Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta [...] di 50-100 M⊙, dove M⊙=1,989∙1030 kg è la massa del Sole (∼40 M⊙ è il valore più grande di una massa stellare ottenuto con una misura diretta). Questi risultati sono coerenti con le aspettative teoriche: si calcola, infatti, che una s. con M>100 M ...
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Alessandro Pizzella
Lo sviluppo di strumenti ottici interferometrici ha aperto nuove frontiere nelle osservazioni astronomiche. Questa tecnica permette di ottenere dati caratterizzati da una eccezionale risoluzione spaziale. Nelle bande radio l'interferometria è già utilizzata da tempo. Più piccola ... ...
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Giuditta Parolini
Nana, gigante, nova, supernova...
La stella è un corpo celeste che brilla di luce propria, alimentato dalle reazioni termonucleari che avvengono nel suo nucleo. Nasce, vive e muore in processi che possono durare milioni o miliardi di anni; il suo colore cambia – dal rosso al bluastro ... ...
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stélla [Lat. stella] [ASF] Nome generico dei corpi celesti, di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall'attrazione gravitazionale: v. stella. Nella loro parte centrale, il nucleo, la temperatura, la pressione ... ...
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(XXXII, p. 676)
Giuseppe ARMELLINI
Origine dell'energia irradiata dalle stelle. - I recenti progressi della chimica nucleare hanno portato molta luce sopra l'origine dell'energia irradiata dalle stelle. Già nel 1936 l'Armellini scrisse che la spiegazione doveva ricercarsi in fenomeni subatomici; e ... ...
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(lat. sidera; fr. étoiles; sp. estrellas; ted. Stane, Gestirne; ingl. stars)
Giuseppe Armellini
Generalità. Cenni storici sopra lo sviluppo dell'astronomia siderale. - Scopo di questo articolo è di riassumere, nella forma più breve e sintetica possibile, quanto oggi si conosce sopra le stelle. Ovviamente ... ...
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Stelle: vita e morte
Virginia Trimble
Uno sguardo fugace al cielo è sufficiente a mostrare come le stelle non appaiano tutte ugualmente luminose. Questa loro caratteristica, che era già nota agli antichi [...] per le orbite planetarie:
[3] G(M1+M2)P2 = 4πa3
[4] M1a1 = M2a2
in cui M1 e M2 rappresentano le masse delle due stelle, P il periodo dell'orbita relativa, a1 e a2 i semiassi maggiori delle due orbite ellittiche intorno al centro di massa e a=a1+a2 ...
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popolazióne stellare Insieme di stelle appartenenti a una galassia caratterizzate dalla stessa età e composizione chimica. La classificazione è stata introdotta nel 1944 dall'astronomo tedesco W. Baade [...] elementi pesanti e nella maggior parte dei casi situate nel nucleo di una galassia o appartenenti ad ammassi globulari. Le stelle più giovani (con età inferiore ai cinque miliardi di anni) e più ricche di metalli sono, invece, quelle di popolazione ...
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Raggruppamento apparente di stelle sulla sfera celeste.
L’uso di raggruppare le stelle in c. (o asterismi) è antichissimo (probabilmente nacque tra i popoli della Mesopotamia). Le configurazioni che [...] con le stelle si formavano vennero idealmente associate a talune immagini di divinità, di eroi, di animali, di oggetti di uso comune, che bene o male si inquadravano nei confini delle c. stesse, e davano loro il nome. Le c. attuali del cielo boreale ...
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sistèmi stellari Gruppo di stelle orbitanti l'una intorno all'altra. I s.s. hanno dimensioni molto diverse, da quelle degli ammassi di poche stelle a quelle delle galassie giganti. ...
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Astronomia
Stelle a f. (o a guizzo) Stelle variabili che presentano a volte improvvisi guizzi di splendore, della durata di alcuni minuti.
Fisica
Negli strumenti ottici, effetto della riflessione della [...] luce sulla superficie delle lenti, degli specchi ecc. che costituiscono lo strumento (per es., un obiettivo fotografico): si manifesta come luminosità diffusa (detta anche luce parassita) che riduce il ...
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Classe di stelle di luminosità variabile con regolarità, per le quali è nota la relazione tra il periodo di variazione e la luminosità assoluta. Il prototipo di questa classe è la δ-Cephei, scoperta nel [...] 1784. Nota la luminosità assoluta, determinata dal periodo di variazione, e osservata quella apparente, si determina la distanza della C., che rappresenta quindi un indicatore di distanza anche dell'ammasso di stelle o della galassia cui appartiene. ...
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Nebulosità brillanti, che circondano stelle in via di formazione, studiate per la prima volta, indipendentemente, fra gli anni 1940 e 1950, dall’astronomo statunitense George Herbig (n. 1920) e dall’astronomo [...] è eccitata, a quanto sembra, da un flusso supersonico di materia espulso dalla stella. Questi oggetti rappresenterebbero una particolare fase dell’evoluzione di stelle poco massicce, nella quale al processo di accrescimento per cattura di gas e ...
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stella2
stélla2 s. f. [tratto da stellare3]. – Nell’architettura navale, termine che indicava in passato il grado di finezza delle ordinate di uno scafo, oggi detto stellatura.
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...