elaboratore
elaboratóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di elaborazione] [ELT] [INF] Apparecchio per l'elaborazione di dati, numerici o di altro tipo: e. elettronico, o assol. elaboratore, lo stesso che [...] tipo), ma nella pratica i due termini e. e calcolatore sono usati indifferentemente, con preferenze spesso soltanto stilistiche. ◆ [ELT] [INF] E. elettronico analogico: quello in cui le operazioni (addizione, integrazione, ecc.) sono effettuate su ...
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Occhiali
Giorgio Bertoni
Vetri curvi e colorati per vedere al di là dei propri limiti fisiologici
Oggi l’uso degli occhiali è molto diffuso: lenti correttive sono prescritte già in tenera età per correggere [...] testa e irritazione agli occhi.
A partire dal 17° e soprattutto nel 18° secolo si ebbero le prime innovazioni stilistiche dell’occhiale. Furono in particolare le montature a registrare le maggiori evoluzioni. Le strisce di cuoio cedettero ben presto ...
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Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] elaborazione di tale tecnica ha una forte connessione con le potenzialità espressive e dunque anche con le innovazioni stilistiche raggiunte dalla scultura in m. che, per la notevole coesione ed elasticità del materiale, permette una notevole libertà ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] gesuita, Redondi ha elaborato un'audace interpretazione dei problemi di Galilei con la Chiesa. Vi sono, tuttavia, notevoli differenze stilistiche tra gli scritti di Grassi e questo documento, che peraltro non è di sua mano (Pagano 1984).
Il 'Dialogo ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] dell'estro che in nulla contraddice gli "studi più gravi", anzi da quelli trae perfino certe cadenze figurative, stilistiche e semantiche. La folla dei personaggi, la babele dei lessici, la pirotecnia degli intrecci non si traducono in diversità ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...