Filosofia della pratica
Marcello Mustè
La Filosofia della pratica. Economica ed etica (d’ora in poi Filosofia della pratica) uscì, per Laterza, nel 1909; ed ebbe, nel corso della vita dell’autore, sei [...] edizioni, di cui l’ultima, del 1950, recava solo lievi revisioni stilistiche, «piccoli ritocchi di parole e correzione di qualche svista tipografica» (Filosofia della pratica, 1996, p. 7). Fin dalla prima edizione, l’opera si presentava come il terzo ...
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Scrittore ebreo, nato a Béziers verso il 1270, morto verso il 1340. La sua produzione letteraria, che s'iniziò nel suo quindicesimo anno, è vastissima. Valentissimo nell'uso letterario della lingua ebraica, [...] maestro di eleganze stilistiche, scrisse in prosa e in versi su svariati argomenti: inni religiosi, opere didattiche e morali, commentarî biblici e talmudici, opere filosofiche, ecc. Nella lotta tra i cultori degli studî filosofici e gli ortodossi ...
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Grammatico fiammingo (m. verso il 1212). Compose un grande trattato di retorica in 4579 esametri e pentametri, compiuto e pubblicato da amici e colleghi, i quali lo rimaneggiarono profondamente e gli dettero [...] il titolo alquanto improprio di Graecismus, che si conviene soltanto all'8º dei suoi 27 capitoli. Condensa le dottrine stilistiche del tempo sulle figure e gli ornamenti retorici, la prosodia e le otto parti del discorso. A lui, o secondo alcuni a un ...
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SZABÓ, László
Elena ALESSANDRINI
Romanziere e saggista ungherese, nato l'11 novembre 1905 a Budapest.
Numerosi viaggi e lunghi soggiorni all'estero hanno contribuito a formare la sua vasta e profonda [...] cultura che si manifesta soprattutto nei saggi che hanno fatto di lui, anche per le sue personalissime doti stilistiche, un maestro del genere. Nel caratterizzare le correnti intellettuali e i più eminenti rappresentanti di esse, egli si rivela un ...
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Pittore (Venezia 1696 - Madrid 1770). Tra i massimi esponenti del rococò e ultimo grande protagonista della decorazione monumentale in Europa. T. lavorò in Italia e all'estero, lasciando numerose opere, [...] ; Venezia, museo Correr; Trieste, Museo Civico), in rapporto alla sua produzione pittorica, che seguono la sua evoluzione stilistica e ne rivelano la straordinaria fantasia e la vena satirica. Più limitata la produzione incisoria: tra le acqueforti ...
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SZÖNYI, István (Stefano)
György Gombosi
Pittore, nato a Ujpest il 17 gennaio 1894. Allievo di K. Ferenczy e di Réti si distingue fino dagli anni dell'immediato dopoguerra come uno degl'ingegni destinati [...] a dare indirizzo alla pittura ungherese. Con Aba-Novák e Patkó presto forma un gruppo dalle tendenze stilistiche ben distinte, le quali cercano di fondere il gusto impressionistico e postimpressionistico con quello più propriamente plastico dei ...
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Scrittore statunitense (n. Newburgh 1947). Tra gli autori di thriller più venduti al mondo, dopo avere intrapreso la carriera di pubblicitario si è dedicato totalmente alla scrittura a seguito del successo [...] del primo romanzo, The Thomas Berryman Number (1976, insignito nel 1977 del Premio Edgar). Narratore estremamente prolifico, sue cifre stilistiche sono una scrittura asciutta e fotografica e trame agili ed essenziali. Tra i suoi romanzi: Along came a ...
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Architetto (n. Amburgo 1799 - m. 1853); allievo di F. Weinbrenner. Dopo il grande incendio del 1842 ebbe parte nella ricostruzione di Amburgo e vi costruì la chiesa di S. Pietro, i portici della Borsa [...] e quelli sul bacino dell'Alster, ecc.; a Oslo costruì la chiesa del Salvatore. Nei suoi progetti concilia forme stilistiche neoclassiche, gotiche e rinascimentali. ...
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APOLLONIOS (᾿Απολλώνιος)
A. Stazio
12°. - Incisore di gemme di età augustea. Il suo nome compare su un'ametista del Museo Naz. di Napoli con Artemide cacciatrice, e su un granato (o giacinto) da Kerč, [...] con testa ritratto di Asandros, re del Ponto (47-16 a. C.). Nonostante le innegabili affinità stilistiche - fluidità di linee e morbidezza di superficie - alcune leggere differenze epigrafiche fra le firme hanno fatto pensare a due incisori diversi. ...
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Scultore della seconda metà del'300, che documenti indicano aver lavorato insieme con Giovanni di Francesco da Arezzo (1369-75) nell'arca di San Donato nel duomo di Arezzo. Tutto l'assieme dell'arca fu [...] attribuito dapprima ai due scultori; ma le diversità stilistiche fanno assegnare a Betto e a Giovanni solo poche parti dell'opera: i bassorilievi della parte posteriore, con le storie della vita di Maria e alcuni Angeli e Virtù degli archetti ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...