Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] 1963) di Federico Fellini per l'intreccio di lingue e di stili, L'armata Brancaleone (1966) di Monicelli per l'inventiva pseudo autocensoria consigliò all'adattatore del francese Feu Mathias Pascal (1925; Il fu Mattia Pascal) di Marcel L'Herbier di ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] kam (1920; Golem ‒ Come venne al mondo) e Lebende Buddhas (1925; Il fantasma di Budda), entrambi di Paul Wegener (il primo in tratti di una precisa progettualità, si può trovare lo stile espressionista in una posizione dominante, tale da riordina- ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] accompagnate da una voce fuori campo e si ispirò allo stile di Orson Welles. Anche uno dei primi cortometraggi di Marker. Dauman, giovane produttore di origine polacca, nato nel 1925, si specializzò in un primo momento nel genere dei documentari ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] e di cui vivo, non vuol mica dire operare. Io non opero nulla" (1925, ed. 1980, p. 26). Essere operatore, spiega, vuol dire solo guardare da mettere in evidenza un autore con il suo stile, con una posizione affettiva o ideologica nei confronti della ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] il mondo intero furono soprattutto film tedeschi come Variété (1925) di Ewald André Dupont (con le sue riprese mobili L'ora di New York) di Vincente Minnelli. Veri e propri esercizi di stile per ciò che concerne l'uso dei m. di m. furono, in quegli ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] perché in servizio di leva dal marzo 1923 al febbraio 1925.
Congedato, fu scritturato col solito ruolo e come tuttofare casi sono due ! di A. Curcio, commedia adattata al nuovo stile. La critica registrò le buone intenzioni dell'iniziativa, ma vi ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] eventi storici rilevanti riconducibili a un importante conflitto, lo stile assume un respiro epico e l'azione una maggiore espressiva. Un sottofondo di amarezza lastrica The big parade (1925; La grande parata) di King Vidor; uno sperimentalismo audace ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] quale gravitavano cineasti molto diversi tra loro per formazione, stile e provenienza geografica: da John Cassavetes (che si similare venne compiuta da Fischinger, ma già nel 1925 Moholy-Nagy proponeva una superficie semisferica su cui proiettare ...
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GUGLIELMI, Rodolfo Pietro (in arte Rodolfo Valentino)
Paola Cristalli
Nacque a Castellaneta, presso Taranto, il 6 maggio 1895 da Giovanni e da Gabriella Barbin.
Il padre, ex capitano di cavalleria, esercitava [...] e avrebbe profondamente influenzato ogni futura scelta e stile di vita di Valentino.
Primo risultato del legame progetto naufragò e il G. si trovò a interpretare invece Cobra (1925, di J. Henaberry).
Una commedia sofisticata virata al drammatico dove, ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] effetti di rallentamento e accelerazione che precorrevano lo stile costruttivista sovietico e la boutade visiva dadaista, nel U.C.E. (L'Unione Cinematografica Educativa), inquadrata nel 1925 nella politica culturale del regime fascista con il nome di ...
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deco
déco 〈dekò〉 agg. e s. m., fr., invar. – Forma abbreviata di décoratif («decorativo»), usata spesso in luogo della locuz. art déco 〈àar dekò〉, che designa lo stile diffusosi in Europa e in America a partire dagli anni ’20 del Novecento,...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...