Astrofisico (Monaco di Baviera 1905 - Orleans, Mass., 1976). La sua attività, iniziata all'osservatorio di Bonn nel 1928, si svolse poi negli osservatorî di Gottinga, Monte Wilson, Princeton, Basilea; [...] 'Institute for advanced study di Princeton (1936) e prof., a vario titolo, nelle univ. di Charlottesville (1942), Yale (1947-73), di Basilea, Amburgo e Berkeley. Ha fornito notevoli contributi allo studio dell'atmosfera delle stelle e dei pianeti. ...
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fisso
fisso [Der. del part. pass. fixus di figere "fermare"] [LSF] Fermo, non mobile, detto di cosa che non muta di posizione: riferimento f.; figurat., di grandezza che non muta di valore: condensatore [...] sono i teoremi che garantiscono l'esistenza di punti f. per T (per es., → contrazione). ◆ [ASF] Stelle f.: denomin. data in passato alle stelle o ai sistemi stellari, che, a differenza dei pianeti, appaiono all'osservazio-ne ordinaria in posizione f ...
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Fisico statunitense (Jacksonville 1911 - Hightstown 2008). Prof. di fisica dal 1947 all'univ. di Princeton e successivamente presso quella del Texas, ha fornito, in collab. con N. Bohr, l'interpretazione [...] deboli. Infine, ha dato importanti contributi allo studio relativistico dei sistemi autogravitanti (teorie dei buchi neri, delle stelle di neutroni e della struttura su larga scala dell'Universo). Tra le opere: Geometrodynamics (1962); Gravitation ...
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convergente
convergènte [agg. e s.m. Der. del part. pres. convergens -entis del lat. convergere "tendere insieme verso un medesimo luogo", comp. di cum "insieme" e vergere "volgersi", e quindi "che si [...] componenti (che sono in realtà paralleli fra loro). ◆ [ASF] Metodo del c.: serve a determinare la distanza di un ammasso stellare: v. ammassi stellari e associazioni stellari: I 103 c. ◆ [ANM] Serie c.: quella per la quale è c. la successione delle ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] forma indicata dalla relatività generale (➔ relatività), sono in grado di spiegare con elevatissima precisione il moto di pianeti, stelle e galassie. Su scala ancora più grande le difficoltà sono per il momento di natura osservativa, perché non è ...
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In astronomia, acronimo di pulsating radiosources, indicante radiosorgenti che hanno la caratteristica di emettere periodicamente brevi impulsi di radioonde. La prima p. fu scoperta nel 1967 da due radioastronomi [...] [1] dà un valore ωmax, che corrisponde a un periodo di rotazione di ∼1 s, maggiore di quello di numerose pulsar. Per una stella di neutroni, che ha un raggio di soli 10 km, il limite centrifugo è soddisfatto, invece, anche da periodi dell’ordine di 1 ...
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Ipparco di Nicea
Ipparco di Nicea [STF] Astronomo gr., nato a Nicea in Bitinia, vissuto nel 2° sec. a.C. e attivo a Rodi. ◆ [STF] [ASF] Catalogo di I.: il più accurato catalogo stellare dell'antichità, [...] fondatore dell'astrometria. In tale catalogo, I. riportò le coordinate celesti di oltre 1000 stelle, ordinate in sei classi di magnitudine apparente, la prima delle quali per le stelle più brillanti e la sesta per quelle appena visibili a occhio nudo ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente [...] , può dirsi l. dell’alba, l. crepuscolare, l. meridiana ecc.; in secondo luogo la l. della Luna e la l. delle stelle. Per la natura della sorgente luminosa, o per l’alterazione che subisce attraversando schermi colorati o altri corpi diafani, o per ...
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luminosità di Eddington
Claudio Censori
Limite superiore alla luminosità che può essere emessa da un corpo sferico in equilibrio idrostatico, per es. una stella, al di sopra del quale la pressione che [...] per una stima della massa in gioco. Nei processi di accrescimento (per es., per cattura di materia da parte di una stella di neutroni), il limite alla luminosità che può essere emessa è dovuto al fatto che la pressione di radiazione ritarda la caduta ...
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Fabry Charles
Fabry 〈fabrì〉 Charles [STF] (Marsiglia 1867 - Parigi 1945) Prof. di fisica (1921) e direttore dell'Istituto di ottica di Parigi. ◆ [OTT] Interferometro, o cavità, di F.-Pérot: sfrutta l'interferenza [...] fra raggi multiplamente riflessi fra due lamine pianoparallele: v. interferenza della luce: III 273 b. ◆ [ASF] Lente di F.: lente ausiliaria che in un telescopio astronomico serve a ridurre la diffrazione e a migliorare l'immagine di stelle. ...
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stella2
stélla2 s. f. [tratto da stellare3]. – Nell’architettura navale, termine che indicava in passato il grado di finezza delle ordinate di uno scafo, oggi detto stellatura.
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...