stelladineutroni
Giulio Peruzzi
Corpo celeste di densità estremamente elevata, la cui massa è composta interamente da neutroni. Una stelladineutroni ha tipicamente un diametro di circa 20 km e una [...] che si stabilizza in una stelladineutroni. Nel caso di supernovae generate da stelledi massa maggiore di 15÷20 masse solari si pensa che l’esito finale sia un buco nero. La prima osservazione di una stelladineutroni risale al 1967 quando venne ...
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In astronomia, acronimo di pulsating radiosources, indicante radiosorgenti che hanno la caratteristica di emettere periodicamente brevi impulsi di radioonde. La prima p. fu scoperta nel 1967 da due radioastronomi [...] Sole), la [1] dà un valore ωmax, che corrisponde a un periodo di rotazione di ∼1 s, maggiore di quello di numerose pulsar. Per una stelladineutroni, che ha un raggio di soli 10 km, il limite centrifugo è soddisfatto, invece, anche da periodi dell ...
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Biologia
Lo sviluppo dell’individuo dall’uovo è caratterizzato da un aumento di massa e di volume, cui possono accompagnarsi modificazioni morfologiche più o meno pronunciate. L’a. può avvenire per neoformazione [...] dei pianeti a partire dai grumi primordiali di materia, noti come planetesimi, e in presenza di corpi celesti collassati, quali stelledineutroni e buchi neri. Nel caso di sistemi doppi, ove un corpo di massa maggiore si accresce con materia ...
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Radiazione elettromagnetica di elevatissima frequenza (maggiore di circa 3‧1018 Hz, e quindi lunghezza d’onda inferiore a 10−10 m), i cui fotoni hanno energie maggiori di circa 10 keV. I raggi γ possono [...] effetti dei raggi γ sui materiali ➔ radiazione; per le misure di protezione nell’impiego dei raggi γ ➔ radioprotezione; per le applicazioni origine al di fuori della nostra galassia e sarebbero il risultato delle collisioni tra stelledineutroni. ...
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Fisico teorico statunitense (n. Logan 1940). Docente di Fisica teorica presso il California Institute of Technology di Pasadena fino al 2009, poi professore emerito, le sue ricerche si sono concentrate [...] sullo studio dei buchi neri, delle stelledineutroni e dei cunicoli spaziotemporali. Collaboratore di S. Hawking e J. Wheeler, cofondatore con R. Weiss nel 1984 del Progetto LIGO (Laser interferometer gravitational wave observatory), ha fornito un ...
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Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] Fermi formula la teoria della radioattività β in termini di decadimento di un neutrone del nucleo in un protone, un elettrone e neutrone, pioni carichi, muone ecc.) e giocano un ruolo fondamentale nelle reazioni nucleari che hanno luogo nelle stelle ...
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Relatività e gravitazione
Bruno Bertotti
La teoria della relatività speciale (A. Einstein, 1905) fornisce un assetto concettuale e matematico pienamente valido e potente per tutta la fisica, sia a livello [...] . Il primo riguarda gli oggetti collassati di tipo stellare, in particolare le stelledineutroni e i buchi neri. Gli studi delle pulsar, un tipo particolare distelledineutroni con emissione periodica di brevi impulsi elettromagnetici, hanno avuto ...
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RELATIVITÀ, Teoria della (XXIX, p. 15; App. II, 11, p. 681; III, 11, p. 597)
Carlo Cattaneo
La fisica classica era dominata dalla nozione di tempo assoluto, al quale tutti i fenomeni s'intendevano subordinati. [...] , trovi il proprio equilibrio finale in una struttura gassosa costituita essenzialmente di soli neutroni. Rimaste pura ipotesi per quasi trent'anni, le stelledineutroni sembrano aver acquistato concreta verosimiglianza, se pur non esattamente nelle ...
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(V, p. 89; App. II, i, p. 293; III, i, p. 164; IV, i, p. 182; v. anche astronomia, in questa Appendice)
Già dagli anni Quaranta del sec. 20° l'imponente e continuo sviluppo dell'a., accanto a quello, pur [...] 1993) hanno ottenuto straordinari risultati con la pulsar PSR 1913+16, che ha un periodo di 0,059 secondi e un periodo orbitale (attorno a un'altra stelladineutroni) di 7 ore e 46 minuti. Questo sistema è diventato un vero e proprio laboratorio, in ...
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FISICA NUCLEARE
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - La f.n. è nata con la scoperta del nucleo atomico (v. App. IV, ii, p. 624) nel 1911 da parte di E. Rutherford, ossia del luogo, minuscolo alla stessa [...] nucleari. Nuove frontiere si sono aperte verso l'astrofisica (f. n. delle esplosioni delle supernove, stelledineutroni, fisica dei neutrini solari), nei processi di sintesi di nuovi elementi e di nuclei esotici, nell'uso del nucleo come laboratorio ...
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neutrone
neutróne s. m. [der. di neutro, col suff. -one nel sign. 2]. – In fisica, particella elettricamente neutra, di spin 1/2 e massa di poco superiore a quella del protone, insieme al quale è elemento costitutivo dei nuclei atomici; può...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...