CAPILUPI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova, da Camillo e da Lucrezia da Grado, il 31 ag. 1531, in una tra le più cospicue famiglie della nobiltà cittadina, tradizionalmente assai legata ai Gonzaga. [...] romano: quadri del Titano, del Costa, di Giulio Romano, arazzi, argenterie e preziosi codici di Terenzio, di Virgilio e di Stazio. Morì a Mantova il 4 dic. 1603.
Fonti e Bibl.: I manoscritti delle opere inedite del C. sono conservati dal 1930 ...
Leggi Tutto
levare [lieva, III singol. indic. pres., anche nel Detto; levorsi, III plur. pass. rem.; leve, in rima, II singol. cong. pres.; lievi, III singol. cong. pres.]
Antonietta Bufano
Il verbo è di larghissimo [...]
È un " alzarsi " dal riposo notturno quello del villanello (If XXIV 8), nonché quello di D. stesso e dei suoi maestri, Virgilio e Stazio: le tenebre fuggian... / e 'l sonno mio con esse; ond'io leva'mi, / veggendo i gran maestri già levati (Pg XXVII ...
Leggi Tutto
fede (fè)
Vincent Truijen
Il termine denota prima un atteggiamento di fedeltà e di fiducia. Di f. in questo senso D. parla più volte (If V 62, XIII 62 e 74, Vn XII 13 26, XIII 3 [in correlazione con [...] le buone opere senza la f. non possono procurare la salvezza (Pg XXII 60; e comunque, partendo dalla vicenda stessa di Stazio di cui qui si tratta, si potrebbe argomentare l'opposto!), ma sembra prestare poco ascolto all'insegnamento secondo cui la f ...
Leggi Tutto
MATURANZIO, Francesco
Paolo Falzone
MATURANZIO (Mataratius), Francesco. – Nacque a Perugia verso il 1443 da Marco di Matteo, della famiglia dei Materazzi o Matarazzo, originaria di Deruta. La madre, [...] Grecia sono parzialmente edite in Zappacosta, 1970, pp. 260-284.
Più direttamente legati all’attività filologica sono i commenti a Stazio (Achilleis) e alle orazioni, alle opere retoriche e al De officiis di Cicerone (un elenco in Zappacosta, 1970, p ...
Leggi Tutto
MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] . degli Italiani, XVI, Roma 1973, p. 525; L. Cesarini Martinelli, In margine al commento di Angelo Poliziano alle "Selve" di Stazio, in Interpres, I (1978), pp. 114 s.; N. De Blasi - A. Varvaro, Gli Aragonesi a Napoli, in Letteratura italiana. Storia ...
Leggi Tutto
secondo
Alessandro Niccoli
Il vocabolo, presente in tutte le opere meno che nelle Rime, conserva nella larga maggioranza degli esempi il suo valore di numerale ordinale e perciò è riferito a persona [...] ) è s. Iacopo, apparso a D. nel cielo delle Stelle fisse dopo s. Pietro; seconda soma (Pg XXI 93) era stata per Stazio l'Achilleide, che egli aveva intrapreso a comporre dopo aver terminato la Tebaide (né sembra necessario scorgere in tutto il verso ...
Leggi Tutto
MIRONE (Μύρων Myron)
P. E. Arias
Scultore nativo di Eleutere in Beozia (Plin., Nat. hist., xxxiv, 57-58); ebbe probabilmente assai presto la cittadinanza di Atene, come si può dedurre da Pausania, che [...] interesse di M. per l'aspetto fisico; egli aggiunge che nell'esecuzione dei capelli aveva ancora un carattere arcaico, e Stazio (Silv., iv, 6, 25) lo chiama doctus; Ovidio invece lo dice operosus (Ars am., iii, 219); nell'impostazione delle figure ...
Leggi Tutto
cantare (verbo; cante, in rima, II singol. pres. indic.)
Emilio Pasquini
A un'analisi statistica, sono assai rari, ma non univoci, gli esempi di questo verbo nella prima cantica, sei in tutto (Scartazzini: [...] - tanto è evidente - di rilevare il parallelismo stilistico e l'analogia concettuale fra l'autopresentazione di Virgilio e quella di Stazio, uniti per tanti motivi rispetto a D. personaggio-poeta, ma soprattutto nel nome che più dura e più onora.
10 ...
Leggi Tutto
preghiera (preghera; pregheria; preghero, in rima)
Antonio Lanci
Ricarda Liver
Sostantivo non molto frequente, quasi sempre costruito con ‛ fare '. Nel Fiore ricorre per lo più la forma ‛ preghera ' [...] a luoghi di opere classiche: cfr. v. 13 con Virg. Buc. X 1; vv. 20-21 con Ovid. Met. VI 387-388; v. 29 con Stazio Ach. I 15-16. Ricordano il linguaggio sacrale latino buono (v. 13) come epiteto di un dio, la supplica che richiede l'epifania della ...
Leggi Tutto
NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
*
Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] e che, sede della tomba di Virgilio, vide nascere - figlio appunto d'un maestro di rettorica e grammatica napoletano - Stazio.
Ai tempi dell'autonomia, essa ebbe due arconti o demarchi (se pure non erano magistrature diverse), che serbarono l'antico ...
Leggi Tutto
stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...