzatore, tuttavia [...] ne fu buon emulo in serietà di intenti e lo superò per attitudini di narratore e per capacità stilistiche. Bibliotecario a Kassel nel 1814, dal 1830 fu a Gottinga accanto al fratello, prima come bibliotecario, poi come professore di linguistica ...
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SZABÓ, László
Elena ALESSANDRINI
Romanziere e saggista ungherese, nato l'11 novembre 1905 a Budapest.
Numerosi viaggi e lunghi soggiorni all'estero hanno contribuito a formare la sua vasta e profonda [...] cultura che si manifesta soprattutto nei saggi che hanno fatto di lui, anche per le sue personalissime doti stilistiche, un maestro del genere. Nel caratterizzare le correnti intellettuali e i più eminenti rappresentanti di esse, egli si rivela un ...
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Scrittore statunitense (n. Newburgh 1947). Tra gli autori di thriller più venduti al mondo, dopo avere intrapreso la carriera di pubblicitario si è dedicato totalmente alla scrittura a seguito del successo [...] del primo romanzo, The Thomas Berryman Number (1976, insignito nel 1977 del Premio Edgar). Narratore estremamente prolifico, sue cifre stilistiche sono una scrittura asciutta e fotografica e trame agili ed essenziali. Tra i suoi romanzi: Along came a ...
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NEUMANN, Robert
Alda MANGHI
Scrittore austriaco, nato a Vienna il 22 maggio 1897. Viaggiò molto per l'Europa, specialmente nei Balcani, sino a che fu costretto ad abbandonare definitivamente la patria [...] tra loro, ma entrambe abili e fortunate, lo fecero conoscere al pubblico: Mit fremden Federn, Stoccarda 1927, riuscite parodie stilistiche di autori contemporanei, e la lunga leggenda Die Pest von Lianora, ivi 1929, intorno a fatti svoltisi in epoca ...
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Tartt, Donna. – Scrittrice statunitense (n. Greenwood, Mississippi, 1963). Ha esordito nella scrittura con il romanzo The segret history (1992; trad. it. Dio di illusioni, 1992), giallo atipico e opera [...] in tutto il mondo divenendo un clamoroso successo editoriale. In essa si danno già come enucleate le cifre stilistiche di T.: l’abilità nel costruire trame narrative intricate ma credibili, una capacità affabulatoria in grado di mantenere costante ...
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Scrittore francese (Vincennes 1879 - Parigi 1936). Monarchico, antiliberale e antidemocratico, collaborò sin dall'inizio all'Action Française e fu uno dei corifei del movimento; fu inoltre collaboratore [...] (1920). Fertile scrittore, compose non pochi lavori storici (Histoire de France, 1924; Napoléon, 1932; La IIIe République, 1935, ecc.), tendenziosi e parziali, pur pregevoli per doti stilistiche e acume storiografico. Accademico di Francia dal 1935. ...
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Pseudonimo dello scrittore irlandese Brian O'Nolan o Ó Nuallain (Strabane, Tyrone, 1911 - Dublino 1966). Umorista brillante, autore di geniali parodie e pastiches, curò dal 1940 al 1965, con lo pseudonimo [...] -two-birds (1939; trad. it. Una pinta di inchiostro irlandese, 1968), è un campionario parodico di convenzioni narrative e stilistiche elaborate in un'originale struttura a scatole cinesi. Fra gli altri romanzi sono da ricordare The third policeman ...
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Poeta tedesco (Norimberga inizî sec. 15º - ivi dopo il 1460). Anche escludendo i numerosi scritti apocrifi a lui attribuiti dalla tradizione, la sua produzione fu ampia e multiforme, comprendendo farse [...] . Caratteristica preminente della sua opera è una rozza incisività, con effetti d'improvvisazione che rivelano spesso autentiche deficienze stilistiche. R. ebbe a ogni modo il merito di comprendere ed esprimere l'animo dei più bassi strati borghesi ...
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Poeta (Roma 1791 - ivi 1863). Fondatore (1813) dell'Accademia Tiberina, per tutta la vita scrisse poesie in italiano, che, considerate sino a oggi come un'esperienza decisamente negativa dell'arte belliana, [...] legano alla produzione in dialetto romanesco, di cui costituirebbero in certo modo una felice riserva di temi e di proposte stilistiche. Ma la produzione in romanesco, racchiusa in un felice ventennio (1830-49 circa) e costituita da ben 2279 sonetti ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...