Poesia di lodeLa svolta esistenziale e poetica della Vita nuova è annunciata nel par. XVII, in cui Dante proclama di voler «ripigliare matera nuova e più nobile che la passata». Prime testimoni e prime [...] e maestosa. E par quasi veder Beatrice che passa, appena sfiorando la terra, lieve lieve come quell’angelo che varcava Stige con le piante asciutte, quasi uno spirito celeste sperduto nella folla degli uomini mortali» (corsivi nel testo). Beatrice è ...
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Le dedicazioniCome i più comuni derivati da sostantivi (bambino > bambinesco), anche quelli costruiti sulla base dei nomi propri (Dante > dantesco) sono di norma invenzioni spontanee della comunità dei [...] i minori si è però dovuto ricorrere a entità meno canoniche legate al mondo ctonio: Cerbero, Idra, Notte e Stige. Allo stesso strato di queste ultime denominazioni appartiene il plutoide Eris col satellite Disnomia. Esaurita questa possibilità (al ...
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stigio
stìgio agg. [dal lat. Stygius, der. di Styx Stygis] (pl. f. -gie). – 1. Dello Stige, il fiume dell’oltretomba della religione e della mitologia greco-latina: l’acqua s.; la palude s.; fino al labro sta nelle onde stigie Tantalo (Poliziano);...
palude
s. f. [lat. palus -ūdis]. – 1. Area, più o meno vasta, di terreno impermeabile o insufficientemente drenato, nella quale le acque piovane o i corsi d’acqua alimentano un bacino di raccolta, di solito poco profondo, spesso occupato da...
(gr. Στύξ) Fiume dell’oltretomba greco e latino. In Omero ed Esiodo è il fiume dell’oltretomba per eccellenza, e appare come «acqua di S.», considerata una dea infernale (Oceanina, o figlia della Notte e di Erebo). Nell’Odissea lo S. è più...
Stige
Maria Adelaide Caponigro
Secondo fiume dell'Inferno di D.; ha origine, come gli altri, dalle lagrime che scorrono dalle fessure del gran Veglio di Creta (Lor corso in questa valle si diroccia; / fanno Acheronte, Stige e Flegetonta,...