AZZI, Alberto di Stefano
F. Avril
Miniatore bolognese della seconda metà del sec. 14°, A. costituisce un caso particolare nella storia della miniatura bolognese del Trecento perché, malgrado il numero [...] e Zucchini (1947) e da Chiarini (1962). Le conoscenze dell'artista, della sua opera e delle sue caratteristiche stilistiche non sono tuttavia progredite di pari passo, tanto che varie sue opere presenti alla Mostra storica nazionale della miniatura ...
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BARTOLOMEO da Bologna
Piero Meloncelli
Compositore italiano di cui si ignorano le date di nascita e di morte, ma che probabilmente visse e operò tra la fine del sec. XIV e il primo quarto del XV. Appartenne [...] più esasperata; egli, come del resto tutti gli altri musicisti, mostrò una spiccata preferenza per le raffinatezze tecniche e stilistiche della musica d'oltre Alpe e rivelò una padronanza della ritmica e della notazione musicali più che della lingua ...
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DODWELL, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, che deve il nome al primo proprietario di una pyxis, la pyxis D., ora a Monaco (J 211 = SH 327). I vasi da lui dipinti appartengono al primo venticinquennio [...] primi tre al suo "gruppo Kalinderu", un gruppo di sei vasi vicini al Pittore di D., ma privi di stretti rapporti stilistici fra loro ed uniti solo da un manierismo, cioè da animali con linea della spalla ovale, invece che angolosa. Questo manierismo ...
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NEFRETERE (Nfrt- ı'ry)
A. M. Roveri
Regina egiziana, sposa di Ramesses II (1290-1224 a. C.). Non si ha di lei alcun ritratto, per quanto ella compaia spesso accanto al marito, in genere in proporzioni [...] raffigurano la regina stessa accompagnata dalle varie divinità. Le figure alte e snelle denotano una ricerca di eleganze stilistiche che si rifanno ai modelli del periodo preamarniano ma, nonostante il tentativo di movimentare con sfumature di colore ...
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Nome con cui è noto il pittore Francesco Mazzola (Parma 1503 - Casalmaggiore 1540). Fu tra i più importanti artefici del manierismo, di cui rappresentò l'ideale di grazia, di raffinatezza. Meglio che nei [...] un pittore d'istinto, quale fu il suo contemporaneo Correggio. Padre dell'acquaforte italiana, le sue incisioni diffusero stilistiche eleganze dall'Emilia alla Toscana, a Roma, all'Italia settentrionale: raggiunsero il Pontormo nel mondo inquieto del ...
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Musicista (Firenze 1730 [meno prob. Pozzuoli 1734] - Parigi 1786). Studiò a Napoli con F. Durante. Dopo l'esordio al Teatro dei Fiorentini di Napoli con l'opera buffa Olimpia tradita (1758), si affermò [...] faceva capo a N. Piccinni e il partito gluckiano, un terzo partito intorno a S., musicista che riuniva le tendenze stilistiche degli altri due maestri: grazia melodica e appropriata espressione teatrale. Ma dopo qualche tempo la fortuna di S. decadde ...
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La parola ha due significati, in origine non sempre nettamente distinguibili. Il primo indica riunione di esecutori (il concerto delle voci, degli strumenti, ecc.: in tedesco Besetzung) e vale tanto per [...] la propria virtuosità. Anche il concerto per violoncello, inaugurato da Giuseppe Iacchini (op. 4, 1701), segue lo stesso ciclo stilistico del concerto per violino, mentre il concerto per viola sorge nell'ultimo terzo del Settecento. Il concerto per ...
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MUMFORD, Lewis
Francesco Paolo Fiore
(App. II, II, p. 369)
Critico, storico dell'architettura e urbanista-sociologo, morto ad Amenia (New York) il 26 gennaio 1990. La sua preparazione fu quella, vasta [...] organici'', rivolti a garantire all'uomo un più libero modo di vita ed evitandone le più tradizionali letture formali e stilistiche. Come critico d'architettura e generalist, quale egli stesso si definì in quanto interessato ai temi sociali e tecnici ...
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Nato a Plasencia (Spagna) nel 1500; morto nel 1564. Sostenne importanti missioni presso Paolo IV e Pio IV relative alla preparazione del Concilio di Trento, ma si segnalò specialmente quale generale della [...] storicamente, specie dal punto di vista militare, perché l'autore fu attore delle cose narrate, né manca di qualità stilistiche: sebbene più che dell'espressione si curi dei fatti. Tuttavia il tono dell'opera è quasi del tutto apologetico e ...
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MELISMA (dal greco μέλος "canto")
Nella terminologia musicale questa voce designa, nell'accezione scolastica, propriamente un gruppo di note di passaggio collegante due delle note reali d'una frase melodica.
In [...] 'arte della variazione (v.), nella quale particolare valore è assunto dal procedimento melismatico (attraverso le varie stilistiche della diminuzione) in ordine alla formazione e al rigoglio della musica strumentale, come risulta dalle intavolature d ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...