poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti [...] una tesi: Cv II VIII 9, III III 7, IV XII 8, XX 4 (Omero poeta: si noti la posposizione dell'appellativo); III VIII 10 Stazio poeta (ancora a Stazio si allude in IV XXV 6, 8 e 10); IV XXVI 11 e 14 (Virgilio), XXVIII 13 (Lucano), XXIX 4 e 5 (Giovenale ...
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costo
Andrea Mariani
In senso traslato (" fatica ", " gravezza ") nell'unica occorrenza dantesca, in Pg XXIII 9 i savi... parlavan sìe, / che l'andar mi facean di nullo costo (per il testo, cfr. Petrocchi, [...] per cui D. " la gravezza della via non sentiva " (Tommaseo); secondo il primo, infatti, i savi (i poeti Virgilio e Stazio) parlano in modo affascinante, e assorbono l'attenzione di D., il quale dunque sale senza fatica: " quasi dicat, quod ‛ nullum ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catalogare il mondo: scienza, poesia, oratoria dai Flavi a Traiano
Donatella Puliga e Mario Lentano (*)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel [...] felice stagione cade invece in un secolare oblio.
Publio Papinio Stazio nasce e muore a Napoli, approssimativamente verso il 50 e di Troia; infine la Tebaide, il poema al quale Stazio intendeva affidare la propria fama. La composizione dell’opera ...
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DUODO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito di Pietro di Cristoforo e di Foscarina Foscarini di Francesco di Giovanni, nacque a Venezia nel 1436, probabilmente agli inizi di settembre.
La famiglia [...] le apparteneva: nella dichiarazione di decima inoltrata il 14 ag. 1514 il D. afferma che questa "casa grande da stazio" l'aveva affittata ad Andrea Priuli.
Tradizionale nella famiglia, che godeva di cospicue ricchezze, era l'esercizio della mercatura ...
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capra
Marco A. Cavallo
. Ricorre alcune volte nella Commedia, quasi sempre in senso proprio. In If XIX 132 D. vuol mettere in risalto l'asprezza del paesaggio di Malebolge, parlando di uno scoglio sconcio [...] / le capre... / e quale il mandrïan... / lungo il pecuglio suo queto pernotta f ... tali eravamo tutti e tre [D., Virgilio e Stazio] allotta, / io come capra, ed ei come pastori: " lo nostro autore finge come, posti in su li scaloni, elli stava in ...
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assentire
Vincenzo Laraia
. Significa " dare l'assenso ", " approvare ", " consentire ". Verbo presente nel linguaggio poetico due-trecentesco (Iacopone O Vergen più che femena 23 " Conceperai tu figlio, [...] per esser vivuto di là quando / visse Virgilio, assentirei un sole / più che non deggio al mio uscir di bando. " Dice [Stazio] che l'Eneida gli diede il latte della poesia, e poi aggiugne ch'elli assentirebbe di stare uno anno in Purgatorio più ch ...
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opposizione
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre solo in Pg XXII 50 la colpa che rimbecca / per dritta opposizione alcun peccato, / con esso insieme qui suo verde secca: le colpe che " si contrappongono [...] e modo.
Il testo non presenta alcuna incertezza quanto all'interpretazione letterale. D'altra parte, la norma enunciata da Stazio non risulta applicata in altri cerchi del Purgatorio al di fuori di questo, né risulta applicabile giacché non si vede ...
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perseguire [pass. rem. III singol. perseguette, in rima]
Antonio Lanci
Vale " mettere in esecuzione ", detto della Fortuna che provede, giudica, e persegue / suo regno (If VII 86); " provede: pensa [...] solo un'altra volta (segue / dilegue / triegue, Pg XVII 71-75).
Ha il significato di " perseguitare " nelle parole di Stazio, cui i nuovi predicanti parvero tanto santi, / che, quando Domizian li perseguette, / sanza mio lagrimar non fur lor pianti ...
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poetare
Antonio Lanci
Il verbo ricorre per lo più come intransitivo, nel senso di " dire in poesia ", " comporre versi ": Cv II XII 8 de la donna di cu' io m'innamorava non era degna rima di volgare [...] pria ch'io conducessi i Greci a' fiumi / di Tebe poetando, ebb'io battesmo (cfr. Stazio Theb., in particolare il libro IX), e 129 ascoltava i lor [di Virgilio e Stazio] sermoni, / ch'a poetar mi davano, intelletto; Pd XXX 32 or convien che mio seguir ...
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Asopo
. Fiume della Boezia meridionale, il cui nome attuale è Vouriéni; è citato da D. assieme all'Ismeno : i due fiumi ‛ videro ' correre tumultuariamente folle di Tebani che celebravano riti notturni [...] uopo.
L'immagine, come già notavano il Lana, l'Ottimo, l'Anonimo e il Vellutello, è quasi certamente derivata da Stazio, il quale in Theb. IX 434 ss. scrive: " Ille ego clamatus sacris ululatibus amnis, / qui mollis thyrsos Baccheaque cornua puro ...
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stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...