T. R. B., Cultura (Trichterbecherkultur; Cultura del vaso con collo a imbuto)
A. M. Bietti Sestieri
Sotto questo nome vengono riunite un gruppo di manifestazioni culturali neo-eneolitiche che interessano [...] Antico, la fase D e lo svolgimento successivo al Neolitico Medio. La distinzione in fasi, basata inizialmente su elementi stilistici e tipologici, si è poi dimostrata valida anche come cronologia relativa. La fase A (Danimarca meridionale e Skåne) è ...
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SOSION (ΣΩΣΙΩΝ)
A. Stazio
Cronologicamente il primo, o almeno fra i primissimi incisori, il cui nome compare sulle monete di Siracusa.
La sua firma al nominativo, ΣΩΣΙ|ΩΝ è disposta in due righe sull'àmpyx [...] da delfini sul dritto di un tetradracmo databile al 430-425 a. C.
Contemporaneo di Eumenes, ne condivide tipi e forme stilistiche, per cui non è facile stabilire a quale dei due spetti la priorità, come anche, nel caso che debbano loro attribuirsi ...
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Scultore (sec. 15º). G. Vasari gli dedica una biografia dicendolo operoso a Napoli, Montecassino e soprattutto a Roma, citando come sue opere firmate opus Mini (ciborio di S. Maria Maggiore, tabernacolo [...] Vasari a Mino da Fiesole e giustificando il diverso appellativo con il periodo trascorso dallo scultore a Napoli, e le differenti qualità stilistiche (rigidità nel modellato e nella composizione) con la presenza di numerosi aiuti nella sua bottega. ...
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AREOBINDO (Areobindos, Areobindas)
C. Bertelli
Console per l'Oriente nel 506. Figlio di Dagalaifo, rampollo di una delle più potenti famiglie dell'impero d'Oriente nel V sec. Nel 480 aveva sposato Anicia [...] accordo tra la scena superiore e la inferiore, unico in tutta la serie di questi dittici. La valva di Leningrado è stilisticamente assai diversa da quella di Parigi. Anche i volti dei personaggi sono notevolmente cambiati (quello di A. è allungato e ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] sec. 4° e gli inizi del 5° (Kinney, 1981), che, sempre nell'ambito di un pronunciato c., presentano altre due varianti stilistiche, la più efficace delle quali è senza dubbio quella dei due intagli di soggetto cristiano in cui elementi di provenienza ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] si unisce un nuovo senso formale del volume, dello spazio e del movimento (Otto, 1952; Werckmeister, 1963). Le citate scuole stilistiche si sviluppano quindi su una base data da gruppi di modelli, determinati di volta in volta, e non costituiscono in ...
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BIZANTINA, Arte
Red.
L'arte b. raggiunge la sua piena espressione in tempi che sono cronologicamente al di fuori dei limiti posti a questa Enciclopedia. Perciò l'arte b., per se stessa e nei suoi monumenti, [...] le sue radici nell'arte tardo-romana della corte di Costantinopoli del IV sec. d. C.; crea le sue formule iconografiche e stilistiche nel VI sec., sotto Giustiniano, raggiunge la sua massima diffusione alla fine del IX; nel sec. X, con la dinastia ...
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CERUTI, Giacomo Antonio, detto il Pitocchetto
Vittorio Caprara
Figlio di Giuseppe (Fiocco, 1966-67, p. 229, e 1968), nacque in Lombardia intorno al 1700 (Fiori, 1974).
Non si sa nulla intorno alla località [...] , pp. 348, 364 nota 4). Manca di prove concrete la supposizione (Boselli, 1954), basata sulle notevoli differenze stilistiche tra opere firmate, dell'esistenza di due pittori diversi con lo stesso nome; certo esistevano omonimi contemporanei (Bassi ...
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GIUSTINIANO II Rinotmeto (᾿Ιουστινιανός ὁ ῾Ρινότμητος)
C. Bertelli
Imperatore bizantino, figlio di Costantino IV.
Regnò dal 685 al 695, nel quale anno fu deposto da una rivolta in cui gli fu mozzato [...] di G. Il il cosiddetto "Carmagnola" (v.), testa di porfido in San Marco a Venezia. Né le particolarità stilistiche né gli elementi iconografici sembrano confortare tale ipotesi, benché effettivamente nella scultura non sembri che la mutilazione del ...
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Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] locali e agli stilemi più aggiornati dell’art nouveau internazionale, con esiti diversificati, prodotto di sintesi e sperimentazioni stilistiche e tipologiche. I due maggiori interpreti della tendenza furono L. Doménech i Montaner e A. Gaudí i Cornet ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...