Eteocle
Clara Kraus
Eroe del ciclo tebano, le cui vicende furono strettamente legate a quelle del fratello Polinice. Nati entrambi dalle nozze incestuose di Edipo e Giocasta, furono divisi da implacabile [...]
Durante la spedizione dei Sette contro Tebe E. e il fratello morirono in combattimento uno per mano dell'altro. La leggenda, riportata da Stazio (Theb. XII 429-432) e da Lucano (Phars. I 551 ss.), voleva che la fiamma del rogo su cui i corpi dei due ...
Leggi Tutto
Cirra
Adolfo Cecilia
. Antica città della Focide, sul golfo di Corinto, non lungi da Delfi. Si sviluppò come porto dell'antica Crisa, e, sebbene distrutta più volte, mantenne la sua importanza anche [...] . V 95-96 " totius pars magna Iouis Cirrhaea per antra / exit "; Giovenale Sat. XIII 79 " Cirrhaei spicula vatis "; Stazio Theb. III 106-107 " et nemorum Dodona parens Cirrhaeaque virgo / audebit tacito populos suspendere Phoebo "; 454-455 " dubium ...
Leggi Tutto
santo (sa')
Alessandro Niccoli
Compare in tutte le opere, con 175 esempi complessivi, assai variamente distribuiti: Rime 1, Vita Nuova 4, Convivio 30, Commedia 114, Fiore 25, Detto 1.
Nel suo significato [...] Deifile, figlie d'Adrasto rege, le menò dinanzi da li occhi del santo padre, dove l'uso dell'aggettivo è suggerito dalla fonte (Stazio Theb. I 539 " ad sanctum rediere patrem "). Lo stesso accade per il passo di XXIV 15 dice e comanda la Legge... che ...
Leggi Tutto
secolo
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere meno che nelle Rime, nelle accezioni che gli sono tuttora proprie o che, pur essendo ormai quasi del tutto cadute dall'uso, avevano larga diffusione [...] allo " spazio di cento anni ", si ha solo in due esempi: in Pg XXI 80, nella domanda rivolta da Virgilio a Stazio perché mai egli fosse tanti secoli giaciuto in Purgatorio (e la locuzione usata dal poeta mantovano è consapevole ripresa delle parole ...
Leggi Tutto
ammiccare
In rima, in Pg XXI 109 Io pur sorrisi come l'uom ch'ammicca, " sogghignai... come chi accenna ad altri " (Buti). Nello stesso senso di " far cenno ad altri " con il viso o con gli occhi intendono [...] di alta spiritualità, sia perché il v. 114 ci dice che il segno con cui D. aveva reagito alle parole di Stazio era un lampeggiar di riso (soprattutto sulla rapidità del sorriso mettono l'accento Scartazzini-Vandelli, Torraca, Porena, Chimenz). Più ...
Leggi Tutto
vedovo, vedova
Emilio Pasquini
1. Aggettivo (o predicato), occorre cinque volte in D., che apre nei lessici la serie cronologica degli esempi: le cinque occorrenze (quattro nel poema, tutte nella seconda [...] vitis " in Catullo, " viduas ulmos " in Giovenale) o equivaleva a " privato ", " spogliato " (Ovidio: " viduum pectus amoris "; Stazio: " viduae alni "; Columella: " viduum arboribus solum ").
Si parte da un valore assai vicino (anche per la solenne ...
Leggi Tutto
Teti
Clara Kraus
Personaggio mitologico. La più bella e giovane delle Nereidi, figlie di Nereo e Doride, due divinità marine.
L'amò profondamente Giove, che avrebbe voluto farla sua sposa e che la diede [...] ne cita il nome Virgilio (Pg XXII 113 èvvi la figlia di Tiresia, e Teti) quando, rispondendo a una domanda di Stazio, elenca i poeti latini o greci che nel Limbo gli sono compagni e subito dopo le eroine che compaiono rispettivamente nella Tebaide e ...
Leggi Tutto
SEMIDIO (Semideus, ἡμίϑεος)
Nicola Turchi
Nella mitologia greca e romana si dà questo nome sia all'essere umano assurto dopo morto agli onori divini (v. eroe), sia all'essere nato dal commercio di un [...] , ecc. Pertanto i Fauni, i Satiri, i Pani, le Nereidi, le Driadi, le Sirene sono dai varî autori latini (Ovidio, Stazio, Ausonio) chiamati semidei, semidêum genus. Lucano vi pone anche l'egizio Anubi: semideosque canes.
Secondo Manilio (I, 800), che ...
Leggi Tutto
vicino (agg. e sost.)
Bruno Basile
L'aggettivo ricorre nove volte nella Commedia, ove esprime idea di prossimità con persone e cose: If XVI 92 'l suon de l'acqua n'era sì vicino, / che per parlar saremmo [...] l'aere vicin quivi si mette / e in quella forma ch'è in lui suggella / virtüalmente l'alma che ristette, dove Stazio allude al disporsi dell'aria " circostante all'anima ivi fermatasi ", e al suo atteggiarsi, " quasi materia, in quella forma di corpo ...
Leggi Tutto
Romanzo (scritto nella seconda metà degli anni Trenta del XIV sec.) in prosa di G. Boccaccio. Il titolo voleva significare, secondo l'intenzione dell'autore, non molto esperto di greco, "Fatica d'amore". [...] impegno d'arte e di cultura, arricchita di notazioni psicologiche e di episodi, ispirati a Virgilio, Lucano, Stazio, Ovidio, Seneca, Valerio Massimo.
Approfondimento di Natalino Sapegno da Boccaccio, Giovanni (Dizionario Biografico degli Italiani ...
Leggi Tutto
stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...