Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] discorso della società moderna un nuovo protagonista: le masse deilavoratori, di operai e contadini, uomini e donne, con chi è nato con un handicap (mentale o motorio) o ne è stato colpito nel corso della vita di praticare uno sport, anche a livello ...
Leggi Tutto
Storia operaia di Porto Marghera
Cesco Chinello
«Industrializzare Venezia significa per essi [i socialisti] iniziare una nuova epoca. Più forze di produzione il capitalismo evoca, più forze di ribellione [...] lotta per attuarle, base dell’unità sindacale e del potere contrattuale in fabbrica. «Cesello finale»(227) è lo Statutodei diritti deilavoratori votato in Parlamento il 20 maggio 1970 — la celebre «legge 300» — vero e proprio «atto fondativo di un ...
Leggi Tutto
I sestieri popolari
Alessandro Casellato
Il caso è di quelli che si dicono da manuale: un gruppo dirigente, coeso e influente, mette mano a una città e prova a ridarle forma secondo un progetto che, [...] il Malcanton era, come già si accennò, prima deilavori costituito da grandi magazzini, da orti, da alcune perché ero figlia di un socialista mi cacciavano fuori… io sono sempre stata rinnegata da tutte… allora un giorno sono andata a casa e ho ...
Leggi Tutto
L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] prova più evidente del fallimento del patriziato, che era stato al governo fino a quel momento, nel forgiare legami efficaci gennaio 1848, il completamento deilavori a Malamocco e la ferrovia Verona-Kufstein costituivano due dei suoi tre «desideri» ...
Leggi Tutto
Assistenza e beneficenza
Casimira Grandi
Storia di ordinaria povertà
«È necessario che cambi, se deve migliorare», scriveva G.C. Lichtenberg nel suo Libretto di consolazione nel secolo XVIII. Cosa doveva [...] su poco più di 100.000 veneziani 40.000 potevano considerarsi poveri, quasi il 50% deilavoratori(26). Il mondo della carità cittadina era stato connotato in modo indelebile dal governo della Serenissima, con un articolato sistema consolidato dalla ...
Leggi Tutto
Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] , 1990, p. 177; v. Crifò, 1994, pp. 123 ss.), ma è stata oggetto di critiche sin dal secolo scorso, a cominciare da Rudolf von Jhering (v., fronte comune del popolo", presentato come alleanza dei 'lavoratori' di varie tendenze ideologiche, ma che, ...
Leggi Tutto
Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] a un giovane Nanni Ricordi, reduce da una breve ma importante esperienza di studio e lavoro negli Stati Uniti: sarà una figura centrale per la nascita del fenomeno dei cantautori, almeno nelle loro varianti milanese e genovese, ma anche per il folk ...
Leggi Tutto
Migrazioni internazionali e migrazioni interne
Enrico Pugliese
Il crocevia: un quadro generale
Migrazioni internazionali e migrazioni interne: nelle diverse fasi dell’evoluzione della società italiana [...] puntando su temi quali la riduzione dei salari deilavoratori locali per effetto della concorrenza di lavoratori stranieri, le difficoltà nel mercato del lavoro e la precarietà. Il tono anti-italiano è stato particolarmente duro nel confinante Canton ...
Leggi Tutto
Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] la polemica antireligiosa all’emancipazione economica deilavoratori attraverso la lotta di classe. , Il nome e la storia, cit., p. 156.
50 A.C. Jemolo, Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento anni, Torino 1971, pp. 417-418.
51 Ibidem, p. 421 ...
Leggi Tutto
Le classi popolari
Luca Pes
Culture
A volte capita di trovare, persino negli scritti più moralisti e deprecatori, degli spaccati sociali che offrono indizi, sollevano interrogativi e forniscono un buon [...] moderno che percepisce un salario e si confronta con il capitalismo privato; la maggior parte deilavoratori o sono dipendenti in industrie di Stato, come gli arsenalotti e le tabacchine, o svolgono attività in proprio, come gli artigiani e ...
Leggi Tutto
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...