Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] e i dintorni di Tel Aviv, in un film privo di struttura narrativa, ma di grande sincerità e originalità stilistica, debitore di numerose opere 'contestatarie' del Sessantotto europeo e statunitense, da Easy rider (1969) diretto da Dennis Hopper ad ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] di vario tipo non è più una necessità legata all'assenza della parola detta, ma una scelta di tipo narrativo o stilistico. Il cinema classico fa spesso uso di scritte per introdurre, nell'incipit, lo svolgimento dell'azione o per dare, nell'epilogo ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] anacronistico di una mente senile. Occorre invece esaminare il senso, e la profonda coerenza, di certe scelte stilistiche apparentemente datate: Gertrud vive della propria interiorità, e costringe anche gli uomini che entrano in contatto con lei ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] 'scientistico', essi sono stati progressivamente abbandonati in favore di una produzione visiva maggiormente raffinata sia sotto il profilo stilistico sia sotto quello epistemologico.
I temi emergenti nell'a. v. sono molteplici: dal momento in cui si ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] oggettiva irreale, un'inquadratura che non può essere attribuita a nessun personaggio, ma che contiene tuttavia marche stilistiche piuttosto forti (l'angolazione distorta, un movimento di macchina particolarmente lungo) tali da mettere in evidenza un ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] Collège d'histoire de l'art cinématographique della Cinémathèque française).A proposito delle maggiori svolte stilistiche nelle cinematografie mondiali, resta comunque inevitabile sottolineare come il loro succedersi abbia dato luogo ad altrettanti ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] e costante lo ha svolto in America il regista e produttore Michael Blackwood che ha fatto del work in progress la sua cifra stilistica: dalla Scuola di New York, alla Pop Art, fino al minimalismo e all'arte concettuale, la poesia dei suoi ritratti d ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] è sul piano del veicolo che si concentrano le differenze più vistose e che comportano una serie di scelte linguistiche, stilistiche ed espressive molto differenti. The shining (1997), miniserie televisiva in quattro episodi di Mick Garris scritta da ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] si stabilisce tra un corpo, un volto e il suo contesto. E questo vale, indipendentemente dalle opzioni ideologiche e stilistiche del fotografo, tanto per la fotografia di documentazione sociale quanto per quella di avanguardia, tanto per il ritratto ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] dei film. Nero quindi come disagio esistenziale di un cinema che non voleva essere ufficiale, bensì segno di una cifra stilistica balcanica all'interno delle nouvelles vagues europee.
Nel 1968 la rivisitazione della Storia seppe tendere ancor più all ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...