TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] a C. Lievi, attivo − più che in Italia − nei paesi di lingua tedesca; a C. Peymann; o al giovane statunitense P. Sellars, rivelatosi come un geniale regista di trovate spettacolari, capace di coniugare la sensibilità della cultura postmoderna con il ...
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Theodorakis, Mikis
Paolo Patrizi
Compositore greco, nato a Chio il 29 luglio 1925. Artista politicamente impegnato ‒ ha partecipato alla resistenza contro l'occupazione italo-tedesca della Grecia, ,a [...] dei colonnelli, e per État de siège (1973; L'amerikano), girati in Francia. Meno significativa è stata l'esperienza statunitense, esauritasi sostanzialmente con la partitura di Serpico (1973) di Sidney Lumet. Per quel che riguarda l'Italia, T. ha ...
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Spettacolo
Marco Mele
Il settore dello s. dal vivo, in Italia, è largamente dipendente dal finanziamento pubblico. Musica, lirica, teatro, danza e spettacoli circensi hanno avuto introiti complessivi [...] è di far realizzare in loco le grandi produzioni di Hollywood, soprattutto nei momenti in cui il dollaro statunitense risulta sopravvalutato rispetto alle rispettive monete nazionali. Il sostegno diretto dei Paesi europei alla cinematografia, in ...
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U2
Ernesto Assante
Dall’Irlanda alla conquista del mondo musicale
Rock band irlandese nata nel 1976 a Dublino, tra le più importanti formazioni del rock degli ultimi decenni, gli U2 hanno raggiunto [...] without you e I still haven’t found what I’m looking for raggiunsero per la prima volta il primo posto nella classifica statunitense dei singoli. E non è un caso che all’America guardarono gli U2, che con l’album-documentario Rattle and hum nel 1988 ...
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Piovani, Nicola
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, nato a Roma il 26 maggio 1946. Dai primi anni Settanta ha collaborato con numerosi registi italiani, radicando il proprio linguaggio nella tradizione [...] oscuro di Monicelli, Il sole anche di notte), mentre a portarlo definitivamente all'attenzione della scena internazionale, e soprattutto statunitense, è stata la colonna sonora per La vita è bella (seguita nel 2002 da quella per Pinocchio ancora di ...
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Modelli e influenze della canzone internazionale
Vincenzo Perna
di Vincenzo Perna
Ruolo e modelli della canzone
Gran parte della produzione di musica popolare contemporanea - espressione preferibile [...] , ora al rock. Tra i personaggi più significativi si ricordano: la canadese J. Mitchell, una delle voci più originali; gli statunitensi T. Waits, che al rock mescola blues ed echi di K. Weill; P. Simon, partito dal folk per approdare a contaminazioni ...
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LATIN POP
Daniela Amenta
Genere musicale melodico e accattivante che mescola differenti stili, il pop in primo luogo, ma anche il soul, il rhythm and blues, e poi salsa, milonga, son cubano, rumba, [...] stone» (http://www.rollingstone.com/music/news/on-the-charts-shakiras-quiet-forget-you-surge-20140212).
Contraltare statunitense di Shakira è Jennifer Lopez (propr. Jennifer Lynn Lopez, n. 1969), cantante, attrice, produttrice e imprenditrice. Figlia ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] ; in Gran Bretagna il n. fu interpretato da J. Wright of Derby come esaltazione delle officine e fonderie e dallo statunitense J.S. Copley come rappresentazione storica.
Grande protagonista della scultura neoclassica fu A. Canova, la cui influenza fu ...
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(country and western o country music) Genere di musica popolare nato nelle zone rurali del continente nordamericano, dall’importazione e dal riadattamento di elementi culturali e folclorici propri delle [...] tentativo di rinnovare tale genere vi fu J. Cash (➔). D’altra parte, l’importanza di questo genere per la musica statunitense fu confermata, sul finire degli anni 1960, dal fenomeno del c. rock, inaugurato dai Byrds (➔) e proseguito da vari gruppi ...
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Montand, Yves
Massimo Causo
Nome d'arte di Ivo Livi, cantante e attore cinematografico, naturalizzato francese, nato a Monsummano Alto (Pistoia) il 13 ottobre 1921 e morto a Senlis (Oise) il 9 novembre [...] due incentrati sulla minaccia dei regimi totalitari e l'ultimo sulle ingerenze della CIA e le ambiguità dell'imperialismo statunitense. Le sue posizioni politiche non gli chiusero tuttavia le porte di Hollywood, che individuò in M. il tipo adatto ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...