vocale (agg.)
Compare, con il valore di " poetico ", nell'espressione usata da Stazio per indicare la sua poesia: Tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse Roma (Pg XXI 88).
Tutto [...] il passo deriva da Giovenale Sat. VII 82-85 " Curritur ad vocem iucundam et carmen amicae / Thebaidos, laetam fecit cum Statius urbem / promisitque diem; tanta dulcedine captos / afficit ille animos " ...
Leggi Tutto
usata
Col valore di " usanza ", " consuetudine ", in Pg XXII 81, nelle parole di Stazio a Virgilio: la parola tua sopra toccata / si consonava a' nuovi predicanti; / ond'io a visitarli presi usata. Cfr. [...] Parodi, Lingua 245-246; e v. USANZA ...
Leggi Tutto
Deidamia
Clara Kraus
Personaggio mitico, le cui vicende sono narrate nell'Achilleide di Stazio. Figlia di Licomede, re dell'isola di Sciro, dove Teti aveva nascosto Achille vestito di abiti muliebri [...] per sottrarlo alla guerra di Troia, fu sedotta dall'eroe, cui diede un figlio, Pirro. È l'ultima nella serie delle figure femminili che Virgilio racconta essere state accolte nel Limbo per le loro virtù, ...
Leggi Tutto
Erifile
Clara Kraus
Secondo un mito testimoniato da molte fonti, tutte note a D. (Stazio Theb. II 265 ss.; Ovidio Met. IX 406 ss.; Aen. VI 445 ss.), E., moglie di Anfiarao, che non voleva partecipare [...] all'impresa contro Tebe perché in virtù delle sue facoltà divinatorie prevedeva l'esito funesto della guerra, rivelò ad Argia, moglie di Polinice, il luogo in cui si nascondeva il proprio marito, in cambio ...
Leggi Tutto
Poeta latino (sec. 3º-2º a. C.) di palliate; ricordato da Varrone prima di Attilio e di Cecilio Stazio per l'abilità nel rendere il pathos; e Volcacio Sedigito gli dà nel suo canone l'8º posto, fra Turpilio [...] e Luscio Lanuvino. Si hanno solo due frammenti, conservati da Cicerone ...
Leggi Tutto
lunare
Antonio Lanci
Si registra, nel senso di " lunazione ", " mese ", in Pg XXII 36, dove Stazio dice che la sua prodigalità è stata punita da migliaia di lunari trascorsi in penitenza (cfr. XXI 67-68 [...] son giaciuto a questa doglia / cinquecent'anni e più, vale a dire oltre seimila mesi, essendo il periodo lunare calcolato a ventinove giorni e mezzo, come già chiosano, in genere, i commentatori trecenteschi: ...
Leggi Tutto
spendere
Federigo Tollemache
In senso proprio s. ricorre in Pg XXII 44, nelle parole di Stazio (Allor m'accorsi che troppo aprir l'ali / potean le mani a spendere), e in Fiore LXXV 7, dove parla la [...] Vecchia: i' difendo a ciaschedun l'entrare / sed e' non ha che spender e che dare. In entrambi i casi s., costruito assolutamente, vale " dare denari in cambio d'altra cosa ". Lo stesso valore in Rime ...
Leggi Tutto
Thebaidos
Genitivo del latino Thebais (" Tebaide "), che D. adopera in Cv III XI 61, come titolo del poema di Stazio: come dice Stazio nel quinto del Thebaidos. La forma del nominativo non è mai adoperata [...] da Dante. Vedi STAZIO, P. Papinio. ...
Leggi Tutto
risponso
Ricorre unicamente in un passo del Convivio, dov'è ricordato un episodio della Tebaide di Stazio, e vale " risposta " di un oracolo, nel caso specifico di Apollo: Adrasto... ricordossi del risponso [...] che Apollo dato avea per le sue figlie (IV XXV 6). Il corrispondente testo latino reca " divina oracula Phoebi / agnoscens " (I 491.-492) ...
Leggi Tutto
Erudito e umanista tedesco (Küstrin 1587 - Lipsia 1658). Oltre a curare le edizioni di Claudiano, Rutilio e Stazio, raccolse le sue annotazioni di cultura classica in uno zibaldone dal titolo Adversaria, [...] di 180 libri, di cui egli stesso pubblicò 60 libri. Si occupò inoltre di problemi teologici (Soliloquia rerum divinarum, 1625 e 1655), e si esercitò anche nella poesia (Juvenilia silvarum, sermonum, elegiarum, ...
Leggi Tutto
stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...