BIACCA, Francesco Maria
Luciano Marziano
Nacque a Parma il 12 marzo 1673 da Giovanni. Avviato al sacerdozio, mostrò una precoce inclinazione per l'erudizione e gli studi classici. Nel 1702, ordinato [...] , collaborò con Filippo Argelati alla Raccolta di tutti gli antichi poeti latini tradotti in versi italiani,sia con traduzioni da Stazio (III, Milano 1732) e da Catullo (XXI, ibid. 1740), sia con rifacimenti di precedenti versioni come I due Libri de ...
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FRUGONI, Carlo Innocenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 21 nov. 1692 da Giovan Stefano e da Camilla Isola, entrambi patrizi genovesi.
La famiglia, come era peraltro consentito alla nobiltà [...] il F. pubblicò Il trionfo dei pubblici voti (Parma 1728) e curò alcune rappresentazioni teatrali - tra cui la Tebaide di Stazio nella traduzione del card. Bentivoglio - e, il 17 apr. 1730, il suo Scipione in Cartagine…; quindi, per aver compilato una ...
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Commedia elegiaca
Ferruccio Bertini
Il teatro sacro nasce e si sviluppa in età medievale attraverso le forme liturgiche della sequenza e del tropo; quando, uscito dal tempio, esso propone le sue rappresentazioni [...] l'Orazio delle Satirae e delle Epistulae, presente, insieme a Terenzio, soprattutto nei prologhi), Virgilio, Giovenale, Lucano, Stazio, Massimiano e, in maniera a tratti invasiva, Ovidio, da cui vengono mutuati forma e contenuto, riproposti in un ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] . Estremamente fecondo fu il primo Quattrocento: il solo P. Bracciolini scoprì, tra le molte altre, opere come le Selve di Stazio, le Puniche di Silio Italico, il De rerum natura di Lucrezio, altre orazioni ciceroniane ecc. Si può dire che tutto o ...
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Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione [...] (o Pharsalia) di Lucano. Silio Italico con le Puniche si riallaccia a Nevio e a Ennio; Valerio Flacco con le Argonautiche e Stazio con l’Achilleide e la Tebaide alla tradizione greca del poema epico-mitologico. Qualcosa di mezzo tra l’e. e la poesia ...
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PALLADIO, Blosio
Stefano Benedetti
PALLADIO, Blosio. – Nacque probabilmente a Roma da famiglia originaria di Collevecchio, in Sabina, in una data imprecisata anteriore al 1476.
Fonte unica per le scarne [...] Mazzocchi il Suburbanum Augustini Chisii, poemetto in 475 esametri di genere encomiastico, nella voga delle Silvae di Stazio, dedicato a celebrare la splendida villa della Farnesina fatta realizzare da Agostino Chigi, nella cui dedica Palladio ...
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TELCHINES (Τελχῖνες, Telchines)
P. Moreno
Figure mitiche di artefici al servizio degli dèi, genî dei metalli e della metallurgia, ricordati dalla tradizione greca anche come autori di statue di grande [...] , s. v. τελχῖνες), e con il generico carattere di mitici artigiani sono noti agli scrittori latini (Ovid., Metam., vii, 365; Stazio, Silv., iv, 6, 47; Theb., ii, 274).
Bibl.: v. antaios, 1°; cureti; daktyloi idaioi; nikon, 5°; simon, inoltre: J ...
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GUNZONE (Gonzone)
Paolo Chiesa
Due diverse epistolae redatte in latino nel X secolo, una indirizzata al vescovo di Vercelli, Attone, l'altra ai monaci Augienses, cioè dell'abbazia di Reichenau, recano [...] mostra di conoscere Terenzio, Virgilio, Sallustio, Orazio, Cicerone, la Rhetorica ad Herennium, Persio, Giovenale, Stazio, Servio, Prisciano, Marziano Capella, Girolamo, Macrobio, Boezio, Cassiodoro, Gregorio Magno, Isidoro, Remigio di Auxerre ...
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GALLANI, Giuseppe Leggiadro
Angela Asor Rosa
Figlio di Ziardo e di Susanna, nacque a Parma il 21 dic. 1516. Di famiglia cospicua, il G. venne avviato a studi notarili, ma non esercitò mai la professione, [...] prosa, Il falso; un Dialogo dei pastori modellato sull'Arcadia di J. Sannazzaro, e un'incompiuta traduzione in ottave della Tebaide di Stazio.
Incerta è la data della morte del G.: il Da Erba, che scrive nel 1572, ne parla come di persona già morta ...
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CAVALLO (Cavalli, Caballus, Caballinus), Marco (Marco Antonio)
Gianni Ballistreri
Nacque ad Ancona nella seconda metà del sec. XV; secondo il Vecchietti e il Peruzzi, fu figlio di Lionardo, patrizio [...] giovanissimo Federico, allora a Roma in ostaggio, definendo il G. "homo dottissimo et da me molto amato". Da una lettera di Stazio Gadio a Isabella d'Este del 4 aprile di quello stesso anno (A. Luzio, Federico Gonzaga ostaggio alla corte di Giulio II ...
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stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...