Venne costruita nel bacino superiore dell'Araxes a NO. di Artaxata al tempo della guerra di Marco Aurelio contro Vologeso III re dei Parti. Dopo che Stazio Prisco in questa guerra (162-164) ebbe distrutta [...] la capitale armena Artaxata, venne fondata e stabilmente presidiata dai Romani la "nuova capitale" del paese Καινὴ πόλιη. Da un'iscrizione latina del tempo di Commodo risulta che Cenepoli nel 185 aveva ...
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Benedettina (n. 935 circa - m. forse dopo il 973). Nel convento di Gandersheim, nella Germania nord-occidentale, si dedicò, oltre che alle pratiche religiose del suo ordine, alla lettura dei classici (Virgilio, [...] Stazio, Ovidio, Prudenzio, Boezio e soprattutto Terenzio). Di questa formazione sono chiara testimonianza i suoi numerosi componimenti poetici, fatti conoscere dall'umanista C. Celtis che li pubblicò nel 1501: sono un ciclo di leggende a carattere ...
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scuotere [imperf. ind. I singol. scotea; pass. rem. III singol. anche scoteo]
Guido Favati
Predominante è il senso di " agitare ", " scrollare ", nel grado intenso, che esprime la violenza devastatrice [...] XX 130 si scoteo è detto del Purgatorio allorché vi si manifesta il terremoto che accompagna (v. sopra) la liberazione di Stazio dalla pena che vi ha ormai completamente scontata.
Accezione salace ha la parola in Fiore CCXXX 7, dove si asserisce che ...
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Poeta latino (sec. 2º d. C.), dell'età degli Antonini, considerato con Anniano Falisco fra i principali dei poetae novelli (come li chiamò il metrologo Terenziano Mauro), mentre prima lo si riteneva contemporaneo [...] di Stazio. Ci rimangono di S. S. una trentina di frammenti di vario argomento di opuscula ruralia, con preziosità di tipo arcadico. ...
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Ippomedonte
Clara Kraus
Personaggio mitologico. Figlio di Talao o di Aristomaco, fu uno dei sette principi della spedizione contro Tebe, assieme ad Adrasto, Capaneo, Tideo, Anfiarao, Partenopeo e Polinice; [...] secondo la versione di Stazio (Theb. IX 393-565) perì nelle acque del fiume Ismeno in piena, dopo aver fatto strage di nemici. I. non trova esplicita menzione in D., ma è uno d'i sette regi (If XIV 68) citati nella perifrasi con cui viene indicato ...
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Aceste
Guido Martellotti
. La nutrice delle figlie di Adrasto (v.), Argia e Deifile (Deipile); è nominata da D. in Cv IV XXV 8. Per volere di Adrasto conduce le due fanciulle al cospetto degli ospiti, [...] Polinice e Tideo. Il nome (Stazio Theb. 1529) è Aceste nella quasi totalità dei codici della Tebaide; il Parisinus (Puteanus) 8051 ha invece Acaste, e così leggono le moderne edizioni di Stazio. ...
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Filologo (Amburgo 1611 - Leida 1671), dal 1634 ad Amsterdam, dal 1637 all'Aia e dal 1641 prof. di eloquenza a Deventer, poi (dal 1658) di lingua greca a Leida. Curò ottime edizioni di Tito Livio, Seneca, [...] Stazio e Sallustio. Si occupò anche di numismatica, ed ebbe una polemica con Salmasio. ...
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Umanista (Torri, Verona, 1446 - Roma 1478). Insegnò a Roma sotto Paolo II e Sisto IV, che lo nominò segretario apostolico. Lasciò commenti a varî poeti latini, e scrisse carmi latini. La sua edizione delle [...] Silvae di Stazio (1475) è severamente criticata nei Miscellanea del Poliziano. Coltivò anche la giurisprudenza, la filosofia (confutò il libro di Giorgio da Trebisonda contro Platone) e la matematica. ...
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Componimento letterario formato dalla giustapposizione di parole, frasi, emistichi o versi di qualche famoso autore. I primi c. omerici (ὁμηρόκεντρα) sono di argomento cristiano, storico e mitologico.
I [...] c. latini furono numerosi e tratti specialmente da Ovidio, Lucano, Stazio; i più celebri furono i c. virgiliani, fino dal 2° sec. d.C. (per es., la Medea di Osidio Geta; i due c. della poetessa Proba Petronia); poeti centonari furono Ausonio, ...
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sorridere
Domenico Consoli
Il verbo non si discosta sostanzialmente, per quanto riguarda il significato, dai valori registrati sotto la voce ‛ ridere ' (v.): del resto l'equivalenza semantica del riso [...] v. 109); poco oltre lo stesso trasalimento è designato come un lampeggiar di riso (v. 114) e nelle parole di spiegazione a Stazio il poeta dice esplicitamente: Se cagion altra al mio rider credesti, / lasciala per non vera (vv. 127-128).
Varrà dunque ...
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stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...