Movimento artistico che, con declinazioni diverse, si diffuse in Europa e negli Stati Uniti tra il 1890 e il 1910, e che interessò in particolare le arti applicate e l’architettura. L’a. si inserisce nella [...] maestro del ferro battuto A. Mazzucotelli e l’ebanista E. Quarti; la società ceramica Richard-Ginori orientò verso il nuovo stile la produzione degli stabilimenti di San Cristoforo e Doccia, e così l’officina vetraria fondata a Milano nel 1892 da G ...
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Stile in voga nell’architettura e nella decorazione europea tra fine 19° e inizio 20° sec., caratterizzato dalla ricerca di nuove soluzioni formali, tratte dal mondo vegetale e dalla sostituzione delle [...] forme geometriche classiche con aspetti inconsueti di tipo naturalistico (➔ liberty, art nouveau) ...
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Elemento architettonico che costituisce la parte terminale di una struttura di sostegno ad andamento verticale, con funzione di collegamento fra tale struttura e quelle sovrastanti di regola a sviluppo [...] neoclassici o neorinascimentali, l’eclettismo ottocentesco elaborò le più varie contaminazioni stilistiche negli stessi capitelli. Lo stilefloreale inaugurò forme svariate di c., ma questo, come altre membrature architettoniche, non ha più subito ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] casa costruita con tronchi d’albero a Hvitträsk, 1902), insieme a L. Sonck (cattedrale di Tampere, 1902-07). Allo stilefloreale aderirono comunque S. Lindquist, O. Tarjanne, U. Nyström. Il vero razionalismo ebbe inizio con S. Frosterus, allievo di H ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] 20° sec. si apre con ulteriori scoperte meccaniche e con un fervore innovativo per l’estetica del l.: dilagano lo stilefloreale e il modernismo futurista. Il l. ornato, relegato a poche serie speciali, lascia spazio al l. prodotto industriale come ...
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Pittore austriaco (Baumgartner, Vienna, 1862 - Vienna 1918); è stato il principale esponente della Secessione viennese. Figlio dell'incisore e orefice boemo Ernst, incominciò a lavorare seguendo la professione [...] astrazione decorativa. A formare la cultura figurativa di K. concorrono motivi bizantini e giapponesi e, soprattutto, elementi dello stile "floreale". La pittura di K. mira a un'espressione raffinata, piena di sottintesi letterarî e simbolici, al cui ...
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Architetto (Milano 1867 - ivi 1917), tra i maggiori esponenti italiani del cosiddetto stilefloreale o liberty. Allievo di C. Boito all'accademia milanese di Brera, si allontanò presto dall'impostazione [...] maestro; avvicinatosi idealmente alle opere dei maestri viennesi (O. Wagner, J. M. Olbrich), ne interpretò lo stile caratterizzando la sua produzione architettonica con l'introduzione di decorazioni vigorose e accentuate matericità nel trattamento ...
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Situata a Palermo in Viale della Libertà, prende il nome da uno degli ultimi proprietari della dimora, il commerciante di agrumi Francesco Zito Scalici, che acquistò l’edificio nel 1909. La villa ha però [...] risalgono le decorazioni a tempera dei soffitti a volta, sia del piano nobile sia del pianoterreno, alcuni in stilefloreale, altri di ispirazione neoclassica, altri ancora caratterizzati da uno spirito eclettico. Al 1926 si data il passaggio della ...
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Pittore, incisore, decoratore, musicista e drammaturgo (Waal, Baviera, 1849 - Budleigh Salterton, Devonshire, 1914). Prevalente fu la sua attività figurativa. Lavorò esclusivamente in Inghilterra ed ebbe [...] come illustratore alla rivista The Graphic; dipinse quadri di genere, d'ispirazione superficiale, ma ben rispondenti ai gusti del tempo per un loro realismo a sfondo sociale. Fu anche ritrattista di fama europea, e decoratore (in stilefloreale). ...
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BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] , l'architetturamoderna in Italia, n. 6, Roma s.d., pp. 22 s.; C. L. V. Meeks, The real liberty of Italy,The StileFloreale, in The art bulletin, XLIII (1961), p. 116; Id., Italian Architecture,1750-1914, New Haven and London 1966, pp. 207-09, 237 ...
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floreale
agg. e s. m. [der. del lat. floreus «fatto di fiori, fiorito»; come s. m., dal fr. floréal]. – 1. agg. Di fiori, fatto di fiori, o che ha come motivo ornamentale fiori e altri elementi vegetali: decorazione f., omaggio floreale. In...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...