TISI, Benvenuto detto Garofalo (Benvenuto Garofalo)
Alessandra Pattanaro
‒ Figlio del «calegario» Pietro del fu Benvenuto Tisi e di Antonia Barbiani del fu Domenico (Cittadella, 1872, p. 11) – e non [...] al 1476 o 1477 (Mattaliano, 1985, p. 170), sia per rispetto della fonte vasariana sia per considerazioni documentarie e stilistiche. È infatti ancora sottoscritta dal padre nel contratto del 30 ottobre 1497 l’iscrizione per tre anni alla bottega di ...
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FRIGIMELICA, Francesco
Maria Elena Massimi
Figlio di Pompeo, nacque intorno al 1570; la famiglia del padre era di origine padovana e possedeva immobili a Camposampiero e nel Padovano (Bragalenti, 1974, [...] ; il corpus del pittore si compone di circa 150 opere, prodotte nell'arco di quattro decenni senza scarti tematici né variazioni stilistiche di rilievo. Da Belluno la sua attività si irradiò al Bellunese, al Feltrino, al Cadore, a Serravalle e Ceneda ...
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GHERARDI, Filippo
Alessandro Serafini
Nacque a Lucca nel 1643 dal pittore Sebastiano.
Nella bottega paterna, dove il G. - noto anche con il soprannome di Sancasciani - avanzò i primi passi nell'arte [...] , soprattutto Tiziano e il Veronese, dei quali assimilarono profondamente le soluzioni figurative e le formule stilistiche, senza disdegnare di esercitarsi anche nella tecnica della quadratura.
Della loro prima committenza pubblica ricevuta ...
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IMPARATO (Imperato), Girolamo
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo pittore napoletano. Si può supporre, però, che essa debba essere posta intorno alla metà del Cinquecento sulla [...] Vibo Valentia.
A queste opere se ne dovrebbero aggiungere altre, non documentate ma a esse accostabili cronologicamente per ragioni stilistiche e di contesto: il S. Girolamo della chiesa del Gesù di Lecce, le cui componenti, segnatamente il gruppo di ...
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DONDUCCI, Giovanni Andrea, detto il Mastelletta
Anna Coliva
Figlio di Andrea, "che faceva i mastelli" (Malvasia, 1678, p. 67), e di Paola, sua moglie, nacque a Bologna il 14 febbr. 1575. Sono scarse [...] , ben stesi ed assorbiti nella tela, del Veronese e del primo Tiziano.
La prima sintesi, un po' acerba, dei suoi termini stilistici più diretti si ha in un'opera situabile all'inizio della sua produzione, il Matrimonio mistico di s. Caterina (Roma ...
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GIOVANNI d'Amalfi
Paolo Chiesa
Monaco e presbitero nato probabilmente ad Amalfi e di cui sappiamo che a Costantinopoli, dove viveva nel secolo XI, eseguì la traduzione latina di alcune opere agiografiche [...] Mercati, traduzione o rielaborazione di un originale greco non più rintracciabile; anche in questo caso esistono varie affinità stilistiche e di contenuto con le opere di attribuzione sicura, sicché l'ipotesi di un'origine amalfitana appare più ...
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GIGANTE, Teodoro
Gaetano Bongiovanni
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo architetto, di probabile origine trapanese, attivo in Sicilia tra gli anni Ottanta del Settecento e i primi [...] 'edificio subì radicali trasformazioni che lasciano leggere solo parzialmente il progetto del Gigante. Le scelte compositive e stilistiche di quest'opera rivelano l'influenza dello zio nel linguaggio reso scarno ed essenziale da una ricerca pressante ...
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CAYLINA, Paolo, il Giovane
Franco Mazzini
Pittore, figlio di Bartolomeo e di Margherita Moracavalli, nacque a Brescia verso il 1485 (Ffoulkes-Majocchi, p. 219), fu nipote, procuratore quindi erede ed [...] di documentazione, ne è la sequenza cronologica che si è cercato di ricostruire per lo più in base alle corrispondenze stilistiche con opere e modi di artisti contemporanei ai quali variamente si ispirò. Perciò, poco dopo il già ricordato soggiorno ...
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GALLUZZI, Tarquinio
Manuela Belardini
Non ci sono noti i nomi dei genitori di questo gesuita, certamente di umile origine, nato nel 1573 circa a Montebuono, un paese della Sabina non molto lontano da [...] poi riunite in un'antologia (Patrum S. I. orationes, Romae 1641) con lo scopo di tramandare le norme stilistiche di generi oratori e poetici e fornire modelli per eventuali altre composizioni, destinate ad analoghe ricorrenze.
Frequenti furono le ...
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ARLIA, Costantino
Luigi Lerro
Nacque il 23 ag. 1829 ad Aiello Calabro. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli, entrò in magistratura e quindi al ministero di Grazia e Giustizia, ove prestò lungamente [...] fermano piuttosto in superficie, non riuscendo sempre a penetrare per intuito la nozione vera dei testi oltre le deprecate involuzioni stilistiche. Non fu mai un letterato di professione, ma per tutta la vita amò e studiò la letteratura con fervore e ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...