MONTMAJOUR
Y. Esquieu
(lat. Mons Maior)
Località della Francia meridionale (dip. Bouches-du-Rhône) nota per l'omonima abbazia. Posta a km 4 a N-E di Arles, M. si trova oggi su una collina sovrastante [...] sormontate da capitelli con elementi di derivazione dallo stile corinzio, nei quali la zona destinata tradizionalmente ai a un successivo intervento, denuncia piuttosto i caratteri del Romanico provenzale avanzato: ampia navata unica coperta da volta ...
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BERZÉ-LA-VILLE
W. Cahn
Località della Borgogna meridionale (dip. Saône-et-Loire), situata a km. 12 ca. a N-O di Mâcon lungo la via che univa questa città con l'abbazia di Cluny.Dell'antico priorato [...] un oculo vuoto, fiancheggiato da una coppia di angeli in atto di riverenza.Lo stile degli affreschi di B. è isolato nel contesto della pittura murale romanica; la critica è peraltro concorde nell'individuare le origini del pittore nella tradizione ...
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KOLIN
B. Chropovský
KOLÍN (ted. Kolin; Colonia Nova, Colonia super Albea nei docc. medievali)
Città della Rep. Ceca, nella Boemia centrale a E di Praga, le cui origini vanno ricercate nell'insediamento [...] le volte. I capitelli a calice presentano motivi ornamentali a soggetto vegetale o animale, che derivano dalla tradizione romanica; lo stesso stile caratterizza anche i tre portali, di cui il principale non è originale, ma di ignota provenienza.Il ...
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ANZY-LE-DUC
E. Vergnolle
Borgo della Francia, nel dip. di Saône-et-Loire (Borgogna), sul cui territorio si erge la chiesa della Trinità, una delle più importanti della regione. Non esiste alcuna testimonianza [...] il portale della facciata mostra lo stesso accostamento di stili: da una parte l'architrave con gli apostoli in les églises du Brionnais, Paris 1926, pp. 66-93; C. Oursel L'art roman en Bourgogne, Dijon-Boston 1928, pp. 101-108; J. Vallery-Radot, Les ...
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MAESTRO di LLUÇÀ
S. Alcolea i Gil
Anonimo pittore e miniatore attivo in Catalogna nella prima metà del sec. 13°, che deriva il nome dai dipinti su tavola provenienti dal monastero di Santa Maria di [...] d'altare dipinta della stessa provenienza e di stile affine. L'antependium è dominato dalla figura della llibres manuscrits del Museu Episcopal de Vic, Barcelona 1934; El arte románico, cat. (Barcelona-Santiago de Compostela 1961), Barcelona 1961; W. ...
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Accetto
P. Belli D'Elia
Scultore attivo in Puglia nella prima metà dell'11° secolo. Il nome e la fama dell'artista, su cui non si possiede alcun documento, sono affidati a tre sole opere: un pulpito [...] 1975; 1980; 1985) che giudicano le varianti di stile tra le opere di A. dipendenti, piuttosto che dalla 1973, pp. 9-26;
P. Belli D'Elia, T. Garton, in Alle sorgenti del Romanico. Puglia, XI secolo, cat., a cura di P. Belli D'Elia, Bari 1975, pp. ...
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GRISSIANO
S. Spada Pintarelli
(ted. Grissian)
Località in prov. di Bolzano, nei pressi della quale sorge la piccola chiesa di S. Giacomo. L'edificio, di probabili origini altomedievali (Rasmo, 1962), [...] G. rientrano nei cicli di sintesi tra stile italo-bizantino e romanico-nordico, tesi sviluppata anche da Rasmo ( e arti 87, 1928-1929, pp. 167-177; A. Morassi, Gli affreschi romanici di Grissiano, Dedalo 9, 1929, pp. 661-676; id., Storia della pittura ...
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GIAMBONO da Bissone
Valerio Ascani
Non si conosce la data di nascita di questo scultore ticinese attivo tra Emilia e Lombardia nell'ultimo quarto del Duecento. Con ogni probabilità G. può essere identificato [...] mostra affinità, nei materiali, nella tecnica e nello stile, con il protiro. I massicci leoni del protiro 1973, n. 18, pp. 136-138; Id., La cattedrale di Parma e il romanico europeo, Parma 1974, p. 282; V. Ascani, La bottega dei Bigarelli. Scultori ...
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ENRICO
Valerio Ascani
Scultore, attivo a Pistoia nella seconda metà del sec.XII, il suo tiome è noto unicamente dalla iscrizione presente sul capitello destro del portale maggiore della chiesa di S. [...] confermata dalla critica per motivi stilistici.
Lo stile di E. sembra basarsi sul linguaggio di Il Medioevo, Torino 1927, I, pp. 661, 810s.; M. Salmi, La scultura romanica in Toscana, Firenze 1928, pp. 82 s.; G. H. Crichton, Romanesque sculpture ...
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JINDRICHUV HRADEC
B. Chropovský
JINDŘICHŮV HRADEC (ted. Neuhaus; Novum Castrum, Nova Domus nei docc. medievali)
Città della Rep. Ceca, nella Boemia meridionale, al confine con la Moravia, situata in [...] con una possente torre cilindrica, separata dal resto dell'edificio; in esso può essere riconosciuto uno stile di transizione dal Romanico al Gotico; nella cappella e negli ambienti forniti di camino sono evidenti elementi architettonici derivati da ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...