La scienza in Cina: i Ming. La Cina e le zone limitrofe
Annick Horiuchi
Park Seong-Rae
Han Qi
La Cina e le zone limitrofe
Il Giappone
di Annick Horiuchi
Gli inizi della storia delle relazioni tra [...] cielo una sorta di specchio della politica e dell'amministrazione terrene. Alcuni fenomeni, come le eclissi solari e le stelle che in pieno giorno disturbavano la luminosità del Sole, erano osservati con timore perché ritenuti presagi di pericolo per ...
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spettrale
spettrale [agg. Der. di spettro] [LSF] (a) Che si riferisce a spettri atomici o molecolari di emissione o di assorbimento. (b) Di proprietà dipendente dalla lunghezza d'onda o dalla frequenza [...] al principio del 20° sec. da astronomi dell'Osservatorio di Harvard ed è perciò nota anche come classificazione s. di Harvard: v. stella: V 621 e. ◆ [OTT] Distribuzione s.: v. filtri ottici: II 584 a. ◆ [OTT] Fantasma s.: righe spurie che appaiono in ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] dei giochi e alla matematica combinatoria.
Campi magnetici stellari. Horace W. Babcock al Mount Wilson Observatory, in California, scopre in stelle rotanti di tipo O e B l'esistenza di campi magnetici con induzione dell'ordine di 0,1 tesla (qualche ...
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degenere
degènere [Der. del lat. degener -eris , comp. di de- e genus -eris "tralignato dalla propria stirpe"] [LSF] (a) Generic., di grandezza o di fenomeno che si presenti in condizioni fuori dalla [...] ] Materia d.: quella nello stato completamente ionizzato e a pressione e temperatura altissime che si ha nell'interno delle stelle e, si presume, nel nucleo di pianeti non piccolissimi (Terra compresa). ◆ [MCC] Modo d.: per un sistema oscillante, due ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] , di Identico e di Altro). L'operazione tecnica così realizzata dal demiurgo spiega, su un piano metaforico, la distinzione osservata tra le stelle fisse, che si muovono da est a ovest e i pianeti, che vanno da ovest a est: proprio come l'Identico e ...
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Scienza greco-romana. Archimede
Reviel Netz
Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] Siracusa non ci fosse stato, in quel tempo, un uomo, Archimede. Egli era un impareggiabile osservatore del cielo e delle stelle, un ancor più straordinario, nondimeno, scopritore e costruttore di congegni e di macchine da guerra, con cui era in grado ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Matematica e astronomia
Henri Hugonnard-Roche
Matematica e astronomia
Le testimonianze dirette e indirette della produzione astronomico-matematica in lingua siriaca sono [...] di Arato.
Gli altri capitoli trattano della causa delle eclissi, del sorgere e del tramontare dei segni dello Zodiaco e delle stelle, della Via Lattea, dei circoli della sfera celeste, dei climi e della durata massima e minima dei giorni e delle ...
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polo
pòlo [Der. del lat. polus, dal gr. pólos "asse, perno", a sua volta da pélomai "girare"] [LSF] Termine che indica un punto caratterizzato da una particolare proprietà, specificata quasi sempre dalla [...] i due punti d'intersezione dell'asse terrestre con la volta celeste, intorno ai quali si svolge la rotazione apparente delle stelle, p. nord (o boreale o settentrionale) e p. sud (o australe o meridionale), in corrispondenza agli omonimi p. terrestri ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] , cuore, percuotere, scuola, scuotere, e loro derivati. astronomia La lettera Q indica una classe spettrale di stelle, comprendente stelle con spettro variabile, caratteristico delle novae. biologia Enzima Q Enzima che opera la trasposizione di parte ...
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Astronomo, matematico e filosofo della scuola pitagorica (n. 470 a. C. circa - m. tra la fine del 5º sec. e il principio del 4º a. C.). Sfuggito alle persecuzioni dei pitagorici di Crotone, riparò a Tebe [...] non è però il Sole). Fra l'Olimpo e il fuoco centrale ruotano dieci corpi celesti: primo e più esterno quello che porta le stelle fisse, poi i cinque pianeti allora conosciuti, e infine il Sole, la Luna, la Terra e l'Antiterra che è la più vicina al ...
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stella2
stélla2 s. f. [tratto da stellare3]. – Nell’architettura navale, termine che indicava in passato il grado di finezza delle ordinate di uno scafo, oggi detto stellatura.
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...