In filologia, il complesso delle abitudini linguistiche, grammaticali e stilistiche, peculiari di uno scrittore, di una scuola o anche di un’epoca. ...
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] epistolografia). Dai trattati di ars dictamini del XII secolo, largamente debitori nei confronti della retorica classica, ai formulari di lettere ad uso cancelleresco e diplomatico del Cinquecento (➔ cancellerie, ...
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sinestesia linguistica Nel linguaggio della stilistica e della semantica, particolare tipo di metafora per cui si uniscono in stretto rapporto due parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse (silenzio [...] , Carducci; colore squillante, voce calda); quando l’accostamento tende a ripetersi (per contingenze storico-culturali e stilistiche) può determinarsi un mutamento semantico e nascere una nuova accezione della parola (il lat. clarus, etimologicamente ...
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Grammatico fiammingo (m. verso il 1212). Compose un grande trattato di retorica in 4579 esametri e pentametri, compiuto e pubblicato da amici e colleghi, i quali lo rimaneggiarono profondamente e gli dettero [...] il titolo alquanto improprio di Graecismus, che si conviene soltanto all'8º dei suoi 27 capitoli. Condensa le dottrine stilistiche del tempo sulle figure e gli ornamenti retorici, la prosodia e le otto parti del discorso. A lui, o secondo alcuni a un ...
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RONCONI, Alessandro
Latinista, nato a Firenze il 2 novembre 1909. Professore di letteratura latina all'università di Urbino (1938-48), di Bari (1948-51), di Pisa (1952-54), poi di Firenze; condirettore, [...] , commenti e contributi a testi critici latini, di studî e articoli su scrittori latini, di ricerche grammaticali e stilistiche; ha inoltre pubblicato pregevoli volumi: Il verbo latino: principi di sintassi storica, Bologna 1946 (ed. rinnov. e ampl ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota [...] t› da ‹d› ecc. Inoltre, ‹p› e ‹b› sono nell’italiano comune contemporaneo due f. diversi (e non due varianti combinatorie o stilistiche) in quanto vi è almeno una coppia minima (per es., parca-barca) di unità d’ordine più complesso dei f. (e cioè i ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] vey verdeyar, scritto in cinque lingue, una per strofa.
Sono qui presenti in nuce due fra le principali modalità stilistiche di assunzione dell’italiano da parte di scrittori alloglotti, due modalità destinate a perpetuarsi fino al Novecento: da un ...
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SINTASSI (XXXI, p. 859)
Giacomo Devoto
Più che una nuova definizione della sintassi, le correnti più moderne della linguistica hanno messo sotto una luce nuova i rapporti fra la sintassi e le altre parti [...] .
Di gran lunga più importanti e decisive sono le discussioni attualmente in corso sui rapporti tra sintassi e stilistica. Esse hanno bisogno di rifarsi da lontano, partire dalla "parola" (in senso saussuriano), trasfigurata dapprima nelle "scelte ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] rimangono infatti legati all’uso scritto letterario del primo Ottocento e non possono definirsi in alcun modo scelte stilistiche individuali dell’autore.
Per Leopardi, come per altri autori del primo Ottocento, il binomio ‘lingua e stile’ costituiva ...
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SEGRE, Cesare
Ignazio Baldelli
Filologo romanzo, nato a Verzuolo, presso Saluzzo (Cuneo), il 4 aprile 1928. Professore di Filologia romanza a Trieste dal 1954 al 1956, è poi passato all'università di [...] antica (Volgarizzamenti del Due e Trecento, 1953). Le ricerche sulla sintassi, condotte con finalità sempre più decisamente stilistiche, si soffermano poi su F. Sacchetti e sulla letteratura cinquecentesca, esaminata in rapporto con la categoria dell ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...