Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] celebre esempio di mobilità onnivora della macchina da presa, Varieté (1925) di Ewald André Dupont.
L'Espressionismo fu solo una tendenza del da un aspro gusto per la parodia e da uno stile neoespressionista. A completare il quadro, solo un cenno all ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] cinema nonfiction sia dovuta al fatto che lo stile [puramente descrittivo] di cui questo genere disponeva epic of Everest (1924) di Joel B.L. Noel; negli Stati Uniti, Grass (1925) e Chang (1927, Elefante) di Ernest B. Schoedsack e Merian C. Cooper ( ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] invenzioni: Lubitsch riuscì a portare splendidamente sullo schermo nel 1925 la c. di O. Wilde Lady Windermere's fan di Signorinette (1942) e non alieno da tardive rivisitazioni dello stile prebellico (È più facile che un cammello…, 1950, del resto ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] ginnasio presso il Regio liceo L. Ariosto dal 1922 al 1925, per poi conseguire la maturità con abilitazione tecnica – commercio è l'anno di Identificazione di una donna, un film dove lo stile è la sostanza della storia, e il montaggio, che per la ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] es. in Francia, ricorda G. Aristarco (1951, p. 132), uscì nel 1925 un numero di "Cahier du mois" dedicato al cinema, con articoli fin in partic. Bruno 1998). Discutibile: perché lo stile di pensiero di Deleuze è svariante nella compattezza (dalla ...
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Attore
Ferdinando Taviani
Il termine attore viene dal latino actor, derivato di agere, "fare, agire". Fra le sue varie accezioni (già presenti nel vocabolo latino, e tutte riconducibili al senso generale [...] ed E. Decroux sono state viste come definizioni degli stili della danza o del mimo, piuttosto che come tentativi 1992.
k.s. stanislavskij, Moja zizn' v iskusstve, Moskva, Tsentrosoiuza, 1925 (trad. it. La mia vita nell'arte, Torino, Einaudi, 1963). ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] rosso la bandiera vittoriosa che sventola sulla Bronenosec Potëmkin (1925; La corazzata Potëmkin). I viraggi e le tinteggiature entrambe di Mario Mattoli), che conservano anche nel c. lo stile e il gusto della loro origine teatrale; ma il passaggio a ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] più collaboratori. Malgrado ciò risulta impossibile distinguere uno stile specifico per le diverse case di produzione, in cinéma et les arts: l'architecture, in "Les cahiers du mois ‒ Cinéma", 1925, 16-17, pp. 95-98 (trad. it. in "Cinema & ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] indirizzò al filone d'avanguardia con Le diable dans la ville (1925), diretto insieme a Léon Mathot, e realizzò il controverso La (1931; Il milione) il regista mise in scena, in uno stile tra l'operetta e la commedia, il tortuoso tragitto di un ...
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Svezia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema svedese si sviluppò con qualche ritardo rispetto a quello di altri Paesi nordici come la Danimarca. Intorno al 1913, tuttavia, entrò nel suo periodo aureo, [...] arnese. In effetti, una legge socialdemocratica promulgata nel 1925 aveva ridotto sostanzialmente i fondi per la difesa e facilmente dalla televisione e che amava le commedie vecchio stile, ambientate nella classe media o nel mondo dello spettacolo ...
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deco
déco 〈dekò〉 agg. e s. m., fr., invar. – Forma abbreviata di décoratif («decorativo»), usata spesso in luogo della locuz. art déco 〈àar dekò〉, che designa lo stile diffusosi in Europa e in America a partire dagli anni ’20 del Novecento,...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...