Pittore nato a Venezia nel 1651 ivi morto nel 1736. Studiò in patria nella scuola di Sebastiano Mazzoni, che fu anche maestro del Ricci, con cui invano contese. La sua dipendenza dal Mazzoni è anche provata [...] (1682), ecc., e citare il suo miglior lavoro, ispirato dalla scuola romana, che si trova nel primo altare di S. Stefano e raffigura la Nascita della Vergine. Di quest'opera Venezia possiede anche il bozzetto nella raccolta Querini Stampalia.
Bibl.: A ...
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Incisore, nato in Valduggia (Vercelli) nel 1648 o, secondo il Bazan, nel 1640; morto a Roma nel 1678. Il suo stile ricorda molto la maniera di Israel Silvestre con quella di Iacopo Callot e di Stefano [...] X e di Innocenzo XI al Laterano (1670,1676). Incise ancora la decorazione di S. Lorenzo in Firenze, per i funeri di Ferdinando II di Toscana nel 1670, ecc.
Bibl.: P. K., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915 (con la bibl. precedente); B ...
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INGHIRAMI
Giovanni Battista Picotti
. Famiglia venuta, si disse, dalla Sassonia, appare in Volterra, ed ebbe rami in Roma e in Prato. Al ramo pratese appartenne Gemignano (1370-1460), uditore di Rota, [...] fu cavaliere e (1603) ammiraglio dell'ordine di S. Stefano. Curzio (1614-55), archeologo e storico, pubblicò nel celebri toscane, a cura di L. Passerini, II, Firenze 1865; Elogi degli uomini illustri toscani, II-IV, Lucca 1772-74. Su Tomaso vedi anche ...
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Città della Spagna meridionale, capoluogo di partido judicial nella provincia di Málaga, situata a 456 m. s. m., tra la Sierra de Abdalagis e el Torcal, nel bacino superiore del torrente Guadalhorce. Nel [...] iscrizioni sull'arco di S. Maria, eretto in onore di Filippo II nel 1585, mentre il Castello, con la famosa Torre Mocha " e poi dagli Arabi. Notevoli anche le chiese di S. Maria e di S. Stefano, del sec. XV e del XVI; e, in vicinanza della città, la ...
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. Antichissima famiglia ungherese, le cui origini risalgono al sec. XIII, a un "comes Boksa", i 6 figli del quale ebbero un possesso comune nel 1271. Il casato Bocskay è adoperato per primo da Giovanni, [...] della famiglia, passato nell'Ungheria settentrionale, si estinse con Stefano B. (1672): oscura è quindi l'origine, né sono alla metà del sec. XIV), I, pp. 131-37; J. Nagy, Magyarország családai (Le famiglie d'Ungheria), Pest 1857, II, pp. 128-135. ...
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Medico e trattatista greco contemporaneo di Giustiniano (527-565 d. C.), figlio di un medico Stefano e fratello di Antemio, l'architetto di Santa Sofia di Costantinopoli. Viaggiò, probabilmente come medico [...] presto tradotti in arabo.
Bibl.: Wellmann, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswiss., I, col. 1460 seg.; Castiglioni, Storia della medicina, Milano 1927, p. 262 seg.; Christ-Schmid, Griech. Litteratur, II, 6ª ed., Monaco 1924, p. 1098. ...
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Designazione epica del popolo euboico, che, come ricaviamo da Omero (Il., II, 536-543; IV 464) occupò Calcide, Eretria, Caristo, Istiea, Cerinto, Dio e Stira. Non è improbabile che Abanti fosse il nome [...] nelle monete, è Amanti, d'origine illirica, come ci prova il nome Amantini, pertinente a un popolo della Pannonia. Cfr. Stefano Bizantino, s. v. ῎Αβαντες.
Bibl.: G. Busolt, Griechische Geschichte, 2ª ed., I, p. 205, 3; U. v. Wilamowitz, Aus Kydathen ...
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Antica città dell'Arcadia, posta nella regione nord-orientale al confine con l'Argolide, in una stretta valle a S. di Stinfalo; restano le rovine delle mura, di aspetto assai arcaico, su un colle presso [...] di Atene.
Un'altra città chiamata Alea è menzionata da Stefano bizantino in Tessaglia, ma non se ne conosce l'ubicazione.
Bibl.: Bursian, Geogr. v. Griechenland, Lipsia 1868, II, p. 198; E. Curtius, Peloponnesos, I, Gotha 1851, p ...
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Nel Catalogo delle Navi omerico (Iliade, II, 681-684) si determina così il regno d'Achille: Argo Pelasgico, Alope, Trachine, Ftia ed Ellade. Alope si trova quasi all'estremità meridionale dell'Acaia Ftiotica; [...] , nello stesso modo che più tardi tutto il paese ebbe nome dalla Tessaliotide.
Fonti: Omero, loc. cit. e XXIV, 437; Apollodoro presso Stefano di Bisanzio, s. v. Argura; Strabone, VIII, p. 369, IX, 431; Eustazio, Commento a Dionisio Periegeta, 419. ...
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Pittore veneziano della metà del Cinquecento, lavorò in patria, sul fare di Palma il Giovane, ma con più rispetto della buona tradizione, specie di quella del Vecellio; al quale pare sia stato legato per [...] perché in una sua pala della chiesa di Praglia, raffigurante S. Stefano in carcere, si legge: C. B. de ticianis faciebat, possibile allora.
Bibl.: A. M. Zanetti, La pittura veneziana, Venezia 1771; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908. ...
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impatriato agg. e s. m. (f. -a) Lavoratore che può fruire di uno speciale regime fiscale agevolato temporaneo se trasferisce la propria residenza in territorio italiano svolgendo attività lavorativa prevalentemente in Italia, a patto che non...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...