Reso noto in Europa dal film di Akira Kurosawa, Rashōmon (1950) tratto in parte dall’omonimo racconto, Akutagawa Ryūnosuke (1892-1927) è uno degli autori più emblematici del periodo Taishō (1912-1926), [...] ardore investigativo del detective e il timore del colpevole che si arrampica sugli specchi.Dal punto di vista stilistico, è interessante la ripetizione apotropaica della formula «chigaigozaimasen» («non c’è dubbio che») in quasi tutte le deposizioni ...
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Nell’ambito pubblico, le due varietà più interessanti da osservare per i loro risvolti collettivi sono il journalese e il burocratese.Il journalese è, abbastanza intuitivamente, la lingua dei giornali. [...] no, sosterrebbe Betteridge, altrimenti il punto di domanda non ci sarebbe. In questo caso è chiaro che la scelta stilistica si rifà a ragioni commerciali e di marketing. La velocità con cui viene consumata l’informazione dètta molti dei costrutti ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...
Genere cinematografico con meccanismi e dinamiche stilistiche proprie, volte a provocare il riso.
Fu G. Méliès a intuire per primo le possibilità del cinema come macchina produttrice di fantasie ludiche. La produzione comica dei primi quindici...