GIOVIANO (Flavius Iovianus Augustus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano, Nacque a Singidunum, città posta sul Danubio nella Moesia Superior, nel 331 d. C., dal cornes domesticorum Varroniano, e seguì [...] un'opera del V sec. d. C. La sua iconografia si basa quindi unicamente sulle monete. Queste ultime non presentano novità stilistiche, rispetto a quelle dei successori di Costantino; G. ne riprende anche la pettinatura a frangetta, e l'uso del volto ...
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Maestro delle Vitae imperatorum
Maria Donati Barcellona
È conosciuto sotto questo nome convenzionale un miniatore lombardo attivo intorno alla metà del Quattrocento. La sua personalità artistica è stata [...] il quale il M. delle Vitae imperatorum ha indubbiamente lavorato, non può che suffragare l'attribuzione basata su ragioni stilistiche.
Bibl. - R. Galli, I Manoscritti e gli incunabuli della biblioteca comunale di Imola, Imola 1894, LVI; M. Salmi, La ...
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Poeta irlandese (Castle Dawson, Londonderry, 1939 - Dublino 2013). Uno tra i più interessanti autori dell'Irlanda del Nord, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1995, si è imposto per la sobrietà [...] traffici e dai commerci del capitalismo internazionale. Il tessuto del verso appare traversato da ambivalenze ritmiche e stilistiche, in una enfatizzazione della dimensione tecnica e autoreferenziale della poesia che H. ama riprendere anche nelle sue ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] postulava la dipendenza delle forme dalla tecnica), Riegl elabora il concetto di Kunstwollen e pone in correlazione le vicende stilistiche e formali con quelle della visione e delle sue modificazioni storiche e culturali. Le sue analisi dell'a. tardo ...
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Di questo notevole poeta non si sa nulla di certo, se non che scrisse la sua famosa Elegia nel 1193, e che, chierico d'umile origine ma d'ottimi studî, dopo aver goduto onori ed agi, aveva tutto perduto [...] poeti latini, che si è appropriato la loro tecnica poetica (imitandone talora, e perfino accentuandone certe stravaganze stilistiche e linguistiche), che ha imparato da loro a interessarsi ai problemi filosofici. Italiano, s'occupa principalmente dei ...
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PENTATEUCO (dal greco πέντε "cinque" e τεῦχος "utensile, astuccio")
Alberto Vaccari
Denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca detta dei LXX è divisa in cinque libri, designati [...] fu negato, o almeno messo in questione, che Mosè ne sia l'autore. Si osservò, infatti, che differenze linguistiche e stilistiche (alcune già rilevate dall'Astruc) accompagnano il diverso uso dei nomi divini e queste non si fermano alla soglia dell ...
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Regista teatrale e cinematografico francese, nato a Lézigné (Maine-et-Loire) il 2 novembre 1944 e morto a Clichy-la-Garenne (Hauts-de-Seine) il 7 ottobre 2013. Attore e regista teatrale, si dedicò anche [...] (La dispute), Edward Bond (Lear) e Ibsen (Peer Gynt). Figlio del ‘maggio’ francese, la fisicità fu una delle sue cifre stilistiche in un momento in cui la riscoperta del corpo veniva rivendicata in ogni campo dalla cultura giovanile. Linguaggio che ...
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SAER, Juan José
Luisa Pranzetti
Scrittore e poeta argentino, nato a Serondino (Santa Fe) nel 1937; dal 1968 vive a Rennes, in Francia, dove insegna Letteratura ispanoamericana. In Responsos (1964), [...] mentre in Cicatrices (1969) e in Nadie, nada, nunca (1980) emergono in limpida definizione le particolari qualità stilistiche e affabulatorie che fanno di S. uno degli scrittori più interessanti e originali della letteratura argentina contemporanea ...
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MELCHIORI, Giorgio
Piero Boitani
Anglista, nato a Roma il 19 agosto 1920. Dopo la laurea in lettere con M. Praz e P. Toesca, ha insegnato letteratura inglese nelle università di Roma e Torino, e condiretto [...] James, da Eliot a Joyce, Ch. Fry, H. Green e D. Thomas), in cui consapevolezza critica, percezione delle correnti stilistiche e precisione dell'analisi si fondono per sostanziare la tesi della natura neo-barocca e ''funambolica'' del modernismo; The ...
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PRÉVOST, Marcel
Salvatore Rosati
Scrittore francese, nato a Parigi nel 1862. Uscito dalla scuola politecnica, esercitò la professione d'ingegnere, cominciando intanto a pubblicare alcuni romanzi (Le [...] , riuscendo a dare solo l'immagine di un mondo e di una società convenzionali. Merito principale dei suoi romanzi sono le risorse stilistiche che fanno del P. uno scrittore pieno di garbo e di arguzia. Dal 1909 il P. fa parte dell'Académie, dove è ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...