Musicologo statunitense (Boston 1926 - Rabastens, Tarn, 2009). È considerato uno tra i più attenti studiosi del classicismo viennese e principalmente di Haydn e Mozart, cui ha dedicato numerosi studî fondamentali [...] tra i quali: The symphonies of Joseph Haydn (1955) e Mozart's last year (1987). Ha poi scritto Vivaldi: voice of the baroque (1993). Nel 1949 ha fondato la Haydn Society ...
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Chitarrista statunitense (Dallas 1916 - New York 1942); giovanissimo suonò in varie orchestre finché nel 1939 entrò nel complesso di B. Goodman: si affermò allora come il miglior chitarrista di jazz, e [...] con la sua concezione melodica e il particolare gusto ritmico influenzò lo stile bop. Grazie a lui la chitarra elettrica è entrata a far parte degli strumenti usuali del jazz ...
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Bassista statunitense (Norristown 1951 - Miami 1987). Massimo stilista del basso elettrico senza tasti, suonò con P. Bley, P. Metheny e A. Mangelsdorff, acquisendo fama internazionale dal 1977 con i Weather [...] Report e dal 1982 come leader di gruppi e orchestre. La morte precoce e drammatica non gli ha impedito di proiettare un'influenza determinante su musicisti e cultori del jazz elettrico ...
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Musicista statunitense (New York 1861 - ivi 1908). Studiò a New York, Parigi, Stoccarda, Francoforte. Fu insegnante in Germania e, dal 1896, a Boston e a New York (Columbia University). Scrisse pagine [...] pianistiche (sonate, brevi pezzi descrittivi, ecc.), poemi sinfonici, suites per orchestra, cori e liriche da camera, sotto l'influenza dei romantici tedeschi e talvolta di E. Grieg ...
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Pianista statunitense (Long Branch, New Jersey, 1926 - Parigi 1969). Debuttò nel 1937 con l'orchestra di Filadelfia e poi, terminati gli studî musicali, riprese l'attività concertistica a Parigi nel 1946. [...] Fu stimato interprete di Mozart, Beethoven, Schubert, ma soprattutto di Brahms, Prokof´ev e Bartók. Dal 1968 suonò anche in duo con il violinista J. Suk ...
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Chitarrista di jazz statunitense (Greensboro 1921 - New York 1998). Influenzato inizialmente da C. Christian, dal 1943 fece parte di varî complessi, tra cui il trio di Red Norvo e il gruppo di Artie Shaw. [...] È considerato tra i migliori chitarristi del jazz moderno e uno dei musicisti che maggiormente hanno contribuito all'evoluzione tecnico-espressiva dello strumento ...
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Musicista di jazz statunitense (Shenandoah, Pennsylvania, 1906 - Greenwich, Connecticut, 1956); esordì giovanissimo come trombonista e fece parte di numerosissime orchestre di fama, finché nel 1934 organizzò [...] col fratello Jimmy (Shenandoah 1904 - New York 1957), clarinettista, la Dorsey Brothers Orchestra, che ebbe breve vita. Nel 1936 costituì la sua orchestra, di tendenza più apertamente jazzistica, che fu ...
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Musicista naturalizzato statunitense (Vilna 1870 - New York 1938). Studiò a Parigi e a Berlino, e si stabilì poi negli Stati Uniti, di cui prese la cittadinanza. Fu pianista di vastissima fama e prof. [...] del corso superiore di pianoforte nell'accademia di musica di Vienna (1908-14). Scrisse anche musica e pagine didattiche per il suo strumento ...
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Musicista statunitense (Rochester, N.Y., 1915 - Brighton, N.Y., 2005). Studiò negli USA, fra gli altri con R. Sessions, e poi a Parigi con N. Boulanger. Fu autore di composizioni sinfoniche e da camera, [...] di balletti, di musiche di scena e per film, in cui usò un linguaggio a base tonale, con influenze bartokiane e stravinskijane ...
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Sassofonista, compositore e drammaturgo statunitense (n. Fort Lauderdale 1937). Durante gli studi universitari scrisse la prima di una serie di opere teatrali ispirate alla ricerca di una nuova identità [...] sociale e politico-culturale della comunità afroamericana. Contemporaneamente studiava il sassofono contralto, ma passò al tenore dopo aver ascoltato J. Coltrane, suo primo ispiratore. Generato dalla temperie ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...