Genere cinematografico con meccanismi e dinamiche stilistiche proprie, volte a provocare il riso.
Fu G. Méliès a intuire per primo le possibilità del cinema come macchina produttrice di fantasie ludiche. [...] La produzione comica dei primi quindici anni del Novecento privilegiò gli effetti visivi più che lo sviluppo narrativo: le storie delle comiche dell’epoca (di breve durata), ruotavano attorno a debolissimi ...
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Regista cinematografico ungherese (Pécs 1930 - Monaco di Baviera 1994). Autore tra i più significativi del cinema ungherese degli anni Sessanta per la qualità dell'impegno e per doti stilistiche, predilesse [...] storie emblematiche, in cui tentò la difficile saldatura tra fatti individuali e contesto storico (come in Virágvasárnap "La domenica delle palme", 1969, e Várákozók "In attesa", 1975). Lo sforzo metaforico ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1909 - Clamart, Hauts-de-Seine 1996). Alla collaborazione con J. Prévert si deve in gran parte quella tendenza che si definì del "realismo poetico", dove l'attenzione [...] (il Male e il Destino, le storie complementari, lo scacco come esito), cui si aggiungevano forti suggestioni stilistiche (il "clima" fotografico, le accentuazioni scenografiche, i contrasti). Gli elementi di originalità si ritrovano in Les enfants ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo canadese (n. Il Cairo 1960). Figlio di pittori armeni, ha esordito nel lungometraggio con Family viewing (Black comedy, 1987), in cui emergono forme [...] narrative e stilistiche che saranno poi proprie del suo cinema: l'utilizzo continuo di filtri artificiali nella comunicazione (video, telefoni, specchi, fotografie) che creano un immaginario tipico nei suoi film, la glacialità dei sentimenti nella ...
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Schlesinger, John (propr. John Richard)
Simone Emiliani
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 febbraio 1926 e morto a Palm Springs (California) il 25 luglio 2003. Nei suoi primi [...] Far from the madding crowd (1967; Via dalla pazza folla), dal romanzo di Th. Hardy, sembrò inaugurare nuove scelte stilistiche e, lasciatosi alle spalle l'esperienza inglese, si trasferì negli Stati Uniti dove diresse una delle sue opere migliori ...
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Adlon, Percy
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco, nato a Monaco di Baviera il 1° giugno 1935. Nelle sue opere più mature la dimensione nostalgica che avvolge la struttura narrativa [...] risulta pervasa da una sottile ironia e resa attraverso scelte stilistiche contraddistinte dal gusto per i paesaggi di confine e dall'originalità delle singole inquadrature, particolarmente attente alla corrispondenza tra sfumature cromatiche e stati ...
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Rossellini, Roberto
Monica Trecca
Il grande cinema della realtà
Nel 1945 con il film Roma città aperta Roberto Rossellini realizzò la prima compiuta espressione del neorealismo, imponendo a livello [...] internazionale un modo nuovo e rivoluzionario di fare cinema. Attraverso innovative soluzioni tecniche e stilistiche, raccontò i giorni drammatici della guerra, ricorrendo a immagini che hanno la forza della cronaca e l’intensità della vita colta nel ...
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Goetzke, Bernhard
Serafino Murri
Attore cinematografico tedesco, nato a Danzica il 5 giugno 1884 e morto a Berlino Ovest il 7 ottobre 1964. Di formazione teatrale, offrì le sue prove migliori nel periodo [...] del cinema muto, esibendo una recitazione in sintonia con le modalità stilistiche della produzione espressionista, e toccò il suo apice nella fase tedesca del cinema di Fritz Lang, per il quale interpretò ruoli da antieroe, impersonando macabre ...
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Salvatores, Gabriele
Simone Emiliani
Regista cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 20 luglio 1950. Dopo essersi trasferito a Milano in giovanissima età, si è diplomato all'Accademia del Piccolo [...] tra i fondatori del Teatro dell'Elfo, per il quale ha scritto e diretto opere in cui ha tentato nuove sperimentazioni stilistiche fondendo i linguaggi del teatro, del musical e del cinema. Nel 1991 con Mediterraneo ha ottenuto l'Oscar per il migliore ...
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SOUTTER, Alain
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema svizzero romando, nato a Ginevra il 2 giugno 1932. Dopo alcune esperienze televisive, soprattutto in collaborazione con C. Goretta e A. Tanner, esordisce [...] La Lune avec les dents, in cui si profilano già quei suoi gusti per l'indagine psicologica approfondita e quelle sue ricerche stilistiche un po' astratte che si ritrovano, sempre più solidi e consci, nei film del suo periodo più maturo, specie ne Les ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...