ircano (hyrcanus)
Clara Kraus
L'aggettivo ricorre con valore di epiteto specificante, al femminile plurale, in Eg IV 22 Hyrcanae... tigres, le tigri dell'Ircania, una regione dell'antica Persia situata [...] sul Mar Caspio, tra la Media e la Partia, nota anticamente per le tigri e gli altri animali feroci che ne popolavano i monti e le selve (cfr. Stazio Theb. XII 170). ...
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ceraste
Napoleone Eugenio Adamo
. Nel verso serpentelli e ceraste [le Furie] avien per crine (If IX 41) è l'unica presenza del vocabolo, che indica una specie di serpenti: " Serpentelli e ceraste dee [...] piccioli per crine sciolto, i grossi avvolti in trecce " (Lombardi); ma il Boccaccio, forse sulla scorta di Virgilio e Stazio (" Tisiphone... / crinalem attollit longo stridore cerasten ", Theb. XI 65), precisa che le c. sono " una spezie di serpenti ...
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MELANIPPO (Μελάνιππος, Melanippus)
Angelo Taccone
Figlio del tebano Astaco, appartenne alla stirpe degli Sparti e durante la guerra dei Sette contro Tebe venne considerato quasi come l'Ettore tebano. [...] voluto donare l'immortalità a Tideo, inorridita si allontanò da lui. Dante (Inferno, XXXII, 130-2) ricavò la conoscenza del tristo episodio dalla Tebaide di Stazio. Il culto di Adrasto fu da Clistene, tiranno di Sicione, sostituito col culto di M. ...
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Cecilio
Giorgio Brugnoli
Commediografo latino, nato a Milano intorno al 220 a.C., morto a Roma intorno al 166. L'opera di C. era già perduta alla fine del mondo antico: D. legge il nome di C. e qualche [...] frammento nelle citazioni che ne fanno Cicerone e i grammatici. Ricorda C. in Pg XXII 98 (parole di Stazio a Virgilio): dimmi dov'è Terrenzio nostro antico, / Cecilio e Plauto e Varro, se lo sai. Nel quadro delle precise intenzioni di D. di ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare [...] ove fu scritta; un'altra, la poetata Ambra di Poggio a Caiano, dà il titolo alla terza selva, forse a ricordo di Stazio, che due selve dedicò a simile argomento. La rappresentazione di questa villa, con le sue bellezze naturali e artistiche, e con la ...
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Armannino da Bologna
Eugenio Ragni
Giudice e notaio, nato nel capoluogo emiliano prima del 1260. Compiuti gli studi legali, esercitò l'attività notarile in alcune città d'Italia, tra cui Viterbo, mantenendo [...] secondo D., in " Atene e Roma " V (1902) 497-506; G. Albini, Se e come la ‛ Thebais ' ispirasse a D. di fare Stazio cristiano, ibid. 561-567 (recens. ad ambedue gli articoli in " Bull " IX [1902] 311 ss.); P. Savj-Lopez, Storie tebane in Italia ...
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Emmaus
Gian Roberto Sarolli
Piccolo villaggio della Palestina (forse l'attuale Qalunya), distante all'incirca 7 Km, a N.O., da Gerusalemme, sulla strada dove apparve Cristo risorto a Cleofa e a un altro [...] 13-53).
Ad E. e all'episodio evangelico D. allude in Pg XXI 7-13, nel canto della salvezza e resurrezione di Stazio, che avviene accompagnata da un ben allusivo terremoto che ricorda, per analogia, quello che seguì la morte di Cristo e la salvezza e ...
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Cleofa
Vincent Truijen
. Uno dei due discepoli ai quali apparve Cristo il giorno della resurrezione sulla strada di Emmaus e che lo riconobbero dallo spezzare del pane.
Diversamente non sappiamo nulla [...] di certo su C. (Luc. 24, 13-42; cfr. Marc. 16, 12 ss., Ioann. 20, 19-23). In Pg XXI 8, D. paragona l'apparizione dolce e discreta dell'ombra di Stazio a quella del Cristo ai due discepoli. ...
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crollo
Emilio Pasquini
Sostantivo deverbale di ‛ crollare ', per " scrollo ", " scuotimento ", " scossa ", " sussulto ", " tremito "; è adoperato da D. appena due volte (con qualche divergenza semantica) [...] ".
Più vicino alla matrice originaria il secondo passo, dove il termine - al plurale - susciterà la risposta chiarificatrice di Stazio: Ma dimmi... perché tai crolli / diè dianzi 'l monte (Pg XXI 34): con riferimento obbligato al senti', come ...
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(gr. Φλεγύας) Mitico figlio di Ares e di Dotide (o Crise), eponimo dei Tessali Flegici o della città di Flegia, presso Orcomeno di Beozia. È il padre di Issione e di Coronide, madre di Asclepio. Per [...] che aveva sedotto e ucciso Coronide, tentò di incendiare Delfi, ma Apollo lo colpì con una saetta lo condannò a una pena eterna nel Tartaro, ricordata da Virgilio, Stazio e Valerio Flacco. In Dante, è il traghettatore delle anime sulla palude Stigia. ...
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stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...