Teologo e scrittore danese (Helsingør 1480 circa - ivi 1554). Studiò a Parigi, dove pubblicò un vocabolario latino-danese (Vocabolarium ad usum Danorum, 1510) e la cronaca di Sassone il Grammatico (Danorum [...] regum heroumque historiae stilo eleganti a Saxone Grammatico conscriptae, 1514). Tradusse anche il Nuovo Testamento (1529), i Salmi e molti scritti di Lutero. Nel 1550 pubblicò la sua traduzione della Bibbia, la prima Bibbia danese, nota col titolo ...
Leggi Tutto
Scrittura in uso presso i Sumeri, gli Assiro-Babilonesi e altri popoli dell’Asia occidentale antica, costituita da segni o caratteri lineari a forma di cuneo. I caratteri si scrivevano dalla sinistra alla [...] destra mediante uno stilo di canna dura o metallo, la cui punta acuminata affondava nell’argilla. In origine i segni, pittografici, riproducevano schematicamente gli oggetti: divenuti col tempo lineari, acquistarono la forma di cunei quando si ...
Leggi Tutto
MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] Lineare B. Si tratta di brevi iscrizioni, per lo più inventari e documenti di contabilità, incisi con uno stilo su tavolette di argilla poi lasciate seccare al sole e conservate negli archivi dei palazzi cretesi-micenei, per cui v. anche la ...
Leggi Tutto
Nell’antica grammatica, ogni mutamento formale parziale della parola; casi notevoli di m. sono la metatesi, la protesi e l’aferesi, l’epentesi e la sincope, l’epitesi e l’apocope.
Nella moderna linguistica, [...] o da una coniugazione a un’altra, oppure subisce un cambiamento di genere o di numero. Forme metaplastiche possono continuare a convivere con le forme originarie: si pensi a stile e stilo (dal lat. stilus), foglia e foglio (dal lat. folium) ecc. ...
Leggi Tutto
SANESI, Ireneo
Filologo e critico, nato ad Arezzo il 7 novembre 1868; dapprima prof. nelle scuole secondarie, poi (1914) prof. di letteratura italiana nell'università di Pavia, ove ha insegnato sino [...] particolarmente dedicato alla letteratura del Rinascimento. pubblicando Il cinquecentista Ortensio Lando (Pistoia 1893), Fra Tommaso Campanella da Stilo (ivi 1894), e curando l'edizione di varie Commedie del Cinquecento (Bari 1912). Ha scritto anche ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] solo impronte, ma anche segni incisi con uno stilo appuntito ('pittogrammi'), che descrivevano più efficacemente la forma supporto poco adatto all'incisione di linee curve. Lo stilo andava necessariamente impugnato in modo da formare un angolo ottuso ...
Leggi Tutto
Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] di satira sociale. Tra i maccheronici italiani posteriori a Folengo: B. Bolla bergamasco (Nova novorum novissima sive Poemata stilo macaronico conscripta, 1604), C. Orsini (Capriccia macaronica, 1638), il gesuita B. Stefonio con la commedia Macaronis ...
Leggi Tutto
Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] italiano, Giacomo De Soris, aggiunse una nota allo Statuto rivelando che verba faciemus in quo humili stilo et materno quasi sermone utimur («parliamo in stile umile e ci serviamo di una lingua quasi materna»), il che fa pensare all’adozione dell ...
Leggi Tutto
CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] in tre gruppi i detrattori del Boccaccio: coloro che negano la paternità dell'opera "per il nuovo e inusitato stilo alquanto affettuoso per mescolatione di latino idioma e che per ciò trallignando digenerava dall'altre Certaldesi prose"; quelli che ...
Leggi Tutto
Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali e delle consonanti di un alfabeto.
Comunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio, a un ente [...] 3° millennio a.C. I Greci e i Romani adoperavano tavolette di legno o d’avorio, ricoperte di cera su cui scrivevano con uno stilo. Le tavolette erano legate a due, a tre o più e sigillate con il sigillo del mittente. Per le l. si usarono anche papiri ...
Leggi Tutto
stilo-
[dal gr. στῦλος «colonna»; lat. scient. stylo-]. – Primo elemento di parole composte derivate dal greco (come stilobate) o formate modernamente, nelle quali indica colonna o aspetto simile a colonna.
stilo
s. m. [dal lat. stĭlus (v. stile e stelo); in alcuni sign. con influsso del gr. στῦλος «colonna», a cui si era già raccostata la voce latina, come attesta la variante grafica stylus]. – 1. a. Lo strumento scrittorio per eccellenza degli...