Giovenale (Iuvenale)
Ettore Paratore
Sulla base di quanto molti ritengono per Persio (cioè una conoscenza indiretta attraverso citazioni del poeta satirico esistenti in testi molto più tardi e sicuramente [...] , 328 ss.), che proprio sulla base del XXII del Purgatorio vuol postulare una detronizzazione di Orazio nello spirito di D. a favore di Stazio e di G., nel senso che il Venosino in Vita Nuova XXV e in If IV 89 è stato posto accanto a Virgilio, Ovidio ...
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suado
Significa " ciò che persuade ", " suadente ". " Suadi è il lat. suadus, a, um, che D. trovava anche in Stazio, e che è il 2° elemento di malesuadus e benesuadus " (Scartazzini-Vandelli).
I visi [...] a carità süadi che D. vede per li gradi della candida rosa (Pd XXXI 49) sono dunque quelli dei beati " che col loro aspetto inducevano alla carità " (Porena), e quindi " persuasi, informati a. carità... ...
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articulare
. Ricorre come infinito sostantivato solo in Pg XXV 69, in un contesto di carattere strettamente scientifico, dove Stazio, trattando l'origine dell'anima umana, spiega a D. che Dio infonde [...] l'intelletto possibile nel feto non appena in questo l'articular del cerebro è perfetto, non appena cioè il cervello ha raggiunto il suo perfetto ‛ organamento ' (cfr. i vv. 56-57 nei quali della ‛ virtù ...
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orbita
Alessandro Niccoli
Vale " solco tracciato da una ruota nel terreno ": Pg XXXII 30 La bella donna... / e Stazio e io seguitavam la rota / che fé l'orbita sua con minor arco.
In una locuzione metaforica [...] ricorre in Pd XII 112 Ma l'orbita che fé la parte somma / di sua circunferenza, è derelitta, " la traccia " segnata dalla parte esterna della ruota, dal cerchione, è abbandonata, cioè l'orma lasciata da ...
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Poeta spagnolo del sec. XVII, morto nel 1803, noto soprattutto per la traduzione della Tebaide di Stazio. Vi lavorò sei anni, e la lasciò incompiuta: vi aggiunse più tardi la traduzione dei tre ultimi [...] canti Gregorio Morrillo, anch'egli granadino come A., cappellano dell'arcivescovo di Granada, morto dopo il 1618. Manoscritti di altre poesie dell'A. si trovano alla Nazionale di Madrid. Fu uomo dottissimo ...
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Famoso attore romano (prima metà del 2º sec. a. C.); è noto per aver recitato con fortuna le commedie di Cecilio Stazio e aver portato al successo anche le commedie di Terenzio tra cui l'Hecyra alla sua [...] terza rappresentazione (160 a. C.) ...
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discolpare
Fernando Salsano
È attestato solo in Pg XXV 33, nel significato di " scusare ", " giustificare ": " Se la veduta etterna li dislego ", / rispuose Stazio, " là dove tu sie, / discolpi me non [...] potert'io far nego "; il valore di d. si precisa nel contesto di cortesia e reverenza dell'esordio di Stazio: il discorso, infatti, sulla generazione dell'uomo e sugli attributi dell'anima dopo la morte si addiceva a lui cristiano, più che a Virgilio ...
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donnescamente
Carlo Delcorno
D. usa questo avverbio una sola volta, per indicare l'atteggiamento di " familiare signorilità " (Del Lungo) con cui Matelda invita Stazio a seguirla col poeta verso l'Eunoè, [...] in Pg XXXIII 135 la bella donna mossesi, e a Stazio / donnescamente disse: " Vien con lui ". Formato dal sostantivo ‛ donna ', conferisce all'azione una connotazione di grazia e garbo femminili. Ne fa spesso uso il Boccaccio: Teseida III 29 " E su ...
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Dione
Clara Kraus
Ninfa, figlia di Oceano e di Teti, o dell'Etere e della Terra, che da Giove generò Venere (cfr. Stazio Theb. I 288). Ricorre in Pd VIII 7 come madre di Venere, e in XXII 144 metonimicamente [...] per Venere stessa, con riferimento al pianeta di tal nome ...
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trave
Per " albero ", come il latino trabes (cfr. Ovidio Met. VIII 329, X 373, XI 360, XIV 361; Virg. Aen. VI 181; Stazio Ach. II 145): Sì come neve tra le vive travi / per lo dosso d'Italia si congela, [...] / soffiata e stretta da li venti schiavi (Pg XXX 85): " Le vive travi sono gli alberi montani, probabilmente abeti o simili, diritti come travi, ma travi in cui circola la vita " (Porena) ...
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stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...