I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] , ma grazie alla sua pietà, trasferito di là dal grande e primo imperatore Costantino, che illuminava tutta la terra come una stella con i raggi della sua pietà o come un altro fiume che versa all’infinito il torrente della cultura dall’Eden e divide ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] dei nascituri e ne descrivevano l'aspetto; quasi tutte le scelte erano fatte in base alla posizione delle stelle, che indicavano le date favorevoli per intraprendere determinate attività, e talvolta i giorni propizi erano classificati proprio in ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] del deserto, egli finalmente s’affaccia dal desolato contrafforte vulcanico alla cava immensità serena, a quei
nodi quasi di stelle
ch
e ad essi compara la nullità della nostra specie, il precedente appello a una fratellanza di tutti gli uomini ...
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CAMPEGGI, Annibale
Gino Benzoni
Di nobile famiglia, nacque a Pavia nel 1593 e vi portò a compimento gli studi letterari e giuridici. Si distinse nell'Accademia degli Affidati come fine compositore e [...] mentre "ille vastavit contra barbarus Italiani". A tal proposito il C. è addirittura sibillino, limitandosi a dire che "tenor di stelle" lo portò "su questa riva d'Adria", a Venezia.
Quivi il C. divenne amico del Bonifacio - rimane una sua commossa ...
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Pascoli, Giovanni
Silvana Castelli
Una poesia nuova, ricca di futuro
Grande erudito, vincitore di dodici medaglie d’oro al concorso di poesia latina ad Amsterdam, Giovanni Pascoli fu professore per [...] presenze dei morti. E un dolore comune unisce le piccole piante e i monti lontani, le umili bestiole e le stelle.
Già nel 1910 un critico definì quella di Pascoli «la poesia più ricca di futuro che la nostra letteratura contemporanea possegga ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] l'alta cima del monte di Catri, videro esser già nata in oriente una bella aurora di color di rose e tutte le stelle sparite, fuor che la dolce governatrice del ciel di Venere, che della notte e del giorno tiene i confini"); i personaggi dell'opera ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] e il 4 novembre 1466: «Tu ... se' pure il mio Lauro, o vogli tu o no. Pare che sia tra noi certa conformità che viene dalle stelle e fa ch'io t'ami tanto, e ch'io mi confidi ancora tu ami me molto» (Lett. IX, p. 56). Li univa la passione letteraria ...
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CASTRIOTA, Costantino
Renato Pastore
Sono ignoti data e luogo della nascita di questo discendente indiretto di Giorgio Castriota Scanderbeg, e quindi risulta incerta anche l'attribuzione della sua paternità [...] di pertinenza astrologica. L'indicazione della centralità dell'astrologia quale "conoscimento della natura d'i cieli,di le stelle, de reggioni, herbe, arbori, uccelli, pesci e pietre" consente al C. - dal libro terzo alla fine - di abbandonarsi ...
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DEL NERO, Nero
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Maria sopr'Arno (quartiere S. Spirito) il 2 nov. 1548 da Agostino di Piero e Nannina di Tommaso Soderini.
Il fatto che [...] protezione il D. volle, da allora, affidare anche simbolicamente tutta la sua discendenza aggiungendo all'arme della famiglia tre stelle d'oro in campo turchino. Dopo un terzo matrimonio con Dianora di Bernardo Soderini (nel 1603?), morì a Firenze ...
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FOLLIERO DE LUNA, Aurelia
Valentina Coen
Nacque a Napoli nel 1827 dal cavalier Giovanni Folliero e da Cecilia De Luna, letterata di origine spagnola. Fu la madre a condurla nel 1837 a Parigi, dove la [...] e nelle arti, Firenze 1890, pp. 49 s.; A. De Gubematis, Piccolo diz. dei contemporanei ital., Roma 1895, p. 241; C. Villani, Stelle femminili, Napoli 1915, pp. 175 s.; E. Michel, Diz. del Risorg. naz., Milano 1930, 11, p. 696; G. Mazzoni, L'Ottocento ...
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stella2
stélla2 s. f. [tratto da stellare3]. – Nell’architettura navale, termine che indicava in passato il grado di finezza delle ordinate di uno scafo, oggi detto stellatura.
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...