Telescopio destinato alla fotografia celeste, dotato di obiettivo a grande campo, ben corretto per le diverse aberrazioni. Anche strumento ausiliario per la navigazione aerea, basato sul confronto fra [...] altezze precalcolate e altezze osservate di stelle.
Fu chiamato catalogo astrografico il primo catalogo stellare per via fotografica, iniziato nel 1887 con la collaborazione internazionale fra 18 osservatori (per l’Italia, la specola vaticana di ...
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Sole La stella più vicina alla Terra, per la quale, direttamente o indirettamente, costituisce la fonte unica ed essenziale di energia e quindi di vita.
Per analogia, il nome di s. è usato dagli astronomi [...] punto con una velocità di 220-250 km/s, compiendo una rivoluzione completa in circa 250 milioni di anni. Rispetto alle stelle circostanti, ha una velocità peculiare di 19,7 km/s diretta verso un punto della sfera celeste, detto apice solare, situato ...
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Denominazione latina della costellazione australe Fornello chimico, tra lo Scultore e l’Eridano. Fu introdotta da N.-L. Lacaille (1752), che volle riconoscervi la figura di un fornello chimico con l’alambicco. [...] È composta di stelle piuttosto deboli, la più brillante essendo di grandezza 3,9. ...
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Astronomo russo (Mosca 1854 - Pulkovo 1934). Dopo aver lavorato nell'osservatorio di Mosca, passò a quello di Pulkovo (1888), di cui fu direttore (1917-19). Si è occupato di astrofisica, spettroscopia [...] celeste (prime scoperte di stelle doppie spettroscopiche), fisica solare. ...
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L'Ottocento: astronomia. I grandi telescopi dell'Ottocento
Allan Chapman
I grandi telescopi dell'Ottocento
Da quando le osservazioni di Galilei del 1610 modificarono sostanzialmente le prospettive dell'astronomia [...] 'nebulose' e i fenomeni cosmologici. Se da un lato i processi fisici e chimici che agivano in questo vasto sistema stellare erano noti con un dettaglio che Herschel non avrebbe mai potuto immaginare, dall'altro nel 1900 gli astronomi non erano ancora ...
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Astronomo greco (sec. 2º a. C.). Forse il più grande astronomo dell'antichità, si può considerare il fondatore dell'astrometria. Compilò il più accurato catalogo stellare dell'antichità, pervenutoci grazie [...] tra l'altro la diottra, descritta più tardi da Erone; con grande cura osservò e compilò un catalogo di oltre mille stelle (ricostruito da F. Boll, 1901), dando di ciascuna le coordinate celesti e ripartendole in sei classi di grandezze apparenti ...
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Astronomo (Rugby 1896 - Roma 1982), gesuita. Dal 1938 al 1952 fu all'osservatorio della Nuova Galles del Sud, in Australia, e poi assunse la direzione della Specola vaticana (sino al 1971). Compì ricerche [...] specialmente sulle stelle variabili. Membro (1964) della Pontificia accademia delle scienze, della quale fu anche presidente (1968-72). ...
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Astronoma italiana (Firenze 1922 - Trieste 2013). Direttrice dell'Osservatorio astronomico di Trieste (1964-87), con la sua gestione ha contribuito sostanzialmente allo sviluppo di questa istituzione sul [...] idea del tempo (con Pippo Battaglia, 2006); L'universo di Margherita (con Simona Cerrato, 2006); Il mio zoo sotto le stelle (con Bianca Pauluzzi, 2007); Dal sistema solare ai confini dell'Universo (2009); Libera scienza in libero stato (2010); Il mio ...
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Astronomo statunitense (Boston 1855 - Flagstaff, Arizona, 1916). Nel 1894 fondò a sue spese un osservatorio nei pressi di Flagstaff (Arizona). Eseguì osservazioni fotografiche e spettrografiche di Marte [...] (fu strenuo sostenitore dell'esistenza dei canali), di stelle doppie, di nebulose, ecc. Lasciò una famosa memoria di meccanica celeste sulla probabile esistenza di un pianeta transnettuniano; e in base alle sue indicazioni i suoi allievi, il 13 marzo ...
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Astronomo (Nottingham 1829 - Madras 1891). Lavorò dapprima al Radcliffe Observatory di Oxford (1851), dove scoprì la variabilità di R Cygni, e tre pianetini. Passò poi al Hartwell Observatory (1859), dove [...] completò il suo atlante di stelle variabili, e infine in quello di Madras (1860), dove scoprì diversi altri pianetini e si dedicò all'astronomia meridiana. È noto per la definizione della scala delle magnitudini stellari. ...
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stella2
stélla2 s. f. [tratto da stellare3]. – Nell’architettura navale, termine che indicava in passato il grado di finezza delle ordinate di uno scafo, oggi detto stellatura.
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...