Ordine monastico originato verso la fine dell’11° sec. dal distacco dall’ordine cluniacense di una corrente rigorista. L’iniziatore fu Roberto di Molesme, che nel 1098 fondò a Citeaux (Cistercium) un nuovo [...] e Fontains, fondate nel 1132), in Germania (Himmerod, fondata nel 1135), in Austria (Heiligenkreuz, Zwettl). Le influenze stilistiche c. giunsero anche in Ungheria (Egres) e in Polonia (Sulejow). Per la razionale sistemazione modulare degli ambienti ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] , morali e patriottiche, era per lui un isolarsi dai mali del presente. Questo si avverte anche nelle sue predilezioni stilistiche. L. si prefisse nella sua prosa il modello ciceroniano e se non sappiamo bene in che consistesse la patavinitas ...
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Iconografia
FFrancesco Gandolfo
Davanti a ciò che è stato realizzato sotto la diretta committenza di Federico II, è parso possibile chiedersi se, per la prima volta nella storia, alcune delle immagini [...] del trascorrere del tempo si accompagnano a una secchezza dei tratti formali che la staccano decisamente dal gruppo in termini stilistici.
Né, su un altro versante, vi sono ragioni oggettive e concrete per riconoscere come ritratti di Federico II le ...
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Vedi SELINUNTE dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SELINUNTE (Σελινοῦς, Selênus)
I. Marconi Bovio
La città sulla costa meridionale della Sicilia, fra il capo Granitola e il capo S. Marco, fu fondata nel 628 [...] ΣΕΛΙ. Ma la tipica moneta selinuntina, creata al principio del V sec. con forme arcaiche, per poi assumere diverse espressioni stilistiche e varianti nei nuovi conî che si continuarono a battere fino alla fine del secolo e della città, fu il ...
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Stato dell’Africa australe, che occupa l’estrema parte meridionale del continente, confinando a NO con la Namibia, a N con il Botswana e lo Zimbabwe, a NE con il Mozambico e lo Swaziland, e inglobando, [...] ; W.H. Stucke). La prima metà del 20° sec. risentì della diffusa presenza dell’architetto inglese H. Baker. Libere combinazioni stilistiche segnano l’opera dei locali W.H. Louw (Voortrekker Monument, nei pressi di Pretoria, 1936), e di G. Moerdijk ...
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(XIII, p. 537; App. I, p. 542; II, I, p. 819; III, I, p. 511; IV, I, p. 645)
Territorio e popolazione. - Dopo gli accordi di pace sottoscritti a Camp David nel 1979, Israele ha gradualmente reso all'E. [...] 'arte egiziana dell'ultimo periodo è proprio il tentativo di equilibrare le molteplici sollecitazioni e di individuare espressioni stilistiche personali. I diversi tipi d'ispirazione si possono leggere nell'opera di Ḥāmid Nadā (n. 1924), un artista ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] tutte le rime sacre scritte tra il '33 e la metà del 1546.
C'è una forte presenza, nelle scelte stilistiche della C., degli autori classici studiati nell'adolescenza, soprattutto Tibullo e Virgilio, mentre le Heroides di Ovidio forniscono il modello ...
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storiografia
storiografìa
Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Storiografia [...] tranne il momento iniziale. La storia erodotea era fortemente caratterizzata, per modo di raccolta del materiale come anche per movenze stilistiche, da un alto tasso di oralità che si può dire arrivi nella maggior parte dei casi sino alle soglie dell ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] quando i suoi lunghi capelli si impigliano ai rami di un albero (2 Sam 18,9-15). Dal punto di vista stilistico queste scene si differenziano dalla maggior parte delle pitture delle catacombe, che di norma (in accordo con la tendenza generale dell ...
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BIDERNUCCIO (de Bidernuciis), Antonio
Maria Laura Iona
Figlio di Giovanni, il suo nome compare per la prima volta nel 1491 come camerario del comune di Venzone (Udine) e dal 1500 ricorre spesso negli [...] a frequenti rievocazioni fino ai discorsi dannunziani. L'autore è ignoto: il suo editore ritiene di poterla assegnare per ragioni stilistiche ad epoca coeva ai fatti narrativi; altri invece (Di Prampero) ne fanno autore il B. stesso, ma con la taccia ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...