Cantante statunitense (Chicago 1919 - Los Angeles 2006). Si impose nelle orchestre di G. Krupa (1941) e di S. Kenton (1944); messasi in proprio, colse i maggiori risultati artistici negli anni Cinquanta. [...] La naturalezza del canto e la sobria libertà improvvisatrice ne fecero una delle voci più significative del jazz bianco ...
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Arpista e compositore statunitense (Arcachon 1885 - Waterville 1961), di origine franco-spagnola. Ha studiato al conservatorio di Parigi. Dal 1917 si stabilì negli USA, dove svolse un'intensa attività [...] concertistica e didattica. Ha composto musiche per arpa sola o con altri strumenti. Autore di pubblicazioni riguardanti metodi didattici ...
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Musicista ceco-statunitense (Praga 1879 - Hollywood 1972). Autore di fortunati balletti e operette, tra le quali ultime la commedia musicale Rose Marie che fu replicata, nella sola Parigi e in due stagioni, [...] più di mille volte. Compose inoltre alcuni pezzi pianistici di genere leggero e diverse notissime canzoni ...
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Musicista statunitense (Portland, Oregon, 1917 - Lafayette, Indiana, 2003). Allievo di H. Cowell e di A. Schönberg, compose opere teatrali, balletti, lavori strumentali (con largo uso delle percussioni), [...] liriche per canto con pianoforte e con orchestra, in un linguaggio oscillante fra la politonalità, l'atonalità e la dodecafonia ...
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Contrabbassista statunitense di jazz (Pittsburgh, Pennsylvania, 1926 - Indianapolis 2002). Accompagnatore e solista di notevole rilievo tecnico-espressivo, B. ha continuato e sviluppato il sistema esecutivo [...] introdotto nel jazz da J. Blanton divenendo uno dei maggiori contrabbassisti contemporanei. Dal 1951 al 1966 ha collaborato con O. Peterson ...
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Sassofonista di jazz statunitense (Boston 1923 - ivi 1957). Applicò al sax baritono il linguaggio bop ottenendo risultati espressivi e artistici di notevole rilievo. Considerato, tra gli anni Quaranta [...] e Cinquanta, il migliore suonatore bianco di sax baritono, fece parte dell'orchestra di W. Herman (1947-49) ...
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Musicista russo naturalizzato statunitense (Parfënovka 1903 - Santa Monica 1969). Studiò al conservatorio di Kiev. Dal 1929 risiedette negli Stati Uniti. Amico di G. Gershwin, di cui ha risentito l'influsso, [...] ha scritto lavori teatrali, sinfonici, da camera e, con lo pseudonimo di Vernon Duke, musica leggera ...
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Trombettista jazz statunitense (Wilmington, Del., 1930 - Pennsylvania Turnpike, Pa., 1956). Fortemente influenzato da T. Fats Navarro, B. si caratterizzò per la tecnica straordinaria e la sonorità robusta [...] e vibrante delle sue improvvisazioni, divenendo in breve tempo il caposcuola dei più importanti trombettisti dell'hard bop ...
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Musicista statunitense (New York 1885 - ivi 1945). Studiò a New York con P. Gallico, e si perfezionò poi in Germania e in Inghilterra. Tornato in America nel 1905, raggiunse notorietà come autore di canzoni, [...] di commedie musicali e di colonne sonore per film ...
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Musicista statunitense (South Coffeyville, Oklahoma, 1914 - Claremont, California, 1984). Ha studiato a Chicago con L. Sowerby, alla Harvard University con W. Piston e N. Boulanger. È autore di lavori [...] teatrali, orchestrali, corali e da camera. Dal 1946 ha insegnato nella South California University ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...